FILIARCHI, Cosimo
Dario Busolini
Nacque a Pistoia nel 1520, figlio del capitano Piero di Daniele e di Lucrezia Gheri, una nipote del vescovo di Fano, Goro Gheri. Avviato presto al sacerdozio e allo [...] , subentrando nel secondo canonicato di libera collazione del duomo di Firenze, dopo la morte del precedente titolare Raffaello Milanesi. A Firenze ebbe maggiori impegni di ministero rispetto a Roma e divenne primo canonico lettore di storia ...
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Pio III
Matteo Sanfilippo
Secondo la tradizione Francesco Tedeschini (Todeschini)-Piccolomini nacque in Siena il 9 maggio 1439, figlio quartogenito (ma i primi due erano presto scomparsi) di Nanni di [...] facevano parte, oltre al presule senese, Oliviero Carafa, Jorge Costa, Antoniotto Pallavicini, Antonio Giovanni di Sangiorgio e Raffaello Riario. I sei erano coadiuvati dagli auditori di Rota Felino Sandei e Guillaume de Perriers e dai segretari ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] altri aiuti dipinsero i due gruppi delle Virtù teologali (Roma, palazzo di Montecitorio) adattando una fonte improbabile, i pennacchi di Raffaello nella Farnesina.
Tra il 1602 ed il 1603 il F. si fece anche costruire un palazzetto con giardino dietro ...
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GIUSTINIANI, Orazio
Massimo Ceresa
Nacque, da famiglia genovese, nell'isola di Chio il 28 febbr. 1580. Il padre, Giuseppe, apparteneva al ramo dei Longo in Ughetti; la madre, Despina, al ramo dei Garibaldi. [...] di soprusi. La proposta di nomina venne di nuovo da Francesco Ingoli, e fu reiterata dall'arcivescovo di Nasso, Raffaello Schiattini, il quale, pur conscio dell'antipatia degli abitanti di Chio nei riguardi dei Giustiniani, pensava che tali eccezioni ...
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ELVINO, Bernardino
Fiamma Satta
Figlio di un certo Iacobello, nacque nel giugno del 1504 ad Alvito, nel Frusinate; a Sora prese gli ordini minori. Durante il pontificato di Leone X si trasferì a Roma [...] dovette essere evidentemente notevole: egli si fece costruire un palazzo ad Alvito e pare che due quadri di Raffaello avessero fatto parte delle sue proprietà, la Presentazione al tempio e la Madonna del Popolo. Entrambe le opere, presumibilmente ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] degli storici dell'arte, e H. Pfeiffer (1975) ha individuato in essa la principale fonte cui si sarebbe ispirato Raffaello negli affreschi della Disputa del Sacramento della stanza della Segnatura.
Ma l'opera più ambiziosa e di maggior respiro di ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] LVIrv, LXIv, CCXXXVIv) più volte come esempio da imitare, e che il suo ritratto trovò forse posto nella Disputa del Sacramento di Raffaello. Alla sua morte si levarono da ogni parte della Curia, della città e d'Italia alti elogi delle sue virtù, ma l ...
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ARCIMBOLDI, Giovanni Angelo
Giuseppe Alberigo
Nato a Milano il 27 sett. 1485 da Luigi, giurista, e da Beatrice Federici Todeschini, fu l'ultimo dei quattro Arcimboldi che ressero l'archidiocesi di Milano [...] in Germania sia nei paesi nordici, furono oggetto di giudizi molto severi da parte di contemporanei cattolici degni di fede, da Raffaello de' Medici al carmelitano Paolo Eliesen, i quali videro nell'avidità e nei costumi dell'A. e dei suo seguito una ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] al pragmatismo61. La presenza del Laberthonnière (insieme a quella di altri autori, fra cui Gino Capponi, Vincenzo Gioberti e Raffaello Lambruschini) nel programma di studio per l’istituto magistrale, fu del resto uno dei pochi nei per cui i Gesuiti ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] , Governo episcopale e cura animarum di Marcello Mimmi a Bari, ibidem, pp. 27-74.
113 G. De Rosa, Un vescovo del sud, Raffaello Delle Nocche (1877-1960), «Studium», 74, 1978, 4, pp. 460-484.
114 R. P. Violi, Le feste patronali nel Mezzogiorno tra ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...