Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] organizzazione statale. Si può dire, pertanto, che il riferimento all'imperatore svevo, assente nel De imperio, fu rivalutato nella fase razionalistica, in armonia con l'altra opera di Grozio, il De jure belli ac pacis. Non a caso il pensiero del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Professore di filosofia del diritto e filosofia politica, è il più importante studioso italiano di diritto e politica della seconda metà del Novecento, nel corso della quale ha assunto nel dibattito pubblico [...] del diritto, che è il potere. Hobbes è per lui l’autore che ha tentato di tenere insieme concezione razionalistica e concezione realistica dello Stato, di solito destinate a divergere e a contrapporsi polemicamente; che ha realizzato una singolare ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] , C.-A. Helvétius, Holbach sviluppano questi motivi, presenti anche, in forma sistematica, in Montesquieu, il quale parte da premesse razionalistiche: il mondo è abitato da una razionalità che è anche stampata nei cuori degli uomini, le leggi sono l ...
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La storia delle Universita pontificie romane 1861-2011
Paul Gargaro
Norman Tanner
Introduzione
1
Le università pontificie2 sono istituti universitari fondati o approvati dalla Santa Sede per lo studio [...] Romano nel 1844, ma dal 1850 si era accostato al cattolicesimo liberale. Era emersa allora una qual certa inclinazione razionalistica nella sua teologia. Quando il suo amico Clemens Schrader fu trasferito a Vienna, invano Passaglia cercò di farlo ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] vi sarebbe una sostanziale concordanza dottrinale), ma dobbiamo pure rilevare che ambedue le dottrine derivavano dalla tradizione razionalistica patavina. Così anche in seguito, nel 1554, il francescano Daniele da Brescia (che allora "studiava in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] lo aveva lasciato insoddisfatto perché, trascurando il diritto positivo, gli sembrava acronico e indeterminato nella sua presunzione razionalistica di essere connaturato nell’uomo. L’approfondimento di questi temi, che si prolungò fino al 1722, si ...
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Michele Taruffo
Abstract
Si analizza il concetto generale della prova con riferimento al processo civile, considerandolo nelle sue caratteristiche fondamentali e nella dinamica che il fenomeno presenta [...] , G.-Leclerc, O., op. cit., 439) a non condividere questa concezione, e ad optare invece per una concezione razionalistica della valutazione delle prove da parte del giudice (Ferrer Beltrán, J., La valoración racional de la prueba, Madrid-Barcelona ...
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Costituzionalismo
Nicola Matteucci
Definizione
Con il termine 'costituzionalismo' generalmente si indica la riflessione intorno ad alcuni principî giuridici che consentono a una costituzione di assicurare [...] mai più riuniti dopo il 1614.
Queste costituzioni scritte non si spiegano se non teniamo presente il nuovo clima razionalistico, che domina nella seconda metà del Seicento e nel Settecento, nei suoi due aspetti politici, quello del contrattualismo e ...
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Pubblicita
Riccardo Varaldo e Beniamino Stumpo
di Riccardo Varaldo e Beniamino Stumpo
PUBBLICITÀEconomia e diritto
di Riccardo Varaldo
1. Introduzione
La pubblicità è una delle espressioni più eloquenti [...] (v., 1949), un economista fra i primi a rendersi conto dell'irrealtà psicologica e sociologica della teoria neoparetiana razionalistica. Egli introduce il concetto di 'emulazione' (o 'effetto dimostrativo') per spiegare gli atti di scelta di beni che ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] di Hume, Smith e Jeremy Bentham in Gran Bretagna, la filosofia idealistica e la critica storicistica della pseudo-storia razionalistica in Germania, e il materialismo storico di Karl Marx e dei suoi successori in gran parte del mondo. Negli ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
etica
ètica s. f. [dal lat. ethĭca, gr. ἠϑικά, neutro pl. dell’agg. ἠϑικός: v. etico1]. – Nel linguaggio filos., ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale...