Progettazione di oggetti destinati a essere prodotti industrialmente, cioè tramite macchine e in serie. Tale significato di progettazione è meglio espresso dalla locuzione anglosassone industrial design, [...] furono riprese specialmente dal belga H. van de Velde, uno dei maestri dell’art nouveau, e dal tedesco H. almeno ricordati il ‘mobile radio’ di L. Figini e G. Pollini (1933), la Lancia ‘Aprilia’ del 1937, l’‘apparecchio radio’ di L. Caccia Dominioni ...
Leggi Tutto
Fenomeno che si determina nella propagazione di grandezze di natura ondulatoria, consistente nel fatto che se vi sono ostacoli di qualsiasi genere sul cammino di un’onda (corpi opachi più o meno estesi, [...] Fraunhofer. Un fascio di raggi paralleli a incide normalmente su uno schermo b, nel quale è praticata una fenditura, per onde elettromagnetiche
È a causa della d. che le onde radio, specie quelle di relativamente grande lunghezza d’onda, contornano ...
Leggi Tutto
Chimica
Sostanza che, al variare della natura della soluzione in cui è contenuta, subisce modificazioni percepibili all’occhio, in particolare il viraggio del colore e la formazione di un precipitato. [...] certo valore o sia inferiore a un certo valore, invece che da uno strumento a indice l’i. può essere costituito da un semplice schermo di un tubo a raggi catodici la presenza di segnali radio compresi in una data gamma di frequenza. L'indicatore di ...
Leggi Tutto
multimedialità Uso contemporaneo e sinergico di molti media. Prodotti multimediali sono quelli che utilizzano strumenti comunicativi di tipo diverso, come testo, grafica, animazione o suono. Il termine [...] produzione e la fruizione contemporanea e integrata attraverso uno stesso strumento. Strumenti multimediali per eccellenza sono spesso la fotografia, i dischi di vinile, il cinema, la radio, la televisione, le audio e videocassette) con strumenti che ...
Leggi Tutto
Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] qualità di operatore del sistema (in tal caso la pena è la reclusione da uno a cinque anni e la multa da lire 600.000 a tre milioni); comunicazione di massa della nostra epoca: dopo quelli della radio, del telefono e della televisione, si è creato un ...
Leggi Tutto
Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] : per es., la diffusione delle onde radio, il comportamento di circuiti elettrici non convenzionali x) il suo sviluppo in serie attorno a un punto: se x è uno scalare ciò equivale a considerare la somma infinita delle derivate dei vari ordini, con ...
Leggi Tutto
L'inizio del 21° sec. è stato segnato da un evento drammatico che ha avuto risvolti significativi anche in a.: l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001, che ha provocato, com'è noto, la distruzione [...] nodo di scambio ferroviario che, con i suoi 300.000 passeggeri al giorno, è uno dei più trafficati al mondo; o M. Arad (n. 1969) e P media tradizionali, specializzati e non, dall'editoria alla radio alla televisione, e, soprattutto, di Internet, che, ...
Leggi Tutto
Povertà
Pasquale Lucio Scandizzo
Marco Zupi
(App. V, iv, p. 226)
Il concetto di povertà
La p. è un concetto allo stesso tempo intuitivo e ambiguo. Esso dipende dalla società cui si fa riferimento, [...] le proprie ricchezze, mentre i poveri tendono ad adattarsi a uno stato di livello inferiore, in cui vengono meno le motivazioni casa e altro (compresa la spesa per abbonamento radio-TV), difficilmente valutabili, viene definita una quota forfettaria ...
Leggi Tutto
Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] della c. di massa (giornalismo, radio, televisione). Al successo interdisciplinare del modello gruppi, nelle sue forme normali o patologiche, in forma diretta, attraverso uno scambio faccia a faccia, o in forma mediata dal ricorso a tecnologie ...
Leggi Tutto
Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] della c. di massa (giornalismo, radio, televisione). Al successo interdisciplinare del modello gruppi, nelle sue forme normali o patologiche, in forma diretta, attraverso uno scambio faccia a faccia, o in forma mediata dal ricorso a tecnologie ...
Leggi Tutto
radiato
agg. [der. del lat. radius «raggio»]. – Sinon. meno com. di raggiato, usato a volte sia nel linguaggio letter. ed elevato, con il sign. di fornito di raggi (corona radiata, di re e imperatori), sia in zoologia (struttura, simmetria...
volo
vólo s. m. [der. di volare2]. – 1. L’azione del volare, la capacità di volare, cioè di sostenersi e muoversi nell’aria. a. Con riferimento ad animali alati, e spec. a uccelli, il volo è distinto, secondo la posizione e il movimento delle...