NEOPOSITIVISMO
Paolo FILIASI CARCANO
. Movimento contemporaneo (detto anche positivismo logico o empirismo logico) di metodologia della scienza e di critica della conoscenza, esplicantesi attraverso [...] , Londra 1936 (tard. it. col titolo Introduzione al positivismo logico, Torino 1950); L. Geymonat, Studi per un nuovo razionalismo, Torino 1945; F. Barone, Il neopositivismo logico, Torino 1953; L. Rougier, Traité de la connaissance, Parigi 1955 ...
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Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] prima ancora che in sede giudiziaria.
Filosofia
L. pensatori Intellettuali che, in nome di un razionalismo radicale, svolgevano attivamente propaganda anticonfessionale e antidogmatica. Le origini di questo atteggiamento vanno ricercate nei ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] produzione di architetti come M. Ridolfi ecc., che solitamente fondevano i risultati delle ricerche del razionalismo europeo con soluzioni vernacolari italiane.
Cinema
Poetica cinematografica affermatasi negli anni 1940. Suoi tratti distintivi erano ...
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Filosofo francese (Digione 1861 - Aix-en-Provence 1949), prof. di filosofia all'univ. di Aix (1907-27), socio straniero dei Lincei (1947). Nella sua prima e fondamentale opera, Action (1893; trad. it. [...] influenza sull'apologetica moderna, specie con i primi saggi, Lettre sur les exigences de la pensée contemporaine en matière d'apologétique (1896) e Histoire et dogme (1904), in cui si tende a un superamento sia del razionalismo sia del fideismo. ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] allo scopo di offrire alla scuola una sintesi storiografica del pensiero moderno.
"Non vi sarebbe una strada media fra il razionalismo e l'empirismo? Non bisogna, io dissi, disperarne. Con questa veduta io cercai di fare un'analisi esatta dell'umana ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] considerazione della storia, la distruzione della fede nel progresso, inteso come l'indice riassuntivo, e quasi simbolico, della sua razionale obiettività e necessità in svolgimento.
La tesi, in realtà, non è nuova; e fu in qualche modo formulata in ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] dei membri più svantaggiati della società (il famoso principio del 'maximin'). I critici si sono domandati se sarebbe in effetti razionale per le persone che si trovano nella posizione originaria scegliere l'uno o l'altro di questi due principî, e ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] lasciare libero l’i. di perseguire il proprio interesse per assicurare il massimo benessere della collettività. Razionalismo, giusnaturalismo e utilitarismo confluiscono in questa concezione, che in realtà i classici intesero meno drasticamente di ...
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Filosofo della scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofi della scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica della conoscenza e del metodo [...] priorità delle assunzioni teoriche rispetto ai dati osservativi, che avrebbero la funzione di controllo delle teorie (razionalismo critico), difendendo una teoria della conoscenza per prova ed errore che è successivamente sfociata in una concezione ...
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BARONI CAVALCABÒ, Clemente
Claudio Leonardi
Nacque il 23 nov. 1726 a Sacco, nel Trentino, da Giovarni Battista e da Teodora Salvadori. La famiglia del B. faceva parte dell'aristocrazia locale che trovava [...] trovare nel Tartarotti, intorno agli anni 1745-1750, un amico, ed un maestro, che lo poteva avviare alla cultura razionalista .
La sua prima pubblicazione è una traduzione, dal latino, di un testo d'anonimo: Dichiarazione dell'Instituto e,scopo ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...