Architetto greco (1903 - 1976) autore, nei modi proprî della moderna corrente razionalistica, di varî edifici scolastici a Nauplia, ad Atene e dintorni e, nell'isola di Creta, tra l'altro, del museo di [...] Hiràklion ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] nel 'libero esame' dei protestanti e interpretò il Terrore come il castigo che la Provvidenza aveva inviato al popolo francese per il suo spirito ateo e fanatico (Considérations sur la France ,1796). L'uomo, ...
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Teologo luterano (Ribe 1797 - Lille Lyndby 1857). Fondò (1825) con N. Grundtvig e A. Rudelbach la Teologisk Maanedsskrift, intesa a combattere la tendenza razionalistica allora dominante con H. N. Clausen [...] nella Chiesa di stato. L., il più esposto personalmente, fu costretto a lasciare la scuola metropolitana di Copenaghen, dove insegnava; continuò la polemica sulle due riviste da lui fondate in dieci anni, ...
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Filologo tedesco (Naumburg 1781 - Königsberg 1856). Reagì criticamente all'interpretazione simbolistica delle religioni antiche di F. Creuzer, specialmente con l'opera, utile, seppure un po' troppo razionalistica, [...] Aglaophamus, sive de Theologiae mysticae Graecorum causis (1829), che aprì la via all'interpretazione positiva e storica dei miti ...
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Attidografo (m. 260 a. C. circa); la sua opera maggiore, un'Attide in 17 libri, comprendeva la storia dell'Attica dalle origini ai suoi tempi, disposta annalisticamente. Caratteristica ne era l'interpretazione [...] razionalistica dei miti, come pure il tentativo di spiegare feste, miti e culti con una più o meno fantastica interpretazione del loro nome. La sua opera fu utilizzata dai commentatori alessandrini degli oratori attici. Fu fatto assassinare da ...
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Architetto francese (Sarrebourg 1834 - Parigi 1915). Allievo di H. Labrouste e di E.-E. Viollet-le-Duc, restaurò numerosi edifici medievali, studiò a fondo l'architettura gotica facendone il fondamento [...] di una teoria razionalistica. Fu il primo a usare il ferro-cemento in un edificio di qualche pretesa formale (scuola V. Hugo in rue de Sevigné a Parigi); la chiesa di Saint-Jean l'Evangeliste a Montmartre (1894-1904) si ispira alle strutture dell' ...
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Filosofo e teologo tedesco (Amburgo 1694 - ivi 1768). Tipico rappresentante della teologia illuminista luterana, è conosciuto soprattutto per l'Apologie oder Schutzschrift für die vernünftigen Verehrer [...] Gottes, pubblicata in modo frammentario solo dopo la sua morte. Il testo costituisce una critica prettamente razionalistica del Vecchio e del Nuovo Testamento e interpreta la figura del Cristo come quella di un predicatore politico i cui miracoli ...
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Matematico, filosofo e storico della scienza italiano (Livorno 1871 - Roma 1946). È da considerarsi, insieme a G. Castelnuovo e a F. Severi, tra i fondatori della scuola italiana di geometria algebrica. [...] Nel fervore di studi epistemologici del primo Novecento, fu rappresentante della corrente razionalistica.
Vita
Fu socio nazionale dei Lincei (1925-38, 1945), membro della Società italiana delle scienze, detta dei XL e di molte altre accademie e ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
etica
ètica s. f. [dal lat. ethĭca, gr. ἠϑικά, neutro pl. dell’agg. ἠϑικός: v. etico1]. – Nel linguaggio filos., ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale...