DE MARI, Guglielmo
Jean A. Cancellieri
Era figlio del console Angelerio (e quindi fratello di Ansaldo, ammiraglio della flotta dell'imperatore Federico II), ucciso da Lanfranco Della Turca nel 1187, [...] porticcioli, sia di membri del popolo minuto genovese, che continuavano, dopo una o più generazioni, ad affondare le proprie radici nell'ambiente rurale. È proprio questo il profilo che il cronista traccia dei congiurati: "ere omnes populares ... et ...
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GIGLIOLI, Giuseppe
Fulvio Conti
Nacque a Brescello (Reggio nell'Emilia) il 9 luglio 1804 da Domenico, notaio, procuratore e infine cancelliere presso il locale tribunale, e da Maria Luigia Palmerini, [...] capitale inglese nel settembre 1833 si spostò a Edimburgo, ennesima tappa della sua erratica esistenza, dove tuttavia mise radici, rimanendovi per circa otto anni. Allontanatosi per qualche tempo dalla cerchia degli esuli italiani, nel maggio 1838 si ...
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BORROMEO, Achille
Roberto Zapperi
Figlio di Alessandro, apparteneva ad una famiglia originaria di Firenze la quale aveva fatto fortuna con la banca e con la mercatura e si era diramata anche a Padova [...] Le speranze di un ritorno in patria al seguito delle truppe imperiali andarono però deluse. La restaurazione veneziana aveva radici assai più profonde di quanto non pensassero i fuorusciti padovani. Costretto ormai all'esilio, il B. dovette subire la ...
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MANDELLO, Ottolino (Ottone, Ottorino) da
Paolo Grillo
Figlio probabilmente di Guido, che fece parte del Consiglio del Comune di Milano nel 1245, nacque intorno alla metà del XIII secolo.
La figura del [...] valutata, soprattutto da una tradizione storiografica locale troppo volta a leggere nelle vicende di fine Duecento le radici dei successivi sviluppi politici e istituzionali del pieno Trecento. Non mancano infatti notizie di segno opposto, che ...
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GUIDO di Piacenza
Irene Scaravelli
Nacque nell'ultimo quarto del IX secolo. Secondo alcuni fu di stirpe longobarda, poiché in un documento del 963 suo nipote Alberico, figlio del fratello Raginerio, [...] , G. fu ancora una volta sostenitore di Berengario. Dopo Fiorenzuola, la strategia del vincitore per tentare di porre salde radici in Italia comportò l'emissione di diplomi favorevoli a G., oltreché a un altro fedele di Berengario, l'arcicancelliere ...
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CALBO, Alvise
Achille Olivieri
Nato a Venezia da Girolamo, presumibilmente nel 1481, entrò nella vita politica nel 1511, come incaricato del dazio del vino; nel 1515 è "civil novo", nel 1516 risulta [...] che il C. con queste lettere apre su Venezia; un'attenzione posta sui germi che ne intaccavano il tessuto, le stesse radici, su una situazione finanziaria sempre pesante e carica di incognite: pur avendo, scrive nel marzo del 1532, fatto "publicar la ...
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DA LEZZE, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito di cinque fratelli, nacque a Venezia il 7 luglio 1579 dal procuratore Giovanni di Andrea e da Marietta Priuli, nipote del doge Antonio. Si dedicò all'attività [...] di fronte alle quali - confessava il D. nella sua relazione - ogni sforzo era risultato vano, "havendo queste fatto radici molto proffonde". Altro gravoso compito, ch'egli affidava al suo successore, era costituito dalla precaria situazione in cui le ...
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ENRIQUEZ, Enrico
Pietro Messina
Nacque a Campi (Lecce) il 30 sett. 1701, da una famiglia di antica origine spagnola. Il padre, Giovanni, era principe di Squinzano e marchese di Campi, la madre era Cecilia [...] rimasero però incompiuti e inediti (cfr. Annali letterari, p. 238).
Accanto alla passione erudita, affondava le proprie radici nella prima giovinezza anche un altro fondamentale aspetto della sua personalità: la convinta adesione al giansenismo. Sin ...
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BAUMGARTHEN (Baumgarden, Bongarden, Bongard, Bunghard, Bongardo, Mongardo), Johannes, detto Anichino (da Hanneken, diminutivo basso-tedesco di Johannes)
Ingeborg Walter
Del suo anno di nascita non si [...] 50.000 fiorini, al quale dovette associarsi anche Firenze. La Repubblica, tuttavia, fermamente decisa a eliminare il male alle radici, raccolse un esercito contro la Grande Compagnia, che nel maggio e nel giugno aveva scorso con i soliti saccheggi l ...
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FRANCICA NAVA, Giovanni
Salvatore Adorno
Nacque a Siracusa il 10 febbr. 1847, primogenito di Luigi e di Raffaella Bonanno Beneventano.
Il nonno paterno era Giovanni Francica Nava e Montalto barone di [...] locale dovette sostenere due diversi tipi di opposizione. In primo luogo quella del composito movimento socialriformista che mise radici fra la piccola borghesia impiegatizia e delle professioni e che trovò il suo leader nella figura dell'avvocato E ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...