COZZA LUZI, Giuseppe
Vittorio Peri
Nato a Bolsena (Viterbo) il 4 dic. 1837 da Lorenzo e da Teresa Battaglini, in una nobile famiglia, vide svolgersi l'intera sua esistenza nell'ambiente culturale e [...] volumi in quarto, senza tuttavia decidersi a renderli di pubblica ragione fino alla sua morte (1854). Dopo l' di Lecce - e con professori delle università diStato - come C. Cantù, O. Zuretti e C. Cipolla di Torino; G. Cugnoni di Roma; M. Mandalari di ...
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DEGLI OTTONI, Luciano
Gigliola Fragnito
Nacque a Goito (prov. di Mantova) da Agnese, di casato ignoto, e Gian Francesco, in una data non precisabile, ma sicuramente anteriore all'anno 1490, se egli [...] al monaco "voi siete inditiato talmente che diragione ponno li padri vostri procedervi contra et scritta di propria mano dal card. Ercole Gonzaga al D. abate di Cesena, da Mantova 3 genn. 1551, di cui rimane copia in Arch. diStatodi Mantova, ...
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CARACCIOLO, Berardo
Dietrich Lohrmann
Nacque prima del 1230 a Napoli, dove passò anche i primi anni della sua vita.
Secondo Caracciolo e Fabris, il padre era il Marino Caracciolo e menzionato nel registro [...] 10 s.). Probabilmente ha ragione G. de Luca che gli attribuisce il ruolo di segretario (dettatore) di questo conclave, il più E. 4. 784) e un codice conservato nell'Archivio diStatodi Genova (cfr. A. Pflugk-Harttung, Iter Italicum, Stuttgart 1883 ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] , da questo punto di vista, della porpora con l'ametista, e quindi con il cielo, può dare ragione dell'associazione (Beda Purpureus, è conservato a Tirana (Arch. diStato, Mus. storico), mentre pagine di un salterio dello stesso periodo sono custodite ...
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CENTINI, Felice
Gino Benzoni
Nato a Polesio, presso Ascoli Piceno, nel 1562, di modeste condizioni, entrò nell'Ordine dei minori conventuali e, favorito da Sisto V ("fu allevato dalla santa memoria" [...] della sua minuscola "corte", il quale ebbe l'"honore diragionar e conferir" con Galilei a Roma, al quale poi dovettero svendergli per estinguere i debiti.
Fonti e Bibl.: Arch. diStatodi Venezia, Senato. Dispacci Roma, filze 65(lett. del 17 e ...
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BORGHESE CAFFARELLI, Scipione
Valerio Castronovo
Nato a Roma nel 1576 da Francesco Caffarelli e da Ortensia Borghese, sorella di Paolo V, assunse il cognome materno dopo l'assunzione dello zio al pontificato. [...] così in pochi mesi anche al controllo della Segreteria distato.
Con il congedo dei Valenti e il successivo, sul piano pratico influenza sufficiente per effettuare qualcosa di decisivo".
A maggior ragione non gli fu dato emergere in un campo ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] presenza solo spirituale di Cristo nella Santa Cena, L. difese invece con profonde ragioni teologiche e speculative ben oltre l’emergenza dei primi anni e fin nella Chiesa diStato luterana: egli avrebbe dovuto non solo amministrare i beni della ...
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CHIZZOLA, Ippolito
Valerio Marchetti
Nato a Brescia nel 1521 circa da una famiglia gentilizia, fu canonico regolare lateranense in S. Afra. Settimodei nove figli di Giovanni, dottore di legge, e di [...] e religioso. Né, d'altra parte, si poteva ancora proporre la loro brutale giustapposizione in nome della ragiondiStato. Bisognava inventare un nuovo livello di specularità reciproca e le prediche del C. occupano proprio questo spazio produttivo ...
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DELLA FRATTA, Enrico
Lorenzo Paolini
Nato da nobile ed antica famiglia bolognese, divenne vescovo della sua città nel novembre del 1213. Proveniva da funzioni di curia: era stato canonico della cattedrale [...] grosso e nel Registro nuovo (Arch. diStatodi Bologna, I, ff. 1, 514; 353v, 354v), sembra proporre un compromesso articolato e dettagliato, ma del tutto vantaggioso per il Comune. Non si conoscono le ragioni che indussero il D. ad accettarlo e ...
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BONAMICI, Stanislao Antonio Domenico
Piero Treves
Nato a Livorno nel 1815 da Carlo e da Carlotta Olivero, ruppe ben presto i rapporti con la famiglia, la quale alimentò, o permise che sorgesse, e variamente [...] lidi più liberali, non solo alla Toscana (delle ditte Leon di Servadio, Romani, ecc.), ma allo stesso Stato pontificio. Nel che obiettivamente è da riconoscere la ragion prima del successo storico-politico e dell'insuccesso economico-finanziario dell ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...