(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] 'ombra. Per entrare nel dettaglio, la linea dell'innovazione ha coinciso con il d. del Movimento moderno nelle sue declinazioni razionalista e organica, con tutto quanto lo ha anticipato e ne è seguito. È appena il caso di ricordare che l'espressione ...
Leggi Tutto
KANTOR, Tadeusz
Biancamaria Mazzoleni
Pittore e regista teatrale polacco, nato a Wielopole (Cracovia) il 6 aprile 1915, morto a Cracovia il 6 dicembre 1990. Iscrittosi nel 1939 all'Accademia di Belle [...] , ma lo affascinò soprattutto l'incontro con K.S. Stanislavskij. Uomo di contrasti, fu via via attratto dal razionalismo dei costruttivisti, dal surrealismo, poi dal fantastico dell'Ottocento (in particolare Hoffman), da Maeterlinck, da Kafka; venne ...
Leggi Tutto
BOCCELLA, Cesare
Mirena Bernardini Stanghellini
Nato a Lucca il 24 marzo 1810 dal marchese Cristoforo e da Elisabetta Bartolommei, fu educato a Parma in un collegio retto dai padri benedettini, da cui [...] che adolescente lesse avidamente Voltaire e, come egli stesso confesserà più tardi, non sfuggì "alle seduzioni infinite del razionalismo, passò attraverso lo scetticismo, il deismo" e nelle sue lunghe dimore all'estero subì il fascino della cultura ...
Leggi Tutto
Storico italiano della filosofia (Aosta 1929 - Torino 2019); prof. univ. dal 1964, ha insegnato storia della filosofia a Torino, dove è emerito dal 2004. Ha come campi privilegiati di interesse il pensiero [...] la sua attenzione alle teorie etiche. Fra le sue opere: La logica di Aristotele (1956); John Locke. Dal razionalismo all'Illuminismo (1960); Etica (1981); La selva delle somiglianze. Il filosofo e il medico (1985); Teorie etiche contemporanee ...
Leggi Tutto
SCHERER, Edmond
Ferdinando NERI
Nato a Parigi l'8 aprile 1815, morto a Versailles il 16 marzo 1889. Di famiglia protestante, d'origine svizzera, si volse in giovinezza agli studî religiosi, e v'attese [...] di Ginevra gli offrì una cattedra, ch'egli tenne fino al 1849; il suo pensiero si orientò sempre più verso il razionalismo e intorno al 1860 si staccò del tutto dalla religione per dichiararsi soltanto hegeliano (La critique et la foi, 1850; Lettres ...
Leggi Tutto
Pedagogista, nato a Mirano (Venezia) il 7 settembre 1912. Laureatosi in filosofia all'università statale di Milano (1935), ha conseguito la libera docenza nel 1949; docente di storia e filosofia nei licei [...] ) e di Bologna (dal 1957) e preside della Facoltà di Magistero di Bologna (1957-68).
Il suo pensiero è rimasto influenzato dal razionalismo critico di A. Banfi, di cui fu scolaro a Milano e del quale si è occupato in uno dei suoi primi lavori (Banfi ...
Leggi Tutto
SOUDAY, Paul
Salvatore Rosati
Giornalista e critico, nato a Le Havre nel 1869, morto a Neuilly-sur-Seine nel 1929. Abbandonato un progetto di carriera didattica per il quale aveva cominciato a seguire [...] la collaborazione letteraria al Temps e la tenne fino alla morte.
Critico coscienzioso e indipendente, tenne sempre fede al suo razionalismo positivistico e più che a problemi strettamente estetici mirò alle idee.
Del S. si ricordano: Les livres du ...
Leggi Tutto
MORPURGO, Vittorio
Architetto, nato il 31 maggio 1890 in Roma. Accademico di San Luca, docente nella facoltà di architettura all'università di Roma. Ha svolto la sua attività nel campo dell'architettura [...] si vede applicato un tradizionalismo stilistico cui hanno portato un utile contributo di gusto i risultati della polemica del cosiddetto "razionalismo", sono da ricordare: il blocco di edifici a confine con il parco dei Barberini in angolo fra Via XX ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Scienza e filosofia: Geymonat e Preti
Massimo Mugnai
La valorizzazione del pensiero scientifico in funzione antidealistica
Nell’immediato dopoguerra, a partire all’incirca dal 1945, Ludovico Geymonat [...] «una libera ricerca individuale, in quanto però l’individuo supera i limiti della sua biografia ed opera secondo criteri metodici e razionali rigorosi» (G. Preti, Retorica e logica, 1968, p. 84). La ricerca e l’elaborazione di tali metodi trovano la ...
Leggi Tutto
TERZAGHI, Mario
Maria Teresa Feraboli
Nacque a Firenze il 13 luglio 1915 da Michele e da Lavinia Donati, che nel 1926 si trasferirono a Milano, dove Michele, avvocato, aveva uno dei due studi (l’altro [...] loro primo incarico nel campo dell’edilizia popolare, il settore dove meglio presero corpo i principi etici del razionalismo. Magnaghi e Terzaghi abbracciarono, infatti, l’impegno sociale della “casa per tutti”, e grazie alla personale coerenza di ...
Leggi Tutto
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...