Uomo politico francese (Bourges 1835 - Parigi 1912); deputato d'estrema sinistra all'Assemblea nazionale nel 1870, fu costantemente rieletto alla camera dei deputati, della quale tenne la presidenza più [...] volte (1881-85, 1894-98, 1904-12). Nel 1885 e nel 1898 fu presidente del Consiglio per breve tempo. Fu tipico esponente del radicalismo e dell'anticlericalismo massonico della Terza Repubblica. ...
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Politico e giureconsulto spagnolo (Priego, Andalusia, 1877 - Buenos Aires 1949); deputato liberale nel 1905, ministro dei Lavori pubblici (1917) e della Guerra (1922) sotto la monarchia, fu arrestato come [...] de Rivera. Presidente del governo provvisorio repubblicano (14 apr. 1931), si dimise nell'ottobre perché contrario al radicalismo antireligioso del governo, ma il 10 dic. fu eletto presidente della Repubblica: politico moderato, non ebbe il favore ...
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BONAFOUS, Ignazio
Carlo Francovich
Nacque, nel 1758 circa, da Francesco e da Elena Margherita, ad Alba, dove visse con la moglie Teresa Barelli da cui ebbe quattro figli, esercitando il commercio e [...] egli fosse membro della "Società dei Raggi" che, assieme all'idea unitaria, cercava di fare rivivere in Italia il radicalismo del Robespierre sconfitto in Francia con la repressione di Termidoro e dei babuvisti. Di questa società del resto facevano ...
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Mulele, Pierre
Rivoluzionario congolese (n. 1929-m. 1968). Fu capo del Parti solidaire africain e ministro dell’Educazione nel primo governo indipendente (1960). Dopo l’assassinio di P. Lumumba, M. si [...] militare. Di ritorno in patria (1964) capeggiò nella regione del Kwilu una sanguinosa rivolta dove tratti di radicalismo ideologico rivoluzionario marxista si fondevano con elementi magico-religiosi nativi. I suoi seguaci erano chiamati simba. Nel ...
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Danquah, Joseph Boakye
Politico, tra i padri del nazionalismo del Ghana (Bempong 1895-Nsawam 1965). Nato in una prestigiosa famiglia dell’élite dell’od. Ghana, studiò a Londra e negli anni Trenta fondò [...] United gold coast convention (UGCC), partito nazionalista anticolonialista espressione dell’élite intellettuale. D. si oppose al radicalismo di K. Nkrumah, puntando a una transizione morbida verso l’indipendenza (ottenuta nel 1957). Candidatosi senza ...
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Esponente e ideologo della socialdemocrazia tedesca (Praga 1854 - Amsterdam 1938). Fondò la rivista Neue Zeit (1883) e redasse il programma di Erfurt (1891), piattaforma ufficiale del Partito socialdemocratico [...] Proletariats, 1918) ebbero vasta eco nel movimento socialista europeo. Ostile sia al revisionismo di E. Bernstein sia al radicalismo di R. Luxemburg, divenne esponente del centro del partito. Oppostosi alla rivoluzione bolscevica in Russia (1917) e ...
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Motolinia, Toribio da Benavente detto
Missionario francescano spagnolo (n. Benavente, Spagna-m. San Francisco, Messico, 1568). Nel 1524 si recò in Messico e quindi in Guatemala, in Nicaragua e di nuovo [...] materiale per la Historia de los Indios de la Nueva España e il De moribus Indorum. Pur applicandosi a difendere i nativi dagli abusi dei conquistatori non aderì mai alle posizioni di B. de la Casa, contro il cui radicalismo si espresse apertamente. ...
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Patriota (Lecce 1823 - ivi 1874); liberale, dopo aver combattuto sulle barricate a Napoli (1848), cercò negli anni successivi di tener viva l'insurrezione nelle province. Arrestato dopo la reazione, fu [...] (1861-65) deputato al parlamento: ma, collaboratore di Mazzini (di cui facilitò i rapporti col re nel 1863-64), e poi staccatosene per passare al radicalismo, non si presentò alle elezioni del 1865 avendo ormai perduta ogni fiducia nella monarchia. ...
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TOURÉ, Ahmed Sékou
Giampaolo Calchi Novati
Uomo politico guineiano, nato a Faranah fra il 1918 e il 1922, morto a Cleveland (USA) il 26 marzo 1984. Arrivò alla politica attraverso l'attività sindacale. [...] Nello stesso anno formò il primo governo semiautonomo della Guinea, allora possedimento francese, distinguendosi per il suo radicalismo. Quando nel 1958 la Guinea acquisì la piena indipendenza, T. divenne presidente della Repubblica, carica che tenne ...
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Uomo di stato messicano (Guaymas, Sonora, 1877 - Cuernavaca 1945); costituzionalista, partigiano di A. Obregón, fu presidente del Consiglio (1920-23) sotto la presidenza di Obregón. Eletto a sua volta [...] le nazionalizzazioni gli procuravano l'ostilità degli USA, il suo atteggiamento antiecclesiastico, determinatosi in connessione con il radicalismo della politica agraria, lo metteva in urto con il Vaticano. Scaduto il suo mandato, continuò a dominare ...
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radicalismo
s. m. [der. di radicale (nel sign. 2), sul modello del fr. radicalisme, ingl. radicalism]. – 1. a. Atteggiamento e programma radicale, intransigente, in campo politico e sociale. Con riferimento più concreto alla storia parlamentare...
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...