tabulari, radici In botanica, radici di alcuni alberi tropicali (per es. Ficus, Sterculia), le quali si sviluppano dalla base del tronco estendendosi sul terreno a raggiera; in seguito a ineguale accrescimento [...] (epitrofia) del corpo legnoso prendono la forma di lamine, che possono raggiungere l’altezza di 1 m; servono ad aumentare la stabilità dei grossi alberi ...
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Processo di formazione delle radici di una pianta. Principio rizogeno (o rizocalina) Ormone vegetale elaborato dalle foglie e trasportato nel fusto in direzione basipeta; stimola la formazione delle radici, [...] esercitano azione rizogena. Zona rizogena Nella stele dei fusti il complesso di cellule pericicliche capaci di originare radici. Rizomania Produzione anomala di numerose, sottili radici affastellate, come si ha talora in seguito all’infezione delle ...
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Stele tipica delle radici (e di rari fusti), caratterizzata dalla presenza di una cerchia di fasci semplici, legnosi e cribrosi, alternati. A seconda delle specie di piante, i fasci possono andare da un [...] minimo di 2 legnosi e 2 cribrosi, fino a un numero molto maggiore ...
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fusto
Laura Costanzo
Radici e foglie in comunicazione
Di altezza variabile da una pianta all'altra, il fusto sostiene le foglie verso l'alto in modo che esse, esposte alla luce, possano svolgere la [...] che li mantengono in vita durante la stagione sfavorevole
L'organo che sostiene la pianta
Il fusto è l'organo situato tra le radici e le foglie, alto da qualche decina di centimetri nelle piante erbacee come la margherita fino a quasi cento metri in ...
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Presenza, in una pianta, di radici della medesima origine (endogena e più precisamente caulogena), come nelle Pteridofite, che sono prive di una radice primaria, di origine esogena e indipendente dal caule.
Nelle [...] Monocotiledoni l’o. si può definire secondaria, poiché in esse la radice primaria è di breve o brevissima durata ed è sostituita da radici caulogene. ...
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In botanica, l’emissione di radici dalla parte basale del nesto, che si ha quando una pianta innestata al colletto (vite ecc.) resta troppo interrata; il nesto tende così a vivere indipendentemente dal [...] soggetto e la pianta si dice allora affrancata ...
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Botanica
Stato di sofferenza delle radici di una pianta che cresce in terreno asfittico, nel quale cioè la circolazio;ne dell’aria nei pori del terreno difetta o manca per eccessiva quantità di acqua [...] o per eccessivo costipamento del terreno. Se prolungata, l’a. risulta dannosa all’intera pianta.
Medicina
Impedimento più o meno grave, talora mortale, della respirazione. Può avvenire per alterata composizione ...
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scorza Rivestimento esterno dei fusti e delle radici delle piante legnose, costituito da uno strato di tessuti morti (ritidoma o corteccia morta) che, nei cauli e nelle radici, sono esterni al fellogeno. [...] Il sughero, prodotto da quest’ultimo, isola completamente i tessuti più esterni, i quali, non più nutriti, muoiono rapidamente. La s. diviene di anno in anno più spessa, ed è costituita da strati di sughero, ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...