In anatomia umana, canale o vaso di calibro ridottissimo.
C. sanguiferi Costituiscono una fitta rete intercalata tra le terminazioni delle arteriole e le radici delle venule. Hanno calibro assai esile: [...] è un esempio del quadro circolatorio sistemico e consente di individuare alcune lesioni tipiche. Le sedi esplorabili per la capillaroscopia sono la cute che riveste la radice delle unghie, la lingua, le labbra, la cute e la congiuntiva. ...
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speco medicina S. vertebrale Spazio cavo tubolare (detto anche canale vertebrale o canale neurale), costituito dall’insieme dei fori vertebrali, che contiene il midollo spinale, con le radici dei nervi [...] spinali, le meningi, i vasi e alcuni legamenti intervertebrali. tecnica Negli antichi acquedotti, il canale ottenuto con la perforazione del terreno o costruito in muratura, ma in ogni caso interamente ...
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Anatomia
I. cervicale e lombare, i due rigonfiamenti del midollo spinale situati al livello del tratto cervicale e all’estremità inferiore del tratto dorsale, che corrispondono alle radici dei plessi brachiale [...] e lombare; i. gangliforme, lo stesso che ganglio genicolato (➔ ganglio).
Botanica
Protuberanza di colore chiaro, poco consistente, che si forma su fusti, foglie e frutti in seguito a umidità eccessiva. ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del [...] individuate esclusivamente con metodi fisiologici. Le fibre neurovegetative ortosimpatiche fuoriescono dal midollo spinale con le radici, passano nel nervo spinale corrispondente per emergerne come ramo collaterale denominato ramo comunicante bianco ...
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Nervoso, sistema
Il sistema nervoso è costituito da un complesso di organi specializzati per ricevere stimoli provenienti dall'ambiente esterno e interno e rispondervi, e per trasmettere le informazioni [...] contiene i corpi cellulari di neuroni che sono in rapporto sinaptico con i terminali delle fibre sensitive delle radici dorsali dei nervi spinali. L'informazione sensoriale raggiunge il midollo spinale attraverso il neurone sensitivo primario, che ha ...
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Midollo spinale
Giovanni Berlucchi
Il midollo spinale forma insieme all’encefalo il sistema nervoso centrale. Deriva dalla porzione caudale, non vescicolata, del tubo neurale e ne mantiene la struttura [...] i confini tra dermatomeri contigui non sono così netti come suggerisce la figura, in quanto scambi tra i filamenti di radici adiacenti fanno sì che al confine tra dermatomeri contigui esistano zone innervate da due mielomeri anziché da uno. Queste ...
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vago In anatomia, nervo misto, somatico e viscerale, detto anche pneumogastrico; costituisce il X paio dei nervi cranici e trae importanza soprattutto dalla sua partecipazione al sistema neurovegetativo. [...] una formazione localizzata nel midollo allungato. Il nervo emerge dal solco laterale del midollo allungato con 6-8 radici, quindi, raccolto in tronco unico, fuoriesce dal cranio attraverso il foro lacero posteriore. Nella regione del collo concorre ...
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I denti che occupano la parte anteriore dei mascellari e della mandibola; hanno margine sottile e tagliente e servono a tagliare i cibi. Nell’uomo sono 8, 4 superiori e 4 inferiori, distinti in mediani [...] altri Vertebrati, a eccezione dei ruminanti che mancano degli i. superiori.
Canale incisivo Canale dell’osso mascellare inferiore situato in prossimità delle radici degli i.; è uno dei rami di biforcazione con cui termina il canale dentale inferiore. ...
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Anatomia
Raggruppamento di fibre muscolari o nervose che hanno origine, percorso e destinazione comuni. I f. vengono identificati con eponimi o in base alla sede anatomica (fascio di Goll e di Burdach, [...] o libro), e di una porzione legnosa (porzione vascolare o xilema o legno) (fig. 3 e 4). Anche i f. delle radici sono composti, poiché le porzioni cribrose si alternano regolarmente con quelle legnose in una cerchia. I f. composti sono collaterali ...
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Botanica
Germoglio assai raccorciato con l’aspetto d’una grossa gemma, di forma spesso ovata, sotterraneo; i b. sono frequenti nelle Monocotiledoni (giacinto, tulipano ecc.). Il fusto del b., chiamato [...] (squame del b. o catafilli) più o meno carnose per le riserve che contengono. Dalla base del disco spuntano numerose radici avventizie, mentre gli scapi fiorali si formano dalla parte opposta, in diretta prosecuzione con l’apice del disco. Quando le ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...