Pittore (Ragusa, Dalmazia, 1460 circa - ivi 1517 o 1518). Scolaro di P. Ognjanović, studiò in seguito a Venezia e si stabilì poi (dal 1494) a Ragusa. Opere a Ragusa e a Lopud. ...
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Letterato italiano (Palermo 1851 - ivi 1917). Si occupò di folclore (Poesie dei popoli selvaggi e poco civili, 1892; I proverbi dei popoli barbari, 1893; La poesia dei selvaggi, 1896); scrisse anche poesie (L'eterno romanzo: canzoniere, 1883; Odi, 1889, ecc.); fu efficace giornalista. Ma forse il meglio di sé lo diede nei bozzetti (Aloe, 1878) e nel romanzo Il signor di Macqueda (1881), che sono tra ...
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Poligrafo e poeta raguseo (Ragusa 1613 - Roma 1683). Dopo aver studiato a Roma dal 1629 presso i gesuiti e poi a Bologna, dal 1642 alla morte risiedette a Roma quale rappresentante della Repubblica di [...] Ragusa presso la Santa Sede. Autore di numerose opere poetiche in latino, di scritti di astronomia, matematica e diritto, descrisse in versi latini il terribile terremoto che nel 1667 distrusse Ragusa, cercando di raccogliere aiuti in tutta l'Europa. ...
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Umanista (Ragusa, Dalmazia, 1460 circa - ivi 1520). Rettore della Repubblica di Ragusa, ne cantò le origini nell'incompiuto poema De Epidauro; lasciò altre poesie latine e discorsi. ...
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Letterato senese (m. Ragusa, Dalmazia, 1615). Insegnò a Ragusa. Pubblicò con il titolo di Goffredo (1583) la Gerusalemme liberata con l'aggiunta di cinque canti in cui portava a conclusione gli amori di [...] Armida e Rinaldo e di Erminia e Tancredi. Tradusse in terzine le Eroidi di Ovidio (1578) ...
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Letterato dalmata (Ragusa, Dalmazia, 1735 - ivi 1820); gesuita, insegnò retorica al Collegio Tolomei di Siena e (dal 1773) eloquenza e letteratura greca a Milano. Fu ambasciatore di Ragusa presso il papa [...] e presso il granduca di Toscana. Lasciò, oltre a traduzioni dell'Odissea (1777) e di altri classici, elegie, epistole, epigrammi e poemetti in latino (De echo, 1764; Navis aeria, ecc. 1768) ...
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Poeta croato di Ragusa (n. 1589 circa - m. Ragusa 1638); è autore del dramma pastorale Dubravka e del poema incompiuto Osman, in cui, sulle orme del Tasso, s'intrecciano motivi cavallereschi con materia [...] storica (la fine di Othmān II e la vittoria polacca a Chocim del 1621). Dotato di una genuina vena poetica, G. è indubbiamente uno dei migliori poeti che gli Slavi merid. abbiano avuto prima del sec. 18º ...
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Annalista e letterato raguseo (Ragusa, Dalmazia, 1494 - ivi 1582). Ricoprì importanti cariche pubbliche e fu eletto quattro volte rettore della repubblica. Giovanissimo, nel 1507 raccolse 820 testi di [...] ragusea di fine Quattrocento; nel 1508-09 compilò un lezionario in volgare croato. La sua opera più nota sono gli Annali di Ragusa, compilati intorno al 1558 (pubbl. da N. Nodilo nel 1883) sulla base di antiche cronache e, per la storia più recente ...
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Drammaturgo raguseo (Ragusa 1510 circa - Venezia 1567). Studiò a Siena, e la sua opera rivela l'influsso della commedia senese. Scarso è il valore dei suoi drammi pastorali in versi (Tirena, Venere), mentre [...] abilità nel raffigurare scene e personaggi, attinti alla vita ragusea del suo tempo. Suggestiva, per il quadro della vita di Ragusa, è la sua Novela od Stanca ("La beffa di Stanec"), in versi, che descrive le disavventure di un contadino imbattutosi ...
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Poeta croato (Ragusa 1457 - ivi 1527). Imitò, in versi croati, con grande impegno ma con scarsa capacità, la poesia petrarchesca del Quattrocento. ...
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ragusano
raguṡano agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo a Ragusa, città capoluogo di provincia della Sicilia sud-orientale: il territorio r. o, come s. m. e con iniziale maiuscola, il Ragusano; formaggio r., o come s. m. ragusano,...
vislino
s. m. [dal croato vižlin]. – Il tallero della Repubblica di Ragusa (Dalmazia) emesso dal 1725 al 1779. Ne furono coniati due tipi diversi: il primo, detto di s. Biagio, presenta al dritto il busto del santo, patrono di Ragusa; il secondo,...