La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] di nome Basilide e Marziale si erano procurati i libelli al fine di sfuggire all’ordine dell’editto, ma per questa ragione essi erano stati deposti poco dopo dalla loro carica e quindi sostituiti. I due non avevano accettato la condanna e avevano ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] nell’ultimo quarto del III secolo. La recente scoperta della lista episcopale in etiopico dei vescovi nominati da Massimo dà ragione a quest’ipotesi. Basti qui citare un elemento di questo archivio, il P.Oxy. XXXVI 2785:
Salute nel Signore, amato ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] 408 una costituzione di Onorio escludeva dal Palatium tutti i non cattolici e, anche se fu abrogata poco dopo per ragioni militari, ebbe comunque un suo grave significato103.
Nel 423 Teodosio II, in una delle ultime leggi che sarebbero confluite nel ...
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Bibbie d'Italia. La traduzione dei testi biblici in italiano tra Otto e Novecento
Daniele Garrone
Premessa
Scopo di questo mio contributo è quello di ripercorrere, seppur succintamente e selettivamente, [...] però anche un altro episodio legato alla traduzione della Bibbia. Il gesuita Carlo Maria Curci, colui che può a ragione esser considerato il fondatore de «La Civiltà cattolica»38 pubblicò Il Nuovo Testamento volgarizzato ed esposto in note esegetiche ...
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La croce in Occidente
Il simbolo e il monogramma
Mauro della Valle
«Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor, suspensus est patibulo»1. Lo splendido inno, ancor oggi [...] abbiamo avuto un Graziano e un Teodosio.
È di certo il morso che interessa al santo vescovo e molto probabilmente la ragione, alla quale pur non si accenna, deve vedersi nella presenza, a Milano, di un analogo oggetto: ancora oggi, d’altronde, il ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] tra una maggioranza ultramontana e infallibilista e una minoranza più attenta alle tradizionali posizioni episcopaliste e alle ragioni del dialogo con la modernità (l’assise visse alcune sedute molto polemiche). I vescovi italiani erano divisi ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] l’educazione; e infonderle contemporaneamente nell’educatore e nell’educato. Ché l’educazione, io lo diceva al principio de’ miei ragionamenti, ha questo di proprio e di sublime, che non può trasmettere sapere e virtù se non viene da animo sapiente e ...
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La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] di Milano. Bouvier identificò in questi fedeli un nuovo tipo di comportamento che non riteneva potesse essere condannato in ragione di almeno tre elementi che lo differenziavano rispetto a quanto condannato e condannabile dalla disciplina morale: un ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] umili, la povera gente, che guarda a oriente per le stesse ragioni che altri umili e altra povera gente guarda a occidente, vuole »58.
La Chiesa in realtà non aveva saputo cogliere le ragioni profonde dei mutamenti e non si era schierata in difesa di ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] uomo ad aver anteposto l’invocazione di Dio alla ricchezza, all’onore, al profitto; il primo uomo ad aver raggiunto con la ragione la conoscenza di Dio e ad averne iniziato il culto90. Enoch (Gen 5,22-24) era esaltato come profeta visionario dall ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...