DA LEZZE, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito di cinque fratelli, nacque a Venezia il 7 luglio 1579 dal procuratore Giovanni di Andrea e da Marietta Priuli, nipote del doge Antonio. Si dedicò all'attività [...] di fronte alle quali - confessava il D. nella sua relazione - ogni sforzo era risultato vano, "havendo queste fatto radici molto proffonde". Altro gravoso compito, ch'egli affidava al suo successore, era costituito dalla precaria situazione in cui le ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] La lirica eolica appare alla fine del 7° sec. e al principio del 6° con lingua e metrica proprie (➔ Eoli). Le lontane radici vanno cercate in quel sostrato che precedette e diede alimento all’epica ionica; ma di questa lirica ci sono giunte solo due ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] Rego che, dopo gli iniziali collage, affronta con icastica ironia tematiche politiche e sociali. Una pittura che affonda le sue radici nel realismo di denuncia e d’impegno sociale caratterizza anche l’opera di J. Kean e degli scozzesi S. Campbell, P ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] centrale della cellula, incolore e ricca di cromatina.
Corpo corticale
Nella struttura secondaria dei fusti eustelici e delle radici relative, il complesso dei tessuti, primari e secondari, posti esternamente al cambio, contrapposto a c. legnoso (o ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] componenti la molteplicità espressa dal soggetto. Una ulteriore distinzione aristotelica tra i g. (che affonda le radici nelle dottrine della sostanza e della definizione) dipendeva inoltre dal particolare tipo di relazione intercorrente tra soggetto ...
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Araldica
Aggettivo o participio che definisce le posizioni, le modificazioni, le alterazioni, le particolarità che distinguono le figure del blasone e lo scudo, allo scopo di fornire un’esatta descrizione [...] che esce da una partizione o dalla punta dello scudo mostrando la parte superiore del corpo.
Nodrito Albero raffigurato senza radici e fiori senza gambo.
Ondato Figura araldica (pezza) o partizione con la linea di contorno a forma di onde larghe ...
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Fisica
In generale, corpo rigido, vincolato, in grado di ruotare intorno a un asse fisso e soggetto all’azione di due forze P e R applicate in due suoi punti. Se il corpo rigido è una barra rettilinea [...] ), o per la rimozione di viti e chiodi per osteosintesi.
In odontoiatria, strumento a forma di scalpello per l’estrazione delle radici dentarie.
In ostetricia, strumento a forma di cucchiaia fenestrata per l’estrazione del feto dal canale del parto. ...
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FRANCIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Bruno Tobia
Jacqueline Risset
Eugenia Equini Schneider
Marina Righetti Tosti-Croce
Jean-Louis Froment
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XV, [...] (Ici en deux, 1985); J. Dupin (n. 1927), che in Dehors (1975) enuncia, con la nozione di ''sentiero frugale'', la necessità di radici e di rigore nella lingua poetica; e, in una posizione a sé, tra poesia, filosofia e teologia, E. Jabès (n. 1912), la ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] dei fedeli, fonte, dall'altro, di grazia che dispensava per il tramite dei sacramenti. Lutero spezzò alle radici questo quadro teologico-istituzionale. Estremizzando la dottrina agostiniana, sostenne l'inutilità delle opere ai fini della salvezza. Le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] modo ‘politici’: seppure non nel modo risentito di Luzio, anche a lui l’Italia ufficiale piaceva poco, e voleva capire le radici del deficit morale che avvertiva. Il suo primo lavoro di ampio respiro fu Il Risorgimento italiano e l’azione di un ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...