Comune della prov. di Terni (281,2 km2 con 20.955 ab. nel 2008), situato a 325 m s.l.m. su un colle tufaceo dai versanti ripidi e franosi, alla destra del fiume Paglia, in bella posizione dominante la [...] detto di s. Patrizio, opera di A. da Sangallo il Giovane. Con Sangallo, M. Sanmicheli, S. Mosca e RaffaelloMontelupo, tutti attivi nella fabbrica del duomo, entrarono in O. le forme rinascimentali, continuate dall’orvietano I. Scalza (1532-1617 ...
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Scultore e architetto (Montelupo Fiorentino 1505 - Orvieto 1567 circa), figlio di Baccio, di cui fu allievo e che aiutò nella tomba Gigli in S. Michele in Foro a Lucca (1521-23). A Roma (1526) fu aiuto [...] del Lorenzetto nella cappella Chigi in S. Maria del Popolo. Partito da Roma dopo il Sacco del 1527, fu a Loreto (fino al 1533), dove eseguì alcune sculture per la Santa Casa continuando l'opera del Sansovino. ...
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Architetto e scultore (San Gimignano 1533 - Caserta 1611). A Roma lavorò presso Raffaello da Montelupo e compì la sepoltura di A. Caro (1566) e quella di L. Pacini (1567), ambedue in S. Lorenzo in Damaso, [...] e altri due monumenti funerarî. Pubblicò (1569) un'opera dal titolo Urbis Romae aedificiorum illustrium quae supersunt reliquiae. Come scultore il D. appare alquanto manierato. Sono interessanti i suoi ...
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Scultore e architetto (Orvieto 1532 circa - ivi 1617). Dal 1554 fu collaboratore di Raffaello da Montelupo e dal 1567 capomaestro del duomo di Orvieto, dove sono anche conservate le sue opere scultoree [...] più importanti: Pietà (1579), teatrale versione del tema michelangiolesco; Ecce homo (1608). Progettò e curò l'ornamentazione in stucco di tutte le cappelle e di altre parti dell'interno del duomo, per ...
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Scultore (Settignano 1529 circa - Firenze 1599). Aiuto del Tribolo nella villa di Castello presso Firenze e di Raffaello da Montelupo a Roma (1548 circa), fu operoso soprattutto a Firenze, dove eseguì [...] tra l'altro una serie di sculture destinate a decorazione del giardino di Boboli, dall'impronta formale michelangiolesca, ma eseguite con una libera fantasia che fa presentire la scultura barocca. Ricordiamo ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] Roma (5 aprile) di Carlo V, il C., con la collaborazione di numerosi artisti (tra cui il Peruzzi, Raffaello da Montelupo, Aristotele da Sangallo), si occupò dell'allestimento degli apparati trionfali lungo il percorso che dalla via Appia conduceva in ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] il Marco Aurelio o l'Ercole Farnese, oppure dal Raffaello delle stanze e delle logge. Ritrasse però anche alcuni Quirico e Lucia presso la villa medicea dell'Ambrogiana a Montelupo Fiorentino, giunte a Firenze nel settembre del 1689: l'Immacolata ...
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DELLA PORTA, Guglielmo
Carrol Brentano
Figlio dello scultore Giovanni Giacomo e di una Caterina, nacque a Porlezza probabilmente attorno al 1515 (Gramberg, 1964, p. 109); pronipote di Antonio detto [...] l'incarico per una grande statua (2,5 m) di S. Giovanni,che doveva essere collocata con altre quattro eseguite da Raffaello da Montelupo, Daniele da Volterra, M. Civitali e G. A. Sormani (Vasari, V, p. 23) su un nuovo portale per Castel Sant'Angelo ...
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GIAMBERTI, Francesco, detto Francesco da Sangallo o Il Margotta
Sandro Bellesi
Figlio dello scultore e architetto Giuliano e di Bartolomea Picconi, nacque a Firenze il 1° marzo 1494 nella dimora di [...] alla certosa del Galluzzo (Chiarelli, pp. 277 s.). Già avvicinata al linguaggio di G. Bandini e di Raffaello da Montelupo, la scultura, databile alla metà del Cinquecento, attesta un gusto rétro di chiara impronta arcaicizzante, del tutto desueto ...
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DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] note alle Lettere di Michelangelo..., ha ipotizzato essere lui quel "Iacopo mio garzone" che nel 1542 scolpiva per Raffaello da Montelupo "quattro teste di termini" nella tomba michelangiolesca di Giulio II. Tramite lo zio Antonio Del Duca, sacerdote ...
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