WHITMAN, Walt
Mario Praz
Poeta nato a West Hills, Long Island (o Paumanok, secondo il nome da lui preferito), nello stato di New York, il 31 maggio 1819, e morto a Camden il 26 marzo 1892. La fattoria [...] poetici: il suo principio, di far arte dicendo le cose con le più nude e semplici parole, era molto più radicale del principio wordsworthiano, enunciato in termini simili; il W. fu realmente in poesia autore di quella rivoluzione romantica che il ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] l'Arcadia, come s'instaurerà invece nell'Europa dell'ultimo Settecento e del primo Ottocento per un ben più profondo e radicale rivolgimento degli spiriti. Non una nuova poesia ma piuttosto una nuova letteratura o un nuovo gusto si viene formando col ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] L'accento è dunque sull'angoscia, su quella che W. H. Auden ha chiamato l'‟età dell'ansia". ‟Tale è la situazione radicale dell'artista moderno - scrive il Gioanola sulle orme di Heidegger -: ha dichiarato il fallimento di tutto ciò che fa parte del ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] siciliana riprendesse da vicino quella occitana, anche se non è ovviamente possibile alcun restauro metrico dei testi dopo la radicale revisione operata da copisti che si ispiravano a nuove regole (lo è invece rispetto alla tradizione critica): in ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] aggiungendo nel 1474-75 il Parlamento finale. La riscrittura, a giudicare dagli esempi di prima stesura che ci sono pervenuti, fu radicale nello stile e nel contenuto; smussò per esempio i toni più acerbi negli attacchi alle donne e al clero, e rese ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] che il C. definisce "hoc maximum et absolutissimum, vel potius solum bonum" (Rotondi, p. 450); e a una più radicale svalutazione della "militia",soggetta ai soli istinti di rapina e conquista (è interessante l'affermazione che fin da principio essa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] scetticismo, che respinge la pretesa razionalità di soluzioni inattingibili dalla ricerca umana, si allea con la critica radicale della tradizione scolastica e con una ricerca di semplificazione dei problemi, ricondotti ai loro termini essenziali. Il ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] di F. Martini, p. 203) sparsa contro di lui dai moderati; ma nello stesso tempo si accreditava come il più radicale ed energico dei novatori, convinto che monarchia e libertà non fossero compatibili; e, distrutti con l'arma dell'ironia i liberali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Verri
Antonino De Francesco
Il profilo politico e culturale di Pietro Verri, il maggiore degli illuministi italiani, consente di leggere le modalità concrete mediante le quali le forze più vive [...] sotto silenzio come per interi decenni egli intravvedesse, dapprima nel riformismo teresiano e quindi in quello ancor più radicale di Giuseppe II, lo strumento di rinnovamento dell’universo lombardo. La scelta di divenire funzionario – anche se Verri ...
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CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] canto, un convincimento radicato negli ambienti ufficiali russi, se, nel 1840, un comitato istituito per attuare un radicale programma di riorganizzazione degli ebrei in Russia si vedrà presentare un memorandum (anonimo, ma redatto dal suo presidente ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.