FONTANA, Salvatore
Laura Mocci
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore, che, figlio di Pietro, nacque a Venezia (Baglione, 1639) e fu attivo a Roma, dove è attestata la sua presenza dal nono [...] nel duomo di Siena. Il dipinto fu lasciato incompiuto per disaccordi sui pagamenti e venne terminato da RaffaelloVanni, figlio del più noto Francesco, in modo tale da rendere difficilmente individuabile l'intervento del Fontana.
Meglio documentata ...
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Pittore (Siena 1563 circa - ivi 1610). Formatosi nell'ambiente manierista senese (A. Salimbeni) e romano (G. de Vecchi), risentì dei Carracci e, soprattutto nel colore ricco e cangiante, di F. Barocci [...] (Immacolata Concezione, 1588, Montalcino, duomo; Annunciazione, 1589, Siena, S. Maria dei Servi). Il figlio Raffaello (Siena 1587 - ivi 1673) fu attivo a Roma dal 1610. Di formazione classicista, fu sensibile al barocco romano di metà secolo. Dipinti ...
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VANNI, Giovan Battista
Donatella Pegazzano
Nacque a Firenze il 21 febbraio del 1600, da Orazio, importante e noto orefice con bottega sul ponte Vecchio, e da Benedetta di Iacopo Torrigiani. Filippo [...] , di cui nulla resta, utilizzate per le rappresentazioni periodicamente organizzate dalla Compagnia dell’Arcangelo Raffaello detta La Scala, alla quale Vanni, come molti artisti suoi contemporanei, aveva aderito.
Le prime opere importanti del pittore ...
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Pittore (Faenza 1562 - ivi 1645), allievo di F. Vanni. S'inserisce nella corrente pittorica che si rifà al Baroccio, ma con uno stile personale, non senza richiami a Raffaello e Michelangelo. Le opere [...] più importanti sono gli affreschi nella cappella di S. Carlo Borromeo del duomo di Faenza e in S. Maria Maggiore a Roma ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] nei secoli, e ad esso s'ispirò anche Raffaello per quella vigorosa figura del poeta che introdusse nella non in quanto elli suona ne la bocca meretrice di questi adulteri"; e vanno dietro a loro infiniti altri, ciechi degli occhi della mente, che con ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] da 1600-2100 m. in su) conta di proprio 371 specie, cui vanno aggiunte 521 in comune con la montana e 153 con questa e la E poi, già nate o vicine a nascere, le opere dei Raffaello e Sodoma e Sansovino e Palladio e Tiziano. Ma anch'essi, ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
*
Regione [...] Marrina, decadenza assoluta.
Nella pittura Leonardo, Michelangelo, Raffaello formano il nuovo gusto del Cinquecento; ma Leonardo dal Giovannini; il poemetto epico-lirico in terzine, dal Vanni; la fantasia storicopoetica in sciolti, da D. Sartori; ...
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PISA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario MARTINOZZI
Matteo MARANGONI
Francesco ARNALDI
Alfredo BONACCORSI
Arturo SOLARI
Giovanni Battista PICOTTI
Tammaro DE MARINIS
*
Città della Toscana, [...] del sec. XVII le belle porte bronzee della facciata del Duomo, disegnate da Raffaello Pagni: G. Caccini, P. Francavilla, G. Mola, A. Serani, mercanzie, dei mercanti e della lana, le quali vanno acquistando con quella del mare il predominio nella vita ...
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(prob. da un derivato del gr. κορωνίς "estremità"; fr. corniche; sp. cornisa, marco; ted. Krauz; ingl. entablure). -
Architettura. - Per corniee, e, in certi casi, cornieione, s'intende la membratura di [...] rilievi in pastiglia le rendevano più varie (ancona di Andrea di Vanni in Santo Stefano a Siena, e di Giovanni del Biondo nella analoghe veneziane del '400 (cornice della S. Cecilia di Raffaello in S. Giovanni in Monte, dell'Annunziata d'Innocenzo da ...
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IL Pittore, nato nel 1489, morto il 5 marzo 1534. Si chiamò Antonio Allegri, ma dal nome della città nativa fu ed è sempre detto "il Correggio". Suo padre si chiamava Pellegrino, la madre fu una Bernardina [...] fu ritenuto una copia e variamente assegnato al Barocci, a Francesco Vanni e sino (cosa incredibile) al Tiarini. Ed è singolare il che nei soggetti fu meno profondo di Michelangiolo e di Raffaello, ma ogni più umile argomento assunse un valore, per ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...