In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] alla prima patristica e al neoplatonismo, Agostino d’Ippona elabora una teologia filosofica in un primo tempo vicina all’orizzonte razionalistico; la g. è conformità a una lex aeterna che è, insieme, naturale e divina, in quanto da Dio stesso posta ...
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Medicina
EEdoardo D'Angelo
Nell'Alto Medioevo occidentale la medicina resta, in generale, al di fuori del campo delle 'scienze' vere e proprie (arti del Quadrivio). Solo assai raramente la figura del [...] il pensiero medico europeo che, sotto la spinta della Curia pontificia, tende a ridimensionare l'importanza dell'elemento razionalistico nelle pratiche mediche. È spia evidente di ciò la sfiducia nei medici che si coglie nella comunità scientifica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] e un compendio dei risultati della più recente sperimentazione europea, che rompe con l’assetto spiritualistico e razionalistico della disciplina e – naturalmente – con l’idea metafisico-religiosa dell’anima. Le funzioni superiori, l’Io, la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Settecento, a partire dall’Inghilterra si sviluppa una tendenza [...] di orrore e turbamento apre su zone oscure dell’esperienza, situate al di là dei limiti imposti dal sistema razionalistico, fondato sulla verifica e sulla percezione sensibile.
Dunque la poetica del sublime convoglia le aspirazioni sentimentali non ...
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pena
Con riferimento alla giustizia umana, sanzione afflittiva comminata dall’autorità giudiziaria nel rispetto di precise disposizioni processuali a chi abbia commesso un reato.
Il concetto di pena [...] che si vuole, proprio sulla base della sua coattività, autonomo dalla morale. È con gli esponenti del giusnaturalismo razionalistico, Grozio, Hobbes, Pufendorf, nonché, ancora, con Thomasius, che si consolida l’idea che il fondamento filosofico della ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] una comunicazione complessa con la società al cui progresso democratico vuole contribuire: comunicazione di tipo razionalistico, critico, storicistico, non senza iniziali illusioni illuministiche. Guidati da binomi di animatori e registi che ...
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SOCRATE (Σωκράτης, Socrătes)
Guido Calogero
La vita. - L'iniziatore del grande periodo attico della filosofia classica morì nel marzo del 399 a. C. (tra antesterione ed elafebolione del primo anno dell'olimpiade [...] ideali dell'astinenza e dell'autosufficienza proprî dell'etica cinica e trascura invece quel carattere logico e razionalistico, palese anche nell'intellettualismo etico, a cui invece si richiama soprattutto Aristotele, dal Joël considerato come fonte ...
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Di una sommersione temporanea della terra sott'acqua parlano antiche tradizioni che si trovano tanto nel mondo classico, quanto presso i popoli orientali e i primitivi; ma non dovunque, sicché non si può [...] chiarezza viene narrata la scena dell'invio degli uccelli, concepita qui poeticamente, in contrasto con il carattere razionalistico del racconto babilonese. Una traccia di color locale palestinese è nel considerare come causa dell'inondazione la ...
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Crisi della ragione
Aldo Giorgio Gargani
La revisione critica della nozione di razionalità
L’ingresso nel 21° sec. non ha visto l’elaborazione di nuove proposte riguardo a progetti teorici forti di [...] » (Brandom 2000; trad. it. 2002, p. 91).
L’impronta prassiologica ridimensiona il ruolo della logica formale nel pragmatismo razionalistico di Brandom; la logica non risulta più essere un campo distintivo e specifico di inferenze formali e, in questo ...
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TROJANO, Paolo Raffaele
Jonathan Salina
TROJANO, Paolo Raffaele. – Nacque a Sant’Angelo all’Esca (Avellino) il 25 gennaio 1863 da Nicola in una famiglia di abbienti proprietari terrieri.
Studiò filosofia, [...] tentativo era quello dell’edificazione di una «morale del sentimento», contrapposta a ogni morale di stampo razionalistico, che per Trojano sarebbe necessariamente sfociata in conseguenze utilitaristiche, da lui giudicate nocive per una prospettiva ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...