FERRARI, Giovanni Battista
Roberto Ferrari
Nacque a Brescia il 13 ott. 1829 da Giovan Battista e Cecilia Frigerio, primo di sei figli.
Il padre era nativo di Caldes in Val di Sole, la madre bresciana. [...] Le radici solandre influirono sulla sua opera sia per la scelta dei soggetti sia per il colorismo del suo stile e lo portarono a creare veri e propri archetipi pittorici più volte replicati.
In gioventù, per le sue disagiate condizioni economiche, in ...
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PAOLO VENEZIANO
Alessandra Rullo
(Paolo da Venezia). – Non si conosce la data di nascita di questo pittore veneziano, figlio di Martino, artista sul quale non si hanno ulteriori notizie.
Fu attivo tra [...] Vergine oggi nella Frick Collection di New York.
Personalità di spicco del Trecento veneziano, Paolo affonda le radici del suo linguaggio figurativo in una cultura essenzialmente bizantineggiante, di matrice paleologa, ma rinnovata in senso gotico ...
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FANTUZZI, Rodolfo
Vincernza Maugeri
Nacque a Bologna nel 1781 e si formò alla scuola di Vincenzo Martinelli, insieme con il quale fu l'esponente più rappresentativo della pittura decorativa parietale [...] le sue opere, dipinti e numerose "stanze a paese", prediligendo sempre il paesaggio, ligio ad una tradizione locale che ebbe radici sin dalla prima metà del Seicento e che fu rappresentata fin oltre la metà dell'Ottocento.
È dunque all'interno di ...
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FRANCO Bolognese
Claudia Terribile
Poche, le notizie certe relative a questo miniatore, attivo tra il XIII e il XIV secolo, ricordato da Dante Alighieri in due terzine della Divina Commedia (Purg., [...] attributive erano confortate solo "dalla fiducia nell'autorità somma della selezione dantesca".
Il problema trova le sue radici nell'interpretazione dei versi danteschi in cui Oderisi deplora la superbia e sottolinea la vanità della fama terrena ...
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BRANDO (Brandi), Domenico (Micco)
Antonella Pampalone
Figlio del prospettico e ornatista Gaetano e di Angiola Donadio, nacque a Napoli e fu battezzato il 12 ag. 1684 con i nomi di Martino Domenico Raimondo. [...] Affermatosi come pittore di animali, ricevette numerose commissioni.
Il Prota-Giurleo, sviluppando la tesi della Lorenzetti sulle radici esclusivamente napoletane dell'arte del B., ritiene di poter dubitare dell'affermazione del De Dominici circa un ...
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DIOTALLEVI, Irenio
Maristella Casciato
Nacque a Voltri Ligure (prov. di Genova) il 10 genn. 1909 da Ariosto, ingegnere navale impiegato presso i Cantieri liguri, e da Irene Ventura. Studiò ingegneria [...] loro esisteva una aperta affinità. La linearità e la sobrietà di linguaggio presenti nel progetto del D. avevano le loro radici nel razionalismo di matrice tedesca ed erano in sintonia con le prove di alcuni giovani architetti dell'area milanese.
Il ...
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DE WITT ANTONIJ (Antonij De Witt), Antonio
Rosella Siligato
Nacque a Livorno il 22 febbr. 1876 da Vittorio Antonij e da Palmira De Witt, proprietari di una agenzia marittima. La madre, con il cui cognome [...] avvicendarsi della vita e della morte, secondo una tematica cara alla cultura simbolista in cui per altro affondavano le sue radici.
Morì a Firenze il 13 giugno 1967.
Nel corso degli anni Venti fu assente dalle attività espositive, eccezion fatta per ...
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BASALDELLA, Dino (Dino Aldo)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 26 apr. 1909 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i primi studi a Venezia (dal 1919) con i fratelli minori, Mirko e Afro. Al liceo artistico, [...] uffici dell'E42, l'attuale EUR (Centauro eil leone, Ercole e Chimera): il loro potente espressionismo riporta alle radici più autentiche della sua poetica.
Seguì un lungo periodo (1943-54) contrassegnato prima dall'impegno nella resistenza partigiana ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] nella G. di pari passo con la volontà di non perdere l'elemento identitario di origine. Forse proprio partendo da queste radici, dove l'ebraismo si era mutato in una sorta di messianismo laico, è possibile comprendere il suo costante interesse per la ...
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GREGORIO di Arezzo
Isabella Droandi
Non sono noti i dati biografici di questo pittore. Si sa per certo che Gregorio e Donato "de Aretio" firmarono, nell'agosto del 1315, un trittico opistografo nella [...] privata, dando avvio a un periodo di vera fortuna critica per la pittura aretina del Trecento, che indagando radici locali per Spinello Aretino ha consentito il riaffiorare di una cultura artistica dimenticata nel tempo, soverchiata dai dominanti ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...