Teologo luterano (Ditterswind, Franconia, 1802 - Norimberga 1877). Formatosi in un clima di rigida ortodossia, L., colpito dalla lettura del Leben Jesu di D. F. Strauss, rinunciando all'ufficio di pastore, [...] Tradition über den Apostel Johannes und seine Schriften (1840) fu subito riconosciuto come innovatore per il metodo e la tesi radicale. Più tardi però, con la crisi del razionalismo teologico, L. passò dalla teologia storica alla germanistica. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella storia dell’architettura, il classico è un riferimento, un’àncora, una fonte. [...] stato, per la quale l’esempio romano antico rappresenta la sponda più scontata, tanto che neppure la breve parentesi razionalista, avviata dal Gruppo 7 (Luigi Figini, Guido Frette, Sebastiano Larco, Adalberto Libera, Gino Pollini, Carlo Enrico Rava e ...
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Pseudonimo del filosofo e storico della scienza ungherese Imre Lipschitz (Budapest 1922 - Londra 1974). Seguì studî di matematica, fisica e filosofia, laureandosi nel 1944; ebbe un incarico ufficiale presso [...] e poi alla London school of economics, nella quale conobbe, tra gli altri, K. Popper. Influenzato dal razionalismo critico e dal falsificazionismo popperiano, L. ne tentò un'applicazione sul piano storico, segnatamente alla storia della matematica ...
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Poeta turco cipriota (n. Ozan Köy, Cipro, 1927 - m. 2001). Terminati gli studî a Londra, dove perfezionò la lingua inglese, iniziò la sua attività giornalistica e poetica scrivendo in turco e in inglese. [...] şiirler "Poesie scelte", scritte tra il 1950 e il 1990), T. mediò l'incontro tra la cultura turca, il razionalismo europeo e nordamericano e le memorie di una cultura classica mediterranea, attraverso un linguaggio spesso innovatore e provocatorio. ...
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Scrittore italiano (Macerata 1914 - Torino 1976); studioso di letteratura inglese e americana, ha tradotto numerose opere di classici e di contemporanei. Collaboratore, per molti anni, de Il Mondo di M. [...] sotto il fascismo (1961) e con i romanzi Il Maligno (1964) e Il tennis (1973). In essi, a un caustico spirito d'osservazione, a un razionalismo intinto di humour si accompagna un elegiaco sentimento della limitatezza dei sensi e della ragione stessa. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Fausto Socini e i sociniani
Mario Biagioni
Nel corso del Cinquecento le controversie teologiche costituirono spesso il terreno di incontro tra le idee: un caso emblematico è quello di Fausto Socini, [...] neoplatonica harmonia mundi, che si irraggia nell’universo a livelli diversi di energia. In quella di Socini prevaleva il razionalismo della fisica aristotelica e la difficoltà di accettare l’idea di una natura in qualche modo snaturata da un evento ...
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Teologo anglicano (Pusey, Oxford, 1800 - Ascot Priory, Berkshire, 1882). Studiò a Oxford e, fellow dell'Oriel College, si unì in amicizia con J. H. Newman e J. Keble; frequentò poi varie università tedesche [...] predominant in the theology of Germany (2 voll., 1828) e fu nominato prof. di ebraico. Nella polemica contro il razionalismo e l'indifferentismo religioso, oltre ad abbandonare l'iniziale liberalesimo che lo aveva indotto ad appoggiare Peel, aderì al ...
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Acronimo dello studio di architettura fondato a Milano nel 1932 da G. L. Banfi (Milano 1910-Mauthausen 1945), L. Barbiano di Belgiojoso (n. Milano 1909), E. Peressutti (Pinzano al Tagliamento, Pordenone, [...] 1973 ne fa parte A. Barbiano di Belgiojoso. Gruppo protagonista del Movimento Moderno, fra i più autorevoli esponenti del razionalismo in Italia (concorso per il Palazzo Littorio, Roma 1934) e in seguito pionieri della sua revisione critica sui temi ...
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WIRZ, Johan Jakob
Mistico, nato a Basilea il 22 gennaio 1778, ivi morto il 25 settembre 1858. Tessitore di professione, cominciò ad atteggiarsi a profeta e a portavoce della divinità nel 1826 e come [...] nel Württemberg; altri pochi sono nel Wuppertal e in Bessarabia. Le credenze della setta sono uno strano miscuglio di razionalismo e di misticismo, di cattolicismo e di protestantesimo.
Partendo dalla triplice economia del Padre, del Figlio e dello ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carolina Belli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rappresentazione storiografica del processo che dalla fine del Seicento alla fine [...] parte gli studiosi che insistono sulla genealogia illuministica dell’emancipazione civile, facendola entrare in scena assieme al razionalismo che coinvolge tutto il sistema culturale chiuso nel “ghetto”; dall’altra stanno invece quegli studiosi che ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...