Adriana Polveroni
Musei del 21° secolo
«È il pubblico che si espone all’arte e non viceversa» (Gino De Dominicis)
Superluoghi dell’arte contemporanea
di Adriana Polveroni
28 maggio
Con l’inaugurazione [...] lo abbiamo conosciuto al momento della sua nascita (Settis 2006), occorre tenere a mente che questo processo ha le sue radici nel cambiamento che l’arte ha subito negli ultimi 50 anni.
Le imponenti architetture che oggi avvolgono l’arte contemporanea ...
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FRANCESCANESIMO
G. Miccoli
Movimento religioso originato dalla testimonianza spirituale di s. Francesco d'Assisi.La maturazione della 'conversione' di Francesco tra il 1206 e il 1209 resta per molti [...] di laici, con la possibilità per essi di accedere a uffici dirigenti, secondo una prassi che aveva le sue radici nell'originaria composizione della fraternitas.Tali orientamenti, insieme allo stile autoritario del suo governo e alle pesanti esazioni ...
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PAJETTA, Guido
Francesco Franco
PAJETTA, Guido (Azzone Paolo Giuseppe). – Nacque a Monza l’8 febbraio 1898 da Augusto e da Pellegrina Fabbiani, in una famiglia di pittori veneti: il nonno Paolo (1809-1879) [...] successivo. Nel 1922 si diplomò in pittura, con menzione onorevole, e poi per alcuni anni girò il Veneto alla ricerca delle radici dell’arte della sua famiglia: a Padova vide i dipinti dello zio Pietro e a Verona frequentò per alcuni mesi l’altro ...
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GRASSIA, Francesco, detto Franco Siciliano
Alessandro Serafini
Nacque a Palermo in data imprecisata, ma quasi certamente prima del 1640 (Faldi, p. 38). L'origine palermitana è testimoniata dallo stesso [...] che spiega la presenza fra i grappoli d'uva del piccolo satiro e della pantera; mentre il volto di donna che spunta tra le radici della vite sarebbe quello della madre di Pan (Chappell, pp. 132 s.).
Firmata e datata 1670 è la Madonna col Bambino e i ...
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GHERARDI, Giuseppe
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Firenze nel 1788 da Pietro e Angela Corsi (Pittaluga, p. 40).
Scarse sono le notizie sulla formazione di questo pittore, avvenuta certamente nell'orbita [...] un tono quasi monocromo. Soluzioni di questo genere derivavano al G. dalla tradizione del vedutismo toscano che affondava le radici nel secolo precedente, in particolare nelle esperienze di Giuseppe Zocchi, autore di alcune serie di vedute di Firenze ...
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HAMANGIA, Civiltà di
D. Berciu
Prende nome da una importante stazione neolitica del periodo antico e medio, situata presso il villaggio di Baia, in Dobrugia (Romania). L'area di diffusione della civiltà [...] cultura di H. ha avuto un più lungo periodo di vita. Anche dal punto di vista antropologico sono evidenti le radici mediterranee di tale popolazione.
Alcuni elementi della civiltà di H. sono recentemente apparsi nelle regioni sud-occidentali dell'U.R ...
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NECTANEBO
A. M. Roveri
I Greci attribuirono tale nome a due sovrani egiziani della XXX dinastia. Il primo dei due, secondo una più recente interpretazione, è Nkht-nb.f (378-361 a. C.), Νεκταναβις (Theopomp., [...] chiara impronta nubiana. È questo un evidente esempio di quella tendenza arcaizzante nell'arte della XXX dinastia che ha le sue radici nell'età saita.
Come già nelle lastre del VII sec., anche in quelle che ora ci interessano (si esclude la British ...
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Xenakis, Iannis
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e architetto greco naturalizzato francese, nato a Braila (Romania) il 29 maggio 1922. Stabilitosi ad Atene con la famiglia, studiò ingegneria al Politecnico, [...] (1967-68, per 98 strumenti). Nei lavori teatrali Hiketides (1964), Oresteia (1965-66) e Medea (1967) emergono inoltre le radici greche della formazione di Xenakis. Sempre a partire dagli anni Sessanta hanno visto la luce alcuni grandi brani con coro ...
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Risset, Jacqueline
Roberto Deidier
Poetessa e saggista francese, nata a Besançon (Doubs) il 25 maggio 1936. Trasferitasi in Italia, è stata lettrice di lingua francese presso l'Università di Roma "La [...] M. Bishop, Contemporary French women poets, Amsterdam 1995, pp. 83-101.
A.P. Fuksas, Jacqueline Risset e l'Amor di lontano. Alle radici della lirica: il "Mirage des sources", in Anticomoderno, 1995, 1, pp. 47-60.
Ph. Sollers, La guerre du goût, Paris ...
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LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] 352).
Al patrocinio mediceo, che emerge nella commissione della Pala di palazzo Vecchio e che molto probabilmente ha le sue radici nella lunga consuetudine tra Cosimo il Vecchio e Filippo Lippi, si deve un incarico di grande rilevanza, ma di cui non ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...