Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli artisti romantici oppongono all’ideale la realtà e il vero, sostituendo ai modelli [...] dell’arte, insieme a un rinnovato interesse per i “primitivi”, i pittori del Trecento e del Quattrocento da Giotto a Raffaello, sono i principi su cui si fondano le proposte avanzate dal movimento purista. Il termine “purismo” è impiegato per la ...
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LAVAGNINO, Emilio
Paola Nicita Misiani
Nato a Roma il 22 ag. 1898 da Paolo e da Enrica Mucciarelli, il L. compì gli studi liceali presso il collegio militare e fu ufficiale di artiglieria durante la [...] di Venturi, L'Arte, di cui curò anche il Bollettino bibliografico.
Sono di questo periodo: Di alcuni affreschi inediti della scuola di Raffaello, XXV (1922), pp. 181-187; Pittori pisani del secolo XIV, XXVI (1923), pp. 33-43, 72-85; L'architetto di ...
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VISCONTI, Angelo
Marco Pierini
– Nacque a Siena il 2 novembre 1829 da Francesco, medico, e da Maddalena Donatelli (Mengozzi, 1907, p. 110).
Dopo gli studi umanistici al collegio Tolomei di Siena si [...] e il suo profitto crebbe notevolmente, tanto da aggiudicarsi nel 1853 il concorso triennale bandito dall’istituto con il tema Raffaello presentato da Bramante a Giulio II (Asciano, Museo Cassioli).
Nel 1855 gli fu assegnato dalla Società esecutori di ...
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CARATTONI
Giorgio Lise
Famiglia di incisori attivi nei secc. XVII-XIX.
Girolamo, figlio di Agostino, nacque a Riva di Trento presumibilmente intorno al 1757-60; insieme con il fratello Francesco ereditò [...] ; Trionfo del Sacro Cuore, da P. Batoni; La b. Maria dell'Incoronazione, da G. Callani (1791); La Madonna della seggiola, da Raffaello; Cerere, da L. Agricola; Diana, da L. Agricola; La partenza di S.S. Pio VI dal convento dei PP. Agostiniani di ...
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BARBETTI, Angiolo
Dino Frosini
Nacque in Siena il 22 giugno 1805 da Massimiliano, buon intagliatore di quella città, e da Maddalena Fornaini. Imparò l'arte nella bottega del padre; presto la sua rinomanza [...] due lati di una cattedrale gotica, coordinò i lavori della cappella stessa, per la quale con i figli Ottavio e Raffaello fece le parti decorative, lasciando ad Egisto la parte costruttiva e a Rinaldo l'importante intaglio degli scomparti della porta ...
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Poeta (Verona 1812 - ivi 1878), studiò a Padova dove conobbe il Prati col quale s'iniziò alla poesia e agl'ideali del Risorgimento. Nel 1848 fu inviato a Parigi dal Manin per sollecitare aiuti a Venezia; [...] , dopo i primi tentativi, si affermò nel 1846 con le Lettere a Maria, e crebbe con il patetico e alquanto lezioso idillio Raffaello e la Fornarina (1855) e più con i canti che, in certo modo partendo dal Foscolo e precorrendo il Carducci, evocano il ...
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Pittore (Rouen 1791 - Parigi 1824). Di famiglia colta e benestante, nel 1798 si trasferì a Parigi dove frequentò gli atelier di C. Vernet e poi di Ch. Guérin, ma sulla sua formazione influì soprattutto [...] ), Corazziere ferito (1814, Louvre), ecc. Nel 1816 compì un viaggio in Italia, dove la conoscenza delle opere di Raffaello, di Michelangelo e di Caravaggio influì notevolmente sulla maturazione del suo stile (Corsa dei barberi, 1816, Rouen, Musée des ...
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GRANACCI, Francesco
Carlo Gamba
Pittore, nato nel 1469, forse a Villamagna (Firenze) e non nel 1477: e ciò accredita la tradizione che egli fosse effigiato da Filippino Lippi nel giovinetto risuscitaio [...] l'influenza più o meno palese del disegno di Leonardo e del colorito del Perugino. Nonostante qualche impressione di Raffaello e di Michelangelo egli rimase un ritardatario, piacevole nei tipi e nell'intonazione eburnea del colore. Sul tardi, ben ...
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Pittore parmense, ricordato da non pochi documenti, che, se non ci dànno l'anno preciso della sua nascita (probabilmente intorno al 1460), ci dicono che nel 1510 e 1514 lavorava in S. Paolo a Parma, dove [...] in S. Paolo, in qualche altra raccolta. Fu pittore di nessuna inventiva, assimilatore dei concetti altrui, del Francia, di Raffaello, del Costa, del Sodoma, del Mantegna, soprattutto del Pinturicchio; ed è ammissibile l'ipotesi di Corrado Ricci, che ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] in frammenti, di uomini, animali, cose; ma l'opera non è esente da riferimenti alla tradizione figurativa classica, da Raffaello a Grünewald, a David. Partendo dall'esempio di Guernica, molti altri artisti in Europa si mobilitano in difesa dei valori ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...