Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] sul terreno del machiavellismo dando vita a una trattatistica sulla ragiondistato inaugurata da un saggio di Giovanni Botero. Nel suo Della ragiondistato, l’ex gesuita illustrava la tesi della particolare funzionalità politica della religione ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] nel 1934 fu nelle isole britanniche); in ragione dell'ufficio si moltiplicavano poi le occasioni d'incontro con persone e personalità di diversi Paesi.
Agli inizi di febbraio del 1930 vi era stato un cambiamento importante ai vertici della Santa Sede ...
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BOLOGNINI, Ludovico (Bologninus, de Bologninis)
Severino Caprioli
Nacque a Bologna tra la fine del luglio e la prima metà del settembre 1446, figlio di Giovanni e di Lucrezia Isolani.
I dati sui quali [...] . 285v in Bandini, p. XXIII n. 2, e poi in Frati, p. 127 [in Kantorowicz, p. 162, con un errore di stampa]). Qualche buona ragione fa ritenere che la nota sul foglio di guardia sia stata scritta dal B. prima degli anni 1506-1507 e che l'esemplare sia ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] se, nell'esaltare la santità di un patriarca veneziano di Grado, non agissero ragionidi "concorrenza" con il vicino patriarcato di Aquileia che, nella figura del patriarca Bertrando di Saint-Geniès, si gloriava di un nuovo martire (morto in ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] autoritario di Alfredo Rocco. Le istituzioni corporative che progressivamente il regime fascista ha realizzato sono state condizionate non solo dalla matrice dottrinaria menzionata, ma anche, in larga misura, da ragioni politiche contingenti ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] guida abile anche se non lungimirante di un diplomatico come il cardinale Giacomo Antonelli, segretario diStato dal 1849, divenne il cuore tradizione cristiana con le fonti bibliche e con la ragione umana. In questa cornice, poi, fu collocata la ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] XIII, la sfrenata tolleranza nei riguardi degli eterodossi tedeschi, oltre che "per ragiondiStato" e per interessi commerciali, si poteva addebitare all'inettitudine del patriarca Giovanni Trevisan che "non ha già [soggiungeva> cattiva ...
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Emancipazione femminile
Giovanna Zincone
Introduzione
Fino a poco più di un secolo fa, in Italia e in molti altri regimi liberali, ai cittadini di sesso femminile non era consentito votare, le donne [...] dell'emancipazione, le spiegazioni della disuguaglianza e le ragioni del mutamento, le strategie per la parità.
Il le stesse in tutti i regimi politici. Ad esempio, in un modello diStato sociale 'residuale' (v. Titmuss, 1962), che copre cioè non l' ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] italiani non si intendevano di guerra, ed egli rispose che i francesi non si intendevano diStato – di politica –, “perché se pretende, secondo il luogo paolino, di ‘giudicare gli angeli’ e dunque a maggior ragionedi imporre vincoli a tutte le ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] questi ultimi che la rinunzia all'autorità imperiale sull'Occidente era stata decisa da Costantino a favore di papa Silvestro per le ragioni che Leone IX e poi Innocenzo IV troveranno indicate nel testo della stessa Donatio in modo esplicito ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...