ZOJA, Giovanni.
Maria Carla Garbarino
– Nacque il 5 giugno 1832 a Castelbelforte, nel Mantovano, da Lucidio, piccolo possidente terriero, e da Rosa Faccini.
Nonostante alcune difficoltà economiche, [...] , esprime il rapporto, nelle feci, fra grassi neutri, acidi grassi e saponi nelle malattie del pancreas. Altri due figli, Raffaello e Alfonso, nacquero rispettivamente il 10 marzo 1869 e il 29 marzo 1877.
A partire dal 1864 (Ricerche e considerazioni ...
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RIDOLFI, Antonio
Marco Pierini
RIDOLFI, Antonio. – Nacque a Mezzana, presso Trento, il 26 dicembre 1824 da Pietro e da Catterina, anch’essa nata Ridolfi. Nel novembre del 1845 risulta iscritto all’Istituto [...] Guasti: «Ridolfi ha fatto miracoli!» (Carteggi di Cesare Guasti, a cura di De Feo, 1985, p. 247).
Medesimi modelli (Raffaello e il Moretto) e analoga vicinanza al maestro tenne Ridolfi per la S. Perpetua che conforta il padre (Siena, soprintendenza ...
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ANDREA da Iesi
Pietro Zampetti
Andrea da Iesi, pittore, nacque nel 1492 da Marcantonio, figlio a sua volta di Andrea di Bartolo (1435 circa -1492), il quale il 4 giugno 1473 aveva firmato un affresco [...] la. loggia del palazzo della Signoria di Iesi. Ma nulla è rimasto di quest'opera.
Il Ricci lo colloca tra i seguaci di Raffaello e lo avvicina ad Innocenzo da Imola. Il Serra, pur non respingendo tale tesi, è portato piuttosto a vedere nell'opera di ...
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CECCHINI, Francesco
Giuseppe Basile
Calcografo romano vissuto tra la fine del XVIII secolo ed il principio del XIX. Allievo del bassanese Giovanni Volpato, fu tra i numerosi artisti che gravitarono [...] apprezzato dai contemporanei.
Trasse spesso ispirazione per le sue incisioni dai maestri del passato, quali il Morone, il Perugino, Raffaello, il Reni, Carlo Maratti. Eseguì un Ritratto di lady Almeria Carpenter, amica del duca di Gloucester, da un ...
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Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto di Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] la Lukasbund (1809) e, reagendo all’insegnamento accademico, presero a modello l’arte di A. Dürer, dei ‘primitivi’ italiani e di Raffaello giovane. Nel 1810 Overbeck e Pforr si trasferirono a Roma, raggiunti poi da P. Cornelius, P. Veit, F.W. von ...
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Celebre palazzo di Firenze, la cui costruzione fu iniziata da G. Vasari (1560) per ordine di Cosimo I; in origine, era sede di pubblici uffici. Il palazzo è famoso soprattutto perché ospita, con l'annesso [...] . Tra gli artisti i cui capolavori sono conservati agli Uffizi: Botticelli (Primavera), Giotto (La madonna di Ognissanti), Beato Angelico, F. Lippi, A. Mantegna, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, A. Dürer, Rembrandt, P.P. Rubens. ...
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SABATINI, Andrea detto anche Andrea da Salerno
Andrea Zezza
– Nacque probabilmente verso il 1490 e fu attivo a Napoli e in Campania fino al 1530.
Bernardo De Dominici ne colloca la nascita «circa gli [...] cultura della Napoli aragonese, il quale sviluppa il suo stile confrontandosi con la ‘maniera moderna’ dei leonardeschi e di Raffaello: sembra pertanto consigliabile presumere una data di nascita verso il 1489-90 (Summonte, 1524, in Nicolini, 1925, p ...
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CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] 96, 100; Cracovia Artificum 1551-1560, z. 1: 1551-1552, Wrocław 1966, pp. 147, 119; L. Bianchi La fortuna di Raffaello, in Raffaello. L'opera. Lefonti. La fortuna, Novara 1968, pp. 674, 677, 683, 686, 688; J. O. Kagan, Vnov' opredelennyeraboty,Dżana ...
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GIALLO, Iacopo del, detto Giallo miniatore
Maria Giovanna Sarti
Scarse le notizie biografiche su questo miniatore, di origine fiorentina e di cultura tosco-romana, documentato in Veneto tra il quarto [...] secolo con gli studi di Lionello Puppi. Sulla base delle note apposte da Gaetano Milanesi alla "vita" vasariana di Raffaello da Montelupo, la storiografia aveva continuato a sovrapporre i dati documentari e le opere di due diversi artisti, denominati ...
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MELCHIORRI, Giovanni Paolo
Alessandro Agresti
MELCHIORRI (Melchiori), Giovanni Paolo. – Nato a Roma da Cristoforo nel 1670, si formò nella bottega del pittore Carlo Maratti «e sino alla di lui morte [...] lui si acostò a così degno maestro» (Pio).
Le fonti informano che il giovane M. studiò assiduamente la scultura antica e Raffaello (come conferma un gruppo di disegni conservato presso il Gabinetto nazionale delle stampe di Roma) e che venne chiamato ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...