I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] da problemi; cruciale è l’interpretazione dello statuto sillabico della sibilante nelle parole che, pur di parlanti di area non toscana. L’uso di un solo grafema ha di certo contribuito a rendere la pronuncia di questi suoni poco trasparente, ragione ...
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Il valore iterativo (o frequentativo) esprime, in genere rispetto a un verbo (ma anche a nomi o aggettivi deverbali; ➔ deverbali, nomi), un’azione o un processo che si attua in modo ripetuto. Il valore [...] dell’entità interessata, e di conseguenza l’impossibilità della ripetizione dell’azione. Per la stessa ragione, nota Montermini (2002: 157 soggetto agente (3 a.), da verbi pronominali (3 b.) o stativi (3 c.) (Iacobini 2004: 155):
(3) a. ripiovere
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Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). [...] questo, perciò o quindi. Non frequentissimo, ma ammesso, l’uso di un incapsulatore (➔ incapsulatori) come ragione:
(17) c’è stato un nubifragio; [(e) (quindi) (per questo) (per questa ragione)] la strada si è allagata
Nella seconda, l’effetto precede ...
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La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] comprare e vendere, in ragione del fatto che l’italiano non ha un tipo produttivo di composizione verbale a partire può ricorrere alla conversione qualora il verbo di origine latina non sia stato accolto nella lingua: confezionare da confezione e ...
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L’epifonema (dal gr. epíphō´nēma «voce aggiunta», composto da epí «su, sopra» e phōnē´ «voce») è una figura retorica che consiste in un’espressione sentenziosa, di tenore universale, posta di solito a [...] , l’epifonema appartiene al ‘ragionamento retorico’ e di conseguenza all’entimema, di cui costituirebbe la sintetica conclusione e di promozione di immagine, entro i quali l’epifonema è stato spesso codificato nella variante del motto, cioè di una ...
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Le locuzioni verbali (dette anche perifrasi verbali: Dardano & Trifone 1983: 364) sono costruzioni perifrastiche (➔ perifrastiche, strutture; ➔ locuzioni) formate da un verbo (➔ verbi) e da almeno [...] menzione (Serianni 1988: 390):
(2) Il guasto e lo sperperìo della guerra, di quella bella guerra di cui abbiam fatto menzione di sopra, era tale, che, nella parte dello stato più vicina ad essa, molti poderi più dell’ordinario rimanevano incolti e ...
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CONGIUNTIVO
Il congiuntivo è un modo finito del verbo che ha quattro tempi: presente, imperfetto, passato, trapassato (i primi due sono tempi semplici, gli altri due tempi composti).
Presente: Può [...] per ragioni legate alla selezione di un ➔registro più alto, o alle reggenze specifiche di alcune congiunzioni futuro, il trapassato per il passato
Potessi almeno rivederlo!
Fossi stato più attento!
– esclamativo (talvolta introdotto da magari, o ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] parlare dello Statodi diritto del 19° sec. come di uno Stato legislativo, cioè di una forma diStato incentrata sull di sufficiente uso diragione (cosiddetto criterio psicologico) e abbiano compiuto il settimo anno di età (criterio cronologico). Di ...
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tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] psicologiche dell’individuo, definibile, in ragionedi questa prevalenza, come sanguigno, flemmatico, e risultano dall’incrocio di almeno due criteri di classificazione. Il dibattito metodologico sulle t. in sociologia è stato ed è particolarmente ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] viceversa).
La teoria del c. come intersezione di serie causali indipendenti è stata sostenuta nel 19° sec. da A.-A es. citato, se il dado è ben costruito, si ammette per ragionidi simmetria che la probabilità sia la stesssa per ogni faccia, e ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...