BRANCONI, Giovanni Battista, detto Giovanni Battista da L'Aquila
Roberto Zapperi
Di nobile famiglia, nacque all'Aquila nel 1473 da Marino; ancora in giovane età, si trasferì a Roma per apprendervi l'arte [...] pp. 107, 218, 225; E. Müntz, Raphael sa vie,son æuvre et son temps, Paris 1900, pp. 244, 328 s.; G. Pansa, Le relazioni di Raffaello d'Urbino con G. B. B. dell'Aquila e le vicende del quadro della Visitazione, in Arte e storia, XXX (1911), pp. 225 ss ...
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Pittore (Modena tra il 1463 e il 1465 - ivi 1523). Formatosi nell'ambiente di Ercole de' Roberti e di L. Costa (pala per S. Maria dei Battuti a Modena, 1509, ora a Ferrara, Pinacoteca), fu a Roma tra il [...] 1513 e il 1520 nella cerchia di Raffaello. Del periodo romano rimangono gli affreschi in S. Giacomo degli Spagnoli e quelli (attribuiti) di S. Maria Assunta a Trevignano Romano. ...
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Giovanni de' Medici (Firenze 1475 - Roma 1521), secondogenito di Lorenzo il Magnifico; destinato alla carriera ecclesiastica, si laureò a Pisa in diritto canonico, avendo già ottenuto fin dalla fanciullezza [...] sua smisurata prodigalità. Questa fu esaltata come mecenatismo dai letterati e artisti che ne godettero, come Raffaello, Castiglione, Bembo, Sannazzaro, Guicciardini, Erasmo: più freddo fu invece verso Ariosto, ostile verso Machiavelli. Protesse la ...
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PAOLO III, papa
Gigliola Fragnito
PAOLO III, papa. – Alessandro Farnese nacque a Canino il 28 febbraio 1468, secondogenito di Pier Luigi e di Giovannella Caetani, figlia di Onorato III duca di Sermoneta.
La [...] dal soggiorno fiorentino, per la comune passione per le lettere e la caccia, era molto legato, come appare anche dall’affresco di Raffaello nella Stanza della Segnatura, Gregorio IX approva le decretali, dove il papa ha i tratti di Giulio II e i due ...
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GORITZ (Küritz), Johann, detto Coricio
Massimo Ceresa
Originario della diocesi di Treviri, in una località dell'attuale Lussemburgo, nacque in data non nota nella seconda metà del XV secolo; studiò [...] 1512 il G. finanziò le decorazioni di un altare dedicato alla santa nella chiesa di S. Agostino in Roma, commissionando a Raffaello un affresco avente come soggetto il profeta Isaia affiancato da due angeli, e ad Andrea Sansovino un gruppo scultoreo ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] fratello Agnolo, anch'egli letterato, e console dell'Accademia Fiorentina nel '54 (ebbe altri due fratelli, Lorenzo e Raffaello, quest'ultimo talora erroneamente identificato con l'omonimo trattatista d'arte autore del Riposo, certo della generazione ...
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EUSEBIO di Iacopo (o di Giapeco) Cristoforo (Eusebio da San Giorgio)
Corrado Fratini
Nacque a Perugia intorno al 1465 da Iacopo, speziale all'insegna dì S. Giorgio (da cui il soprannome), che aveva [...] , 85 s., 89, 91, 97 s., 112, 114, 118, 126, 143; F. Gualdi Sabatini, in Urbino e le Marche prima e dopo Raffaello (catal.), Firenze 1983, pp. 322-328; Id., Giovanni di Pietro detto lo Spagna, Spoleto 1984, ad Indicem; P. Scarpellini, Perugino, Milano ...
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FELICIANO da Messina (al secolo Domenico Guargena)
Gioacchino Barbera
Nacque a Messina intorno al 1610, nella contrada cosiddetta del Dromo fuori porta Imperiale, da una famiglia agiata.
Dal racconto [...] Palermo).
F. morì a Messina il 13 nov. 1673. Dalle fonti locali ottocentesche viene ricordato, con enfasi eccessiva, come il "Raffaello dei cappuccini".
Fonti e Bibl.: F. Susinno, Le vite de' pittori messinesi [1724], a cura di V. Martinelli, Firenze ...
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PINCHERLE, Alberto
Paolo Vian
PINCHERLE, Alberto. – Nacque a Milano il 15 agosto 1894, in una famiglia ebraica, da Arturo, imprenditore nel campo della pellicceria, e da Emilia Stucovitz. Trasferitosi [...] e n. 1, 148 n. 4, 175 n. 2, 176 n. 2, 186 n. 2, 235 n. 4, 298 n. 1, 317 n. 6, 470; Id., Lettere a Raffaello Morghen, 1917-1983, scelte e annotate da G. Braga, A. Forni e P. Vian, introduzione di O. Capitani, Roma 1994, pp. 24 n. 2, 30-32, 34-37, 39 ...
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Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto di Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] la Lukasbund (1809) e, reagendo all’insegnamento accademico, presero a modello l’arte di A. Dürer, dei ‘primitivi’ italiani e di Raffaello giovane. Nel 1810 Overbeck e Pforr si trasferirono a Roma, raggiunti poi da P. Cornelius, P. Veit, F.W. von ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...