Architetto svedese (Stoccolma 1889 - Danderyd, Stoccolma, 1972); sin dagli inizî apparve orientato verso soluzioni razionaliste che tentò in seguito di fondere con la tradizione scandinava. Direttore urbanistico [...] e sociale. Della sua vasta produzione ricordiamo inoltre: la sala per concerti di Hälsingborg (1932), di decisa impostazione razionalistica, il padiglione svedese alla fiera mondiale di New York (1939), la sede dei sindacati a Stoccolma (1945-60 ...
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BALAN, Pietro
Pietro Scoppola
Nato a Este (Padova) il 3 sett. 1840 da modesta famiglia, poté studiare nel seminario di Padova per il mecenatismo del concittadino F. Panella; studente del terzo anno [...] venne ordinato sacerdote.
Nell'ambiente culturale patavino, percorso in quegli anni da una intensa propaganda anticlericale e razionalistica, tollerata dal governo austriaco al fine di dare un diversivo al patriottismo liberale unitario, e nell ...
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Pseudonimo della scrittrice Mary Ann (o Marian) Evans (Arbury Farm, Warwickshire, 1819 - Londra 1880). Precorritrice di H. James e del romanzo intimistico per l'umana comprensione, l'abilità narrativa [...] in inglese Das Leben Jesu (1846), e letti Feuerbach e Spinoza, passò dall'intransigenza protestante a quella razionalistica. Collaboratrice e poi condirettrice della positivistica e radicale Westminster Review, conobbe (1851) G. H. Lewes col quale ...
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Scrittore (n. Arnay-le-Duc, Borgogna, 1510 circa - m. 1544 circa). Fu cortigiano di Margherita di Navarra e amico di Étienne Dolet; partecipò alla cultura del suo tempo con alcune traduzioni dal greco [...] e rigoroso. I quattro brevi dialoghi satirici del Cymbalum mundi (1537), la sua opera più importante, sono una negazione razionalistica di ogni religione: il libretto, che rasenta l'ateismo e l'indifferenza ed è vivace espressione del libero pensiero ...
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È la dottrina circa l'esistenza, la costituzione, le note o caratteristiche individuanti della Chiesa (v.). Questa dottrina apparisce ridotta in sistema e in trattato a parte relativamente tardi, nel sec. [...] , per i problemi dell'Unione delle Chiese e per fronteggiare i nuovi attacchi del protestantesimo liberale, della critica razionalistica e del modernismo. Ma ancor prima del sec. XV compaiono trattazioni e teorie ecclesiologiche, le quali, pur non ...
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NOOLOGIA
Guido Calogero
. Termine filosofico, derivante dal greco νοῦς (nella forma originaria e non contratta νόος) "intelletto, ragione, mente" e λόγος "discorso, trattazione" e significante quindi [...] distinzione da quelle della natura; e col nome di "noologisti" Kant aveva contrapposto agli "empiristi" i seguaci della metafisica razionalistica. Ma il termine ebbe una fortuna assai limitata, e si può dire sia ormai caduto totalmente in disuso. In ...
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PELAGIANISMO
Mario Niccoli
. L'espressione pelagianismo (o pelagianesimo) è adoperata di solito per indicare non solamente la dottrina di Pelagio o gli errori che in essa furono segnalati e condannati [...] del cristianesimo contro il tentativo pelagiano di dare aspetto religioso e cristiano a una concezione assolutamente razionalistica, autonomistica, della vita etica: concezione che si risolveva sostanzialmente, se non formalmente, in una negazione ...
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Locke, John
Stefano De Luca
Il padre dell’empirismo e del liberalismo moderni
L’inglese John Locke è uno dei più grandi pensatori del Seicento. La sua filosofia empiristica, tesa a individuare i limiti [...] ma lo condusse a conclusioni opposte: se Hobbes si schierò dalla parte del re, elaborando la prima teoria razionalistica dell’assolutismo, Locke si schierò dalla parte del Parlamento, elaborando la prima teoria liberale dell’età moderna
Il problema ...
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LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] della tolleranza religiosa, dal secondo il senso filosofico dell'antidogmatismo. Verso i sedici anni maturò una "presa di coscienza razionalistica e laica" (Berengo, 1994, p. 528), che lo portò ad allontanarsi dal giudaismo, cui fin dall'infanzia lo ...
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Renucci, Paul
Nicolò Mineo
Critico letterario francese, nato a Erbaiolo, in Corsica, nel 1915. Ha insegnato nei licei, e poi nelle facoltà di Lettere di Tolosa (1936-1945) e di Strasburgo (1946-1957); [...] le più impegnate e importanti ricerche, che, secondo i modelli della tradizione accademica e gl'indirizzi dell'estetica razionalistica di Francia, sono prevalentemente rivolte alla ricostruzione di aspetti e momenti della storia della cultura e del ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
etica
ètica s. f. [dal lat. ethĭca, gr. ἠϑικά, neutro pl. dell’agg. ἠϑικός: v. etico1]. – Nel linguaggio filos., ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale...