Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] . I principali fenomeni a cui essa dà luogo a livello lessicale e semantico sono il passaggio di parole da una lingua a parola greca glykýrrhiza, composta da glykýs «dolce» e rhiza «radice»: tale base era divenuta già nel latino tardo liquiritia, da ...
Leggi Tutto
Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] termina in consonante, o di una desinenza verbale italiana a una radice straniera o espressiva (crossare, sniffare); ma si è ricorsi anche, giorno dopo, otto per mille): tali unità lessicali superiori (dette anche polirematiche; ➔ polirematiche, ...
Leggi Tutto
I termini di colore (detti anche cromonimi) rivestono un ruolo fondamentale per la percezione e per la rappresentazione simbolica (anche emotiva) della realtà. Fino agli anni Sessanta del Novecento lo [...] non-opposizione (bandiera bianca), in accordo con il significato della radice indoeuropea di «pallido, vuoto», allato a quello di « un altrettanto sbiadito celeste, almeno per il campo lessicale dell’infanzia (ma si veda anche telefono azzurro, ...
Leggi Tutto
Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] del presente indicativo, in arabo antico con la radice trilittera, in arabo moderno con la terza persona guarda e passa), che nel loro insieme fanno parte della competenza lessicale e vengono trattate come lemmi.
Beccaria, Gian Luigi (dir.) ...
Leggi Tutto
I nomi di risultato sono nomi deverbali (➔ deverbali, nomi; ➔ nominalizzazioni) che denotano il risultato del processo espresso dai corrispondenti verbi base (➔ azione, nomi di). Per es., il nome costruzione [...] è sempre un nome deverbale (o correlato a una radice verbale: disegno → disegnare, analisi → analizzare): ciò processo che lo causi.
Nella tradizione lessicografica (➔ definizione lessicale), i nomi di risultato sono definiti di solito mediante ...
Leggi Tutto
Il termine ibridismo, in senso tecnico, designa una parola alla cui formazione concorrono elementi provenienti da sistemi diversi; più precisamente, può indicare:
(a) una parola complessa che presenta [...] segg.);
(b) una parola semplice risultante dalla combinazione di un morfema lessicale di una lingua X con un morfema grammaticale di una lingua Y vocale tematica -a-) ingloba al sistema italiano la radice ingl. (to) dribble, così come il suffisso ...
Leggi Tutto
Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] siriaco sull'arabo per quanto riguarda gli aspetti morfosintattico, lessicale e persino grafico. Per esempio, nella sua critica logica formazione delle parole nelle lingue semitiche (per es., la radice ⟨PSQ> 'tagliare' e lo schema di derivazione ...
Leggi Tutto
indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi cosa che serve a indicare. In origine...
triconsonantico
triconsonàntico agg. [comp. di tri- e consonante] (pl. m. -ci). – In linguistica, costituito di tre consonanti: gruppi t. (come str- di strada); radice triconsonantica. In partic., con riferimento alle lingue semitiche, struttura...