BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] è del 1517. Anteriore forse di un solo anno è il primo lavoro del B., sicuramente noto in ambiente di Giovan Matteo Giberti, datario di Clemente VII (1524), dopo aver liquidato l'ambiguo rapportodi familiarità col Dovizi ed ottenuto la protezione di ...
Leggi Tutto
Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] di una sostanza semplice e intelligente, legata a ciò che esiste da un rapportodi causalità. C’erano tutte le premesse all’incontro di cirripedi, una sottoclasse di crostacei marini. La ricerca, che gli costò otto anni dilavoro e fu pubblicata tra ...
Leggi Tutto
BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] r.d. 2 luglio 1926 n. 1132, sette mesi dopo la legge Rocco del 3 apr. 1926 n. 563 sulla disciplina giuridica dei rapporti collettivi dilavoro. Il ministero, che sarà regolato con il r.d. 17 marzo 1927 e con il decreto del capo del governo 8 maggio ...
Leggi Tutto
Pio XII
Francesco Traniello
Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876 da Filippo e da Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di piccola nobiltà pontificia, originaria di Acquapendente, distintasi [...] 1944, del cardinale Maglione - resero più difficili e precari i rapportidi P. con gli episcopati locali, in un'epoca in cui questi erano chiamati, viceversa, a fronteggiare situazioni di estrema difficoltà, specie in alcune aree (come in Germania, o ...
Leggi Tutto
DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] indeterminatezza dell'espressione, lascia aperta la possibilità dell'esistenza di un rapportodi soggezione formale tale, da far sì che il D "facessero il lavoro per lui" (Hyde), come dimostrano i disordini e le rivolte di castelli del distretto ...
Leggi Tutto
FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] forme ispirate a un puro classicismo.
Frutto di collaborazione e dilavorodi bottega sono da considerare anche la serie dei di s. Giuseppe costituisca quasi una firma dell'artista in rapporto soprattutto al S. Giovanni ligneo; una nota di padanità ...
Leggi Tutto
Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] nel realizzare razionalmente, at traverso un efficace rapportodi comando e obbedienza, lo 'scopo' concreto R., Work and authority in industry, New York 1956 (tr. it.: Lavoro e autorità nell'industria, Milano 1973).
Bendix, R., Kings or people. ...
Leggi Tutto
FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] iniziando un nuovo e proficuo periodo dilavoro e di studio che si sarebbe protratto per più di quarant'anni. Ottenuta la cittadinanza morti.
Nel luglio dello stesso 1477 - ormai chiusi i rapporti con Roma - scrivendo a Lorenzo de' Medici il F ...
Leggi Tutto
GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] curiale non continuassero a offrire opportunità dilavoro. Gli allievi di Raffaello non rimasero inoperosi; né mancarono e non fu sfiorato dallo scandalo, né si incrinarono i buoni rapporti con G.M. Giberti, indicato invece da Pietro Aretino come il ...
Leggi Tutto
AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] aver fornito una "giustificazione della violenza, di ogni forma di violenza in fabbrica come espressione della rabbia provocata da un "lavoro idiota"" ("E chi può negare che vi sia un rapporto diretto tra violenza in fabbrica e terrore?"). Il "filo ...
Leggi Tutto
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...