MORETTI, Luigi
Maristella Casciato
Architetto, nato a Roma il 2 gennaio 1907, morto ivi il 14 luglio 1973. Si laureò nel 1929 presso la Scuola superiore di Architettura, con una tesi che vinse il premio [...] . Con queste due opere, dalla inconfondibile monumentalità moderna, M. si distacca dal linguaggio architettonico del razionalismo, pur presente nel suo lavoro, per sperimentare scelte linguistiche diverse e autonome, liberamente collegate a valenze ...
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GEODESIA (XVI, p. 589)
Antonio Marussi
Sguardo generale. - Se la conoscenza delle fondamentali proprietà geometriche dello spazio tridimensionale nel quale hanno sede i fenomeni studiati dalla g. già [...] , infine l'applicazione dell'analisi matematica allo studio della struttura di questi campi, sono tutti l'apporto del razionalismo post-rinascimentale e moderno.
Il possesso concettuale dello spazio ambiente nelle sue proprietà geometriche e fisiche ...
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Celebre teologo musulmano, fondatore del sistema ortodosso che da lui prese il nome di ash‛arita. Nacque ad al-Baṣrah (Bassorah) nel 260 èg., 873-874 d. C., e morì a Baghdād nel 324 èg., 936 d. C. Fu seguace [...] ne staccò, e anzi ne divenne avversario, intorno al 300 èg., 913 d. C., essendosi convinto che il razionalismo mu‛tazilita s'impigliava in contraddizioni insolubili ed era incapace di chiarire certi problemi fondamentali, come quello della giustizia ...
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Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] città moderna, Venezia 1969.
Bonsiepe, G., Arabesken der Rationalität, in ‟Bauen-Wohnen", 1967, 6, pp. 4-16 (tr. it.: Arabeschi di razionalità, in Scienza e progetto, a cura di G. Susani, Padova 1967, pp. 127-144).
Bowen, H. M., Rational design, in ...
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Filosofo italiano (Torino 1908 - Rho 1991); prof. di storia della filosofia all'univ. di Pavia (1952), poi di filosofia della scienza all'univ. di Milano (1956), è stato tra i primi a fare conoscere in [...] La nuova filosofia della natura in Germania, 1934). Nel secondo dopoguerra ha propugnato un'impostazione filosofica neo-razionalista o neo-illuministica attenta alle tecniche fatte valere nella ricerca scientifica e impegnata a una loro estensione ai ...
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Filosofo della scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofi della scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica della conoscenza e del metodo [...] priorità delle assunzioni teoriche rispetto ai dati osservativi, che avrebbero la funzione di controllo delle teorie (razionalismo critico), difendendo una teoria della conoscenza per prova ed errore che è successivamente sfociata in una concezione ...
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Architetto e storico dell'architettura italiano (Torino 1924 - Firenze 1989). Laureatosi in architettura a Firenze (1950), ha poi insegnato nelle università di Venezia e di Firenze. Fondatore (insieme [...] e storiche sull'architettura e sul design. Ricordiamo: L'invecchiamento dell'architettura moderna (1963, sulla crisi del razionalismo), L'eredità dell'espressionismo (1967, in Architettura dell'espressionismo, in collab. con F. Borsi), Architettura e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Esigenze razionali e attenzione continua al rapporto uomo-natura orientano le poetiche [...] del decorativismo barocco sono i presupposti di una specifica “metafisica del bello” ed è all’interno dell’analisi razionale che le nuove teorie percettive conducono agli spazi sempre più insondabili dell’interiorità.
Dal buon gusto al piacere
Le ...
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Filosofo britannico (Westcliff, Essex, 1929 - Roma 2003). Considerato uno tra i più influenti filosofi morali della tradizione analitica, W., segnalatosi alla fine degli anni Cinquanta del Novecento con [...] ambito delle questioni etiche, W., mettendo in evidenza i limiti e l'esaurirsi degli orientamenti fondazionali, del razionalismo kantiano come dell'utilitarismo che caratterizzò gran parte della riflessione etica di lingua inglese negli anni Settanta ...
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Filologo classico (Oulton, Yorkshire, 1662 - Cambridge 1742); fin dalla sua prima opera, l'Epistola ad Millium (1691), ma soprattutto con la pubblicazione dei frammenti di Callimaco (1697) e poi con la [...] , un rigore razionalistico che si spingeva talvolta all'arbitrio. Tuttavia evitò spesso il pericolo di un esagerato razionalismo con l'intendere la critica testuale come storia del testo (Proposals per l'edizione critica del Nuovo Testamento ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...