Ragionamento, psicologia del
Paolo Legrenzi
Fin da Aristotele la logica formale - le procedure che permettono di operare delle inferenze, cioè trarre conclusioni da premesse - è stata considerata alla [...] che, secondo la tradizione classica, è detto modus ponens. Per es., poniamo di esaminare una mano di carte e di fare il seguente ragionamento:
Premessa 1: Se nella mano c'è un re, allora c'è un asso.
Premessa 2: Nella mano c'è un re.
Conclusione ...
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Rinaldo Rinaldi
Nelle pagine di M. l’esame degli eventi politici e militari, antichi e moderni, non si affida mai a categorie morali o a griglie teoriche precostituite, com’era usuale nella letteratura umanistica, ma si fa guidare da un rigoroso criterio utilitaristico. Come l’autore dichiara in una ... ...
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razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: il primo definisce la scelta razionale in base alla coerenza interna che rispetta le condizioni di ... ...
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Dal lat. ratio («calcolo», «rapporto»). Termine con cui Cicerone tradusse il greco λόγος e che conserva di quest’ultimo diversi significati, indicando la disposizione intrinseca e ideale di una cosa, o la sua costituzione matematica (i numeri ἄλογοι sono gli irrationales, «irrazionali», nel senso di ... ...
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Anna Lisa Schino
Guida della conoscenza e della condotta dell’uomo
La ragione è la facoltà di ragionare, ossia di mettere in rapporto i concetti. È quindi la facoltà di giudicare, cioè di trarre le corrette conclusioni dalle premesse poste, e di distinguere il vero dal falso o il bene dal male. Per ... ...
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ragióne [Der. del lat. ratio -onis propr. "conto, conteggio", e questo da ratus part. pass. di reri "fissare, stabilire"] [FAF] R. cosmica: v. caso: I 513 b. ◆ [ANM] R. di una progressione aritmetica: la differenza costante tra ciascun termine e il precedente. ◆ [ANM] R. di una progressione geometrica: ... ...
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Nicolò Mineo
. Personaggio allegorico del Fiore, corrispondente a " Raison " del Roman de la Rose. Personifica, lei che è opera di Dio (XXXV 9-10), il momento della riflessione e del controllo razionale sull'impulso dei sensi e si configura come portavoce di una saggezza fondata sostanzialmente su ... ...
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Guido Calogero
. Il termine filosofico di "ragione" ha una storia assai complessa, tanto dal punto di vista linguistico quanto da quello concettuale. Etimologicamente, esso proviene dal latino ratio, il quale corrisponde a sua volta al greco λόγος, partecipando di varî dei suoi molteplici significati. ... ...
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intuizione
Francesca Martini
Conoscere le cose senza dover ricorrere al ragionamento
Il termine intuizione deriva dal latino tardo intuitio; il verbo intueri ha il significato letterale di "osservare [...] o nella definizione di formule matematiche l'intuizione può avere un gran peso: può capitare che dopo ore e ore di ragionamenti o di tentativi per arrivare alla soluzione del problema nella mente scatti una luce, l'intuizione appunto, che permette di ...
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procedimento
procediménto [Der. del lat. procedere, comp. di pro- "davanti" e cedere "andare"] [LSF] Il ragionamento logico per giungere a un risultato, in partic. per risolvere un determinato problema: [...] p. comparativo, eliminativo, ecc. (→ le singole voci) ...
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logica
lògica [Lat. logica, dal gr. loġiké (sottinteso téchne "arte"), a sua volta da lógos "discorso, ragionamento"] [ELT] [INF] Il complesso dei circuiti logici che fanno parte di un dispositivo elettronico [...] (v. oltre). ◆ [ALG] [FAF] L. formale, o formalizzata: lo stesso che l. matematica (v. oltre). ◆ [FAF] L. induttiva: studio del ragionamento induttivo; gli inizi si fanno risalire a F. Bacone e gli sviluppi successivi a B. Pascal, P. Fermat, G.W ...
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inconsistente
inconsistènte [agg. Comp. di in- neg. e consistente "non consistente"] [LSF] (a) Privo di fondamento, che non regge al ragionamento o alla prova sperimentale: affermazione i.; (b) sinon. [...] di contraddittorio: sistema di postulati inconsistente ...
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sofisma Termine greco che inizialmente significò ogni manifestazione concreta della σοϕία, cioè della sapienza dell’uomo; più tardi venne usato per designare, in generale, ogni argomentazione speciosa, [...] a−b)=a2−b2; a2−2ac=b2−2bc; a2−2ac+c2=b2−2bc +c2; (a−c)2=(b−c)2; quindi: a−c=b−c e perciò: a=b. Il difetto del ragionamento sta nel fatto che se (a−c)2=(b−c)2, non è necessariamente (a−c)=+(b−c) e quindi a=b, ma può essere anche (a−c)=−(b−c), e quindi ...
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q.e.d.
q.e.d. 〈ku-é-di〉 [LSF] Abbrev. del lat. quod erat demonstrandum "ciò che era da dimostrare", apposta talora alla conclusione di un ragionamento, spec. di un teorema di matematica o analogo; equivale [...] alle abbreviazioni it. c.d.d. ("come dovevasi dimostrare") e c.v.d. ("come volevasi dimostrare") ...
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nocciolo
nòcciolo [Der. del lat. nucleus "gheriglio", da nux nucis "noce"] [LSF] La parte centrale e fondamentale di un dispositivo, un apparecchio, un sistema e, astrattamente, di un ragionamento, una [...] teoria e simili. ◆ [MCC] N. centrale: per la sezione resistente di un solido soggetto a sollecitazione di pressione o trazione eccentriche, la parte della sezione entro la quale deve cadere il centro di ...
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argomento
argoménto [Der. del lat. argumentum, der. di arguere "dimostrare"] [LSF] (a) Con il signif. figurato di "materia, tema", in varie discipline. (b) Sinon. di argomentazione, cioè sinon. di ragionamento, [...] dimostrazione e simili. ◆ [ALG] Ha talora il signif. di variabile indipendente di una funzione; per es., α è l'a. della funzione trigonometrica sinα. ◆ [ALG] A. di un angolo, di un arco: lo stesso che ...
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Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] uno dei temi su cui si è concentrata - in forma implicita o esplicita - una gran parte delle indagini speculative, sia quelle sul ragionamento e la conoscenza sia quelle sull'etica e l'azione. Si parla da lungo tempo di r. 'teoretica' e r. 'pratica ...
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ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...
ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d’amore (Leopardi);...