Generale italiano (Milano 1815 - Torino 1897); ufficiale del corpo del Genio sardo, nel 1848 organizzò i volontarî del Genio lombardo, divenendo maggiore. Comandante di un battaglione, partecipò alla spedizione di Crimea. Nella guerra del 1859 si distinse a S. Martino, e, poche settimane dopo, divenne ministro della Guerra in Toscana, rivelando capacità di organizzatore e di politico. Nella campagna ...
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Generale italiano (Pallanza 1889 - ivi 1973), figlio di Luigi; nel sett. 1943 a Roma comandante della divisione corazzata "Ariete", al suo scioglimento prese parte al movimento di resistenza. Inviato nell'Italia settentrionale dal governo Bonomi per coordinare e dirigere la lotta partigiana, assunse il comando del Corpo volontarî della libertà. Dal 3 maggio 1945 al gennaio 1947 fu capo di S. M. dell'esercito; ...
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Maresciallo d'Italia (Pallanza 1850 - Bordighera 1928), figlio di Raffaele. Nominato capo di stato maggiore nel luglio 1914, impose all'esercito una dura disciplina militare e fu destituito dopo la disfatta [...] a riposo. Senatore del Regno dal 1913, nel 1924 fu nominato maresciallo d'Italia.
Opere
Ha lasciato alcune pubblicazioni di carattere storico-militare e una biografia di suo padre; postume, a cura del figlio Raffaele, le Lettere famigliari (1967). ...
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PARRI, Ferruccio
Arturo Codignola
Uomo politico, nato a Pinerolo il 19 gennaio 1890, si laureò in lettere a Torino; partecipò alla prima Guerra mondiale come ufficiale di fanteria, guadagnandosi tre [...] arrestato e trasferito a Verona, donde venne liberato per uno scambio di prigionieri; nel settembre, insieme al gen. RaffaeleCadorna, assunse il comando del Corpo volontari della libertà per l'alta Italia; dopo la sconfitta dei nazifascisti nell ...
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Il Sud e i conflitti sociali
Lucy Riall
Nella straordinaria successione di eventi che portò all’unificazione della penisola italiana fra il 1859 e il 1861, nessuna vicenda fu più spettacolare di quella [...] élites rivali si scontravano per il controllo del governo locale e l’attribuzione delle terre comuni, era secondo il generale RaffaeleCadorna il «grande guaio» della vita politica siciliana (Da Passano 1981, p. 102). E dopo l’Unità, nelle province ...
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CIPRIANI, Leonetto
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Ortinola, frazione di Centuri, in Corsica, il 16 maggio 1812 da Matteo e da Caterina Caraccioli. Il padre, acceso bonapartista, alla caduta dell'Impero [...] informarne il Farini.
L'incontro (al quale parteciparono anche Celestino Bianchi, il Finali, Vincenzo Ricasoli e il generale RaffaeleCadorna, da poco ministro della Guerra della Toscana) avvenne a Pratolino il 28 ottobre; e i due uomini politici ...
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Blanc, Alberto
Diplomatico e uomo politico (Chambéry, Savoia, 1835 - Torino 1904). Entrato nel corpo diplomatico del Regno di Sardegna, fu apprezzato da Cavour per alcune sue pubblicazioni di impronta [...] di legazione a Vienna e due anni dopo promosso a ministro plenipotenziario. Nel 1870 fu addetto al quartiere generale di RaffaeleCadorna e assistette all’entrata delle truppe italiane a Roma. Eccettuato il triennio 1881-83, in cui fu segretario ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] all’indomani del 20 settembre. Tra questi, il più emblematico e notorio è certamente l’invito, rivolto al generale RaffaeleCadorna per ragioni di ordine pubblico, a far occupare dalle truppe italiane anche la città leonina, rinunciando con ciò a un ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] restaurare l’autorità dello Stato è il generale RaffaeleCadorna, giunto il giorno dopo che unità della marina classi di riservisti e l’acquisto di ben 12.000 cavalli. Al solito Cadorna – prendere a cannonate il papa è un affare delicato – va il ...
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PALLAVICINI di PRIOLA, Emilio
Carmine Pinto
PALLAVICINI di PRIOLA, Emilio. – Nacque a Genova l’8 novembre 1823 da Valentino Giuseppe e da Anna Maria dei conti Scoffiero.
I marchesi Pallavicini di Priola [...] fanteria nel 1842. Giovanissimo, condivise l’esperienza del rinnovamento dell’esercito sardo con coetanei come Giuseppe Govone, RaffaeleCadorna, Maurizio de Sonnaz, Gustavo Mazé de la Roche. Nel 1848 entrò nel corpo dei bersaglieri, organizzato dal ...
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