WELLHAUSEN, Julius
Storico e filologo, nato a Hameln (Hannover) il 17 maggio 1844, morto a Gottinga il 7 gennaio 1918. Figlio di un pastore protestante, compì gli studî secondarî a Hannover, e nel 1862 [...] libri dell'Antico Testamento; mentre d'altra parte un'analisi più raffinata della composizione di questi, dando ragionedi alcune apparenti contraddizioni che sarebbero state indizio, secondo il W., del carattere composito del Pentateuco e dei libri ...
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ZENODOTO (Ζηνόδοτος, Zenodŏtus) di Efeso
Giorgio Pasquali
Filologo alessandrino, scolaro di Fileta di Coo. Come il suo maestro e come tutta la prima generazione dei grammatici alessandrini, fu, secondo [...] di contrassegnare coll'obelo, di "espungere". Quale la ragionedi questa differenza? Evidentemente, che alcuni di avesse proceduto altrimenti, una parte di Omero sarebbe stata perduta.
Il carattere conservativo della critica di Z. si palesa anche in ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] quale fa uso della voce.
2. Profilo storico
È stato necessario attendere il sec. XX perché il linguaggio si imponesse come oggetto di una scienza distinta. La ragionedi ciò è che l'uomo è tentato di identificare la parola e la cosa, o, se vogliamo ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] europea degli studi grammaticali arabi proprio perché è molto vicino alla nostra idea occidentale di classificazione ragionata.
Con il XII sec., quello che era stato soltanto un invito da parte dei grammatici fu accolto fra i precetti della religione ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] il 10 luglio, l'opera di Marco Valerio Marcellino, Il Diamerone... ove con vive ragioni si mostra la Morte non esser 291).
Fonti e Bibl.: Archivio diStatodi Venezia, Sant'Uffizio,Processi, busta 25; Calendar of State Papers,Foreign series, 1564-65, ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI MALESPINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Nacque ad Ancona il 29 febbr. 1552 da Jacopo di Lorenzo e da Elisabetta di Filippo Gondi. Per ragioni ereditarie i Giacomini avevano unito al cognome [...] italiani, XX (1994), pp. 166-195.
Fonti e Bibl.: Arch. diStatodi Firenze, Manoscritti, 391; 597, I; Carte Pucci, VI, 20; Carte , Ferrara 1722, pp. 259, 367; F.S. Quadrio, Storia e ragionedi ogni poesia, IV, Milano 1743, p. 218; D.M. Manni, Memorie ...
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DRAGO (Dracco, Dracon), Luigi Onorato
Elisa Mongiano
Di famiglia nizzarda, oriunda della Provenza, nacque a Sospello (Nizza) nel 1512. Compì studi giuridici, conseguendo il dottorato in diritto civile [...]
Assai più interessante, fatta ragione dei tempi, appare un piccolo trattato di pronunzia del provenzale conservatoci anonimo di come venisse letto all'epoca il provenzale.
M. Beretta Spampinato
Fonti e Bibl.: Arch. diStatodi Torino, Arch. di ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] parte di madre, di grado diverso). Se però le assunzioni evoluzionistiche di Morgan sono state rapidamente superate, il suo progetto di una comparazione strutturale delle diverse terminologie di p., e di individuazione di principi in grado di render ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] nel pensiero moderno fra Seicento e Settecento. Già nella traduzione francese delle Meditationes di Descartes, il termine mens è reso con esprit, e posto come equivalente di intelletto e ragione. G.W. Leibniz indica con s. l’anima ragionevole, e più ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] altra parte, la definizione formale della p. in termini di possibili statidi cose, dovuta soprattutto a R. Carnap e poi ampiamente Tra le subordinate: le causali indicano la causa, la ragione per cui avviene il fatto espresso dalla reggente (Non esco ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...