Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] in psicologia (e al neopositivismo logico che lo giustificava sul piano epistemologico) favorì quel nuovo orientamento razionalistico che avrebbe poi imposto il paradigma cognitivista nelle scienze umane. Il primo a proporre delle coordinate ...
Leggi Tutto
Sovranità
Danilo Zolo
(XXXII, p. 188)
Le diverse concezioni della sovranità
Alla fine del 20° secolo è necessario considerare un fattore che accentua la crisi dell'idea europea di sovranità: il processo [...] europaeum in quanto diritto interstatale e non sovranazionale. Assumendo una posizione fortemente polemica nei confronti dell'universalismo razionalistico di Kelsen, Schmitt nega ogni attendibilità all'ideale di una civitas maxima entro la quale la ...
Leggi Tutto
ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
Luciano Ronchi
Il termine "organizzazione" può avere diverse accezioni: può definire uno stato o un'azione. Secondo la prima accezione esso esprime il concetto di organismo, [...] 32. Il movimento di studi che da tali ricerche derivò assunse una posizione polemica rispetto alla concezione razionalistico-meccanicistica dell'uomo e nei confronti del modello di struttura razionale basato sulla specializzazione dei posti di lavoro ...
Leggi Tutto
Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] del concetto del divino considerati nella loro astrattezza, cosi come effettivamente possono venire fissandosi nello sviluppo razionalistico del pensiero teologico. Ma ogni religione positiva, in quanto rappresenta una concreta sintesi del pensiero ...
Leggi Tutto
LESSING, Gotthold Ephraim
Giuseppe Gabetti
Scrittore tedesco, nato a Kamenz in Sassonia il 22 gennaio 1729, morto a Brunswick il 15 febbraio 1781: critico, poeta, moralista, riformatore religioso: massimo [...] , die Offenbarung betreffend) e nel 1778 (Von dem Zwecke Jesu und seiner Jünger). Erano scritti ispirati a un pensiero razionalistico, e L. ne fu di necessità travolto in una veemente polemica teologica con i luterani ortodossi capitanati dal pastore ...
Leggi Tutto
Nell'antichità. - L'aristocrazia è per Platone e Aristotele il governo degli intellettualmente e moralmente superiori. Ma per questi stessi filosofi, a raggiungere tale eccellenza è necessario essere liberi [...] quello aristocratico del superuomo, al principio pessimistico del dolore quello ottimistico della gioia vitale, al principio razionalistico dell'autonomia quello volontaristico dell'istinto. Il cristianesimo è per lui la rivolta degli schiavi e ...
Leggi Tutto
A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] : la divinitas, la divinità di Dio: nozione del divino ben più viva di quella del rigido Islām o del posteriore deismo razionalistico.
La divinità si può dunque definire come "l'Essere perfetto, spirituale, che abbraccia tutto ciò che esiste, la cui ...
Leggi Tutto
GENERE LETTERARIO
Augusto ROSTAGNI
Giuseppe GABETTI
. Antichità. - Il concetto di genere letterario, che, sia nella pratica sia nella teoria dell'arte, ebbe tanta importanza specialmente dal Rinascimento [...] allo Scaligero, dallo Scaligero al Boileau e al Pope, si fecero sempre più sottili o ingegnose le distinzioni: l'intellettualismo razionalistico, che dalla metà del sec. XVII in poi diede il tono alla vita spirituale d'Europa, poteva anche in questo ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento il dibattito sui fondamenti antropologici e sulla funzione [...] 1987
Nella Germania battuta dai venti di ribellione dello Sturm und Drang la tendenza a un appiattimento razionalistico e moralistico della complessità delle dinamiche teatrali viene messa definitivamente in crisi. Nella Vocazione teatrale di Wilhelm ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia di David Hume segna profondamente la cultura illuminista europea per il tentativo [...] a essa” (Trattato II, 3, 3, p. 436). Coerentemente con la sua impostazione filosofica che nega validità al metodo razionalistico sostenuto da Samuel Clarke e William Wollaston, in quanto incapace di costruire una teoria “veritiera” della natura umana ...
Leggi Tutto
razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...