Romanzo (1895) di A. Fogazzaro (1842-1911), ambientato negli anni fra la prima e la seconda guerra d'Indipendenza.
Franco Maironi sposa Luisa Rigey, che condivide le sue idee liberali. Le amarezze, [...] le miserie e la morte della figlia Ombretta, mentre chiudono ancor più Luisa nel suo incredulo razionalismo, rafforzano in Franco la fede religiosa e gli ideali patriottici.
Il romanzo ebbe un seguito con Piccolo mondo moderno, pubblicato sulla ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] di attenersi a un vecchio programma di ricerca o aderire a uno nuovo: in altri termini, la questione della razionalità del mutamento scientifico. Come spesso è stato notato, e come Lakatos finiva per riconoscere, la progressività o la regressività ...
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MITOGRAFIA (μυϑογραϕία)
Gino Funaioli
Il mito (v.) è una creazione da cui prende forme e spirito ogni grande espressione artistica dei Greci. Esso si trasforma e si traveste via via che s'allontana dai [...] tempi eroici, quanto più si fanno avanti e urgono l'illuminismo, il razionalismo, l'individualismo, le varie forze disgregatrici, che finiscono poi con il dissolverlo dalla coscienza e dal pensiero degli uomini a cui era connaturato; ma per la Grecia ...
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Scrittore tedesco nato a Stettino il 10 agosto 1878. Esercita a Berlino la professione di medico. Interessante e singolare artista, è giunto soltanto con l'ultimo romanzo berlinese, Alexanderplatz (1929), [...] a imporsi anche al grande pubblico. Grandiosi tentativi di un'arte sottratta ad ogni realismo e razionalismo sono il suo grande romanzo cinese Die drei Sprünge des Wang-Lun (1915), il romanzo storico guerresco Wallenstein (1920), il racconto cosmico ...
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Grunbein, Durs
Grünbein, Durs. – Poeta e scrittore tedesco (n. Dresda 1962). Originario della Germania dell’Est, si è trasferito a Berlino nel 1985 per studiare scienze teatrali alla Humboldt Universität, [...] ma ha abbandonato gli studi universitari due anni dopo per dedicarsi interamente alla poesia. La forte influenza del razionalismo cartesiano e delle moderne scienze cognitive sono presenti già nelle sue prime opere come Grauzone morgens (1988), ...
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Filosofo italiano (Vimercate 1886 - Milano 1957); prof. nei licei (1911-31) e quindi di storia della filosofia nelle univ. di Genova (1931) e di Milano (dal 1932), fondatore e direttore della rivista Studi [...] filosofici (1940-49), partecipò alla Resistenza e fu poi senatore per il PCI (dal 1948). Ha sostenuto un razionalismo critico (La filosofia e la vita spirituale, 1922; Principi di una teoria della ragione, 1926), che ha poi orientato verso il ...
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UNGER, Rudolf
Storico della letteratura tedesca, nato a Hildburghausen l'8 maggio 1876, dal 1911 professore di università; ora a Gottinga.
La sua opera maggiore è Hamann und die Aufklärung (1911, rist. [...] quale il "Mago del Nord" è rappresentato sullo sfondo delle diverse correnti spirituali e letterarie (pietismo, razionalismo, sensualismo) del settecento in Germania. Anche dopo, al centro dei suoi studî sono rimaste le correnti irrazionalistiche ...
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Architetto (Brtnice, Moravia, 1870 - Vienna 1956). Allievo a Vienna di O. Wagner, fu fra i fondatori della Wiener Secession (1898) e, qualche anno più tardi, con J.M. Olbrich, delle Wiener Werkstätte. [...] un po' ai margini delle correnti della nuova architettura, del dibattito critico e della crisi da cui uscì il razionalismo internazionale. Tra le opere: sala del Ver sacrum alla prima mostra della secessione viennese (1898); sanatorio a Purkersdorf ...
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Filosofo (Fredericksburg, Ohio, 1892 - S. Peterburg, Florida, 1980). Insegnò nelle univ. di Michigan e Yale. Nella sua prima opera, The nature of thought (2 voll., 1939), riprendendo tesi di G. H. Bradley, [...] Royce, cercò di rivendicare, contro l'empirismo e la filosofia analitica, il valore oggettivo del pensiero. Il suo razionalismo emerge chiaramente sia nella gnoseologia presentata in Reason and analysis (1962), sia nell'etica delineata in Reason and ...
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Storico (Wiehe, Turingia, 1795 - Berlino 1886). Per l'equilibrio del giudizio e l'arte del narrare, R. è una delle figure più rappresentative dello spirito europeo del sec. 19º e il riconosciuto maestro [...] e di avvocati di provincia, studiò teologia e filosofia all'università di Lipsia, dove, insofferente verso il razionalismo della teologia di allora, apprese i fondamenti del metodo filologico e della critica delle fonti. Laureatosi nel 1817 ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...