Storico e critico (Beauvais 1670 - Parigi 1742). Abate, fu impiegato nel ministero degli Esteri come pubblicista e svolse delle missioni diplomatiche, ma il suo nome è soprattutto legato alla sua attività [...] si unirono pacificamente agli abitanti della Gallia stanchi della dominazione romana; maggiore importanza hanno le sue Réflexions critiques sur la poésie et la peinture (1719), che si opposero al razionalismo imperante nel campo dell'estetica. ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] dottrinale di questo papa ha un aspetto negativo, come condanna senza soste del liberalismo in tutte le sue forme (razionalismo, indifferentismo, laicismo, gallicanesimo). Lo storico belga ha però aggiunto che dietro quest'opera di negazione c'è un ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] Scienza e filosofia
Non è possibile segnare una netta cesura tra la maturazione del metodo sperimentale nel 17° sec., il razionalismo e l’empirismo da un lato, la gnoseologia illuministica dall’altro. Controverso è il ruolo del metodo e della fisica ...
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Cuòco, Vincenzo. - Storico e uomo politico (Civita Campomarano 1770 - Napoli 1823). Fondatore del Giornale italiano (1804), a Napoli ricoprì importanti cariche sia durante il regno di G. Murat sia dopo [...] e la difesa della tradizione di fronte al giacobinismo dei rivoluzionari si traduce in una critica totale e nel rifiuto del razionalismo illuministico, tacciato di astrattezza. A principi e leggi validi per tutti i tempi e tutti i luoghi, il C ...
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fondamentalismo
Caratteristica dei movimenti religiosi, ma anche ideologici e politici, che propugnano un ritorno radicale ai «fondamenti» di una dottrina, identificati come autentici e infallibili. [...] di guida dell’agire. In tal senso il f. si contrappone nettamente a molte acquisizioni essenziali del razionalismo e della modernità.
Il fondamentalismo islamico
In questa definizione rientrano i movimenti e le correnti ideologiche islamiche, sorti ...
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Giovanni Maria Mastai Ferretti (Senigallia 1792 - Roma 1878). Il suo pontificato (1846-78) è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa: furono decenni particolarmente densi di avvenimenti che [...] in blocco la civiltà moderna (1864) con l'enciclica Quanta cura e il Sillabo; si pronunciò tra l'altro contro il razionalismo e il liberalismo, la libertà di coscienza, la separazione della Chiesa dallo Stato e l'istruzione laica; proibì ai cattolici ...
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Storico (Wiehe, Turingia, 1795 - Berlino 1886). Per l'equilibrio del giudizio e l'arte del narrare, R. è una delle figure più rappresentative dello spirito europeo del sec. 19º e il riconosciuto maestro [...] e di avvocati di provincia, studiò teologia e filosofia all'università di Lipsia, dove, insofferente verso il razionalismo della teologia di allora, apprese i fondamenti del metodo filologico e della critica delle fonti. Laureatosi nel 1817 ...
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Strategici, studi
Carlo Jean
Definizione, contenuto e finalità
Gli 'studi strategici' hanno per oggetto il pensiero strategico in senso lato, relativo alla minaccia, all'uso e al controllo della forza [...] come strategia il complesso delle attività svolte dal decisore politico-militare, estraendone i principî e dando un orientamento razionale all'azione. La specificità del loro campo disciplinare è data dallo scopo che perseguono, che è quello di ...
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periodizzazione
Suddivisione del tempo storico volta a delineare un susseguirsi di diverse età storiche (➔ ) e ad attribuire a ogni scansione un significato. Già le grandi religioni, cristianesimo e [...] pensiero romantico contrappone positivamente il Medioevo, per i suoi legami con le fonti sorgive dei popoli, al razionalismo distruttivo dell’Illuminismo. La stessa Rivoluzione francese si attribuì un valore così forte di esemplarità da dare inizio ...
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modernizzazione
Insieme di processi di trasformazione economica, sociale e politica attraverso cui vengono a modificarsi in modo sostanziale intere società o loro specifici segmenti, superando le impostazioni [...] culturale essa comporta la graduale cancellazione di idee e costumi di tipo tradizionale, e la tendenza all’affermarsi del razionalismo. Nella sfera sociale, implica il passaggio da una stratificazione basata su legami rigidi (castali o di ordini) a ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...