Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] commerciavano tra Delo e i porti della Campania: un suo tempio era presente a Pozzuoli già nel 105 a.C. Da lì esso si radica in tutta la Campania, in modo socialmente trasversale, anche se in certe zone, come i porti di Aquileia e Ostia e la stessa ...
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L’immagine di Costantino Magno nella storiografia ecclesiastica fra tardo Illuminismo e Novecento
Johannes Wischmeyer
La discussione su Costantino e la sua epoca nella storiografia ecclesiastica protestante [...] , il cui scopo era quello di trasmettere alla borghesia colta contemporanea una visione generale delle radici – in quel caso delle radici cristiane e religiose – della cultura moderna135. Egli ha tratteggiato a forti linee i fattori strutturali ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] ricevere legati; possono altresì stare in giudizio, rappresentati da un actor o syndicus e difesi dal defensor.
Tale è il radicamento dei collegia nel sistema politico romano, che ancora sul finire del IX secolo, a Bisanzio, sotto Leone VI il Saggio ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I viaggi di scoperta e le osservazioni
Florence C. Hsia
I viaggi di scoperta e le osservazioni
L'incisione che orna il frontespizio dell'Instauratio [...] duca di Buckingham, George Villiers. Tradescant inviò via mare in Inghilterra alberi da frutto, piante di rose, semi e radici e riuscì a trovare il modo di procurarsi alcuni esemplari di piante persino durante l'assedio di Algeri. Inoltre, assecondò ...
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Costantino il Grande a Mosca dai Rjurikidi alla dinastia dei Romanov
Marcello Garzaniti
La figura dell’imperatore Costantino ha segnato le principali tappe della Moscovia e dell’impero russo. Per la [...] , che sarebbe avvenuta il 21 maggio del 120012, cioè il giorno della memoria liturgica di Costantino ed Elena.
Il radicamento del modello costantinopolitano nella Moscovia
Né l’effimera stagione dell’impero latino d’Oriente (1204-1261) né la lunga ...
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GUIDO di Piacenza
Irene Scaravelli
Nacque nell'ultimo quarto del IX secolo. Secondo alcuni fu di stirpe longobarda, poiché in un documento del 963 suo nipote Alberico, figlio del fratello Raginerio, [...] , G. fu ancora una volta sostenitore di Berengario. Dopo Fiorenzuola, la strategia del vincitore per tentare di porre salde radici in Italia comportò l'emissione di diplomi favorevoli a G., oltreché a un altro fedele di Berengario, l'arcicancelliere ...
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Slavi
Silvia Moretti
I popoli che abitano l’Europa orientale
I popoli slavi costituiscono una grande famiglia: sono distinti in Slavi occidentali (Polacchi, Cechi e Slovacchi), orientali (Russi, Ucraini [...] di scolo» e indicherebbe di conseguenza popolazioni che abitano presso luoghi umidi e paludosi o presso un corso d’acqua. Questa radice è riconoscibile nei nomi di molti fiumi e laghi, come per esempio nelle lingue polacca, serba, russa.
Nelle fonti ...
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Guido Olimpio
Al-Qaida si tinge di nero
Nella regione sahariana si annidano qaedisti, trafficanti di droga e di armi. Nonostante l’intervento militare francese in Mali, la stabilizzazione della regione [...] una costante.
AQIM, dalle origini al network qaedista
Vincenzo Piglionica
AQIM, dalle origini al network qaedista
Le radici di AQIM sarebbero rinvenibili nella guerra civile algerina degli anni Novanta, e algerina sarebbe anche gran parte della ...
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CALBO, Alvise
Achille Olivieri
Nato a Venezia da Girolamo, presumibilmente nel 1481, entrò nella vita politica nel 1511, come incaricato del dazio del vino; nel 1515 è "civil novo", nel 1516 risulta [...] che il C. con queste lettere apre su Venezia; un'attenzione posta sui germi che ne intaccavano il tessuto, le stesse radici, su una situazione finanziaria sempre pesante e carica di incognite: pur avendo, scrive nel marzo del 1532, fatto "publicar la ...
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DA LEZZE, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito di cinque fratelli, nacque a Venezia il 7 luglio 1579 dal procuratore Giovanni di Andrea e da Marietta Priuli, nipote del doge Antonio. Si dedicò all'attività [...] di fronte alle quali - confessava il D. nella sua relazione - ogni sforzo era risultato vano, "havendo queste fatto radici molto proffonde". Altro gravoso compito, ch'egli affidava al suo successore, era costituito dalla precaria situazione in cui le ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...