MERLO, Pietro
Domenico Proietti
– Nacque a Torino il 15 nov. 1850 da Clemente e Benedetta Antonelli.
La famiglia, di buona levatura socioculturale, era originaria di Fossano, in provincia di Cuneo. [...] prevalente dei suoi studi divenne la linguistica indoeuropea – Ragione del permanere dell’A e del suo mutarsi in stralci inseriti nel citato Ricordo biografico di F.L. Pullè, si è conservato ed è stato pubblicato ben poco. Cinque lettere autografe ...
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BUONAMICI, Francesco
Celestino Spada
Nacque a Pisa il 20ott. 1836 da Bonfigliolo e da Maria Orsolini. Appena quattordicenne, cominciò a frequentare i corsi universitari presso lo Studio giuridico della [...] insieme dalla ragione e dal fatto maggio 1921.
Bibl.: F. Sforza, Mem. stor. della città di Pisa dal 1838 al 1871, Pisa 1871, p. 144; L' p. 632;T. Sarti, IlParlamento ital. nel cinquantenario dello Statuto, Roma 1898, pp. 116 s.; G. Fumagalli-F. ...
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ALIMENA, Bernardino
Roberto Abbondanza
Nacque a Cosenza il 12 sett. 1861 da Francesco, insigne avvocato penalista e deputato per tre legislature. A Napoli, dal 1881 al 1884, frequentò i corsi di giurisprudenza, [...] lunghi periodi nella città natale, di cui, oltre che consigliere comunale, era stato per breve tempo anche sindaco nel di sicurezza. Nella difesa sociale è la ragione della pena; questa è strumento di coazione psicologica, nel momento legislativo, di ...
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carcere
Stefano Anastasia
Luogo di privazione della libertà per motivi di giustizia
Quando una persona, attraverso un processo, è riconosciuta colpevole di un reato per il quale la legge prevede la [...] tempo previsto dalla sentenza. A volte, per ragionidi sicurezza, si può essere incarcerati prima del processo; ma si dovrebbe trattare di una misura eccezionale e limitata nel tempo, perché nei moderni Statidi diritto la reclusione è una pena che ...
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ACCOLTI, Benedetto, il Vecchio
Armando Petrucci
Nacque ad Arezzo nel 1415 da Michele, di nobile famiglia aretina ed allora professore di diritto a Firenze, e da Margherita Roselli. Studiò diritto a [...] L'opera fu dedicata dall'A. a Piero de' Medici; nella dedica egli diceva che la ragione che lo aveva spinto a scrivere era stata quella di aver constatato la diffusa ignoranza sulla Crociata, in quanto i libri ad essa dedicati erano "inepte scriptos ...
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ALBINI, Pietro Luigi
Roberto Abbondanza
Nato a Vigevano il 15 giugno 1807, si laureò in giurisprudenza a Torino nel 1829. Esercitò l'avvocatura presso il R. Senato di Casale, e sin dal 1830 insegnò [...] 1848 alla I legislatura del Parlamento subalpino nei collegi di Arona e di Garlasco, optò per quest'ultimo: appartenne al gruppo del nuovo stato liberale in funzione dell'individuo, poneva l'idea della libertà come ragione e fine ultimo dello stato. ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] parlare dello Statodi diritto del 19° sec. come di uno Stato legislativo, cioè di una forma diStato incentrata sull di sufficiente uso diragione (cosiddetto criterio psicologico) e abbiano compiuto il settimo anno di età (criterio cronologico). Di ...
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L’attività dello Stato diretta all’attuazione della norma giuridica nel caso concreto, e l’insieme degli organi cui è demandata tale funzione.
Cenni storici
Nel diritto romano, si intendeva per iurisdictio [...] internazionale era generalmente riconosciuto che uno Stato estero non potesse essere assoggettato ad atti di autorità da parte di un altro Stato in ragione dell’assenza di qualsiasi gerarchia tra Stati sovrani (parem in parem non habet iudicium ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] creata nel 1919) fu accompagnata da ulteriori e contrastanti sviluppi dell’idea di n.; l’avvenuta saldatura ideale e pratica tra n. e Stato fu peraltro ragione primaria dell’emergere e della diffusione dei nazionalismi.
Il nazionalismo, inteso come ...
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libertà La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo.
Diritto
Dal punto di vista giuridico, per l. si intende in linea di massima il diritto di ogni individuo di [...] di laicità dello Stato: in linea di massima, infatti, l’esistenza di una religione diStato impedisce un pieno riconoscimento della l. di morale si deve intendere per Kant la facoltà di adeguarsi alle leggi che la ragione dà a noi stessi. La l. come ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...