IZZO, Carlo
Maddalena Pennacchia Punzi
Nacque a Venezia il 19 luglio 1901, figlio unico di Vincenzo, già bersagliere e impiegato delle Imposte, e Antonietta Lombardo. Conseguito il diploma superiore, [...] l'assoluta illogicità del contenuto. L'ardua sfida a tradurre l'intraducibile sembrava richiedere le virtù di intuito e razionalità proprie del cultore di scacchi, gioco per il quale l'I. nutriva un'autentica passione. Lavoro a lui particolarmente ...
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CERETTI, Pietro
Roberto Grita
Nacque ad Intra (oggi Verbania, provincia di Novara) il 24 agosto del 1823 da Pietro e da Caterina Rabbaglietti.
Di famiglia particolarmente agiata, il C. venne affidato [...] nel giungere alla contemplazione di Dio ed alla liberazione dalle passioni e il solo progresso dell'umanità è il progresso nella razionalità e nella apatia. Postume sono le edizioni di questi ultimi suoi scritti: Opera omnia, a cura di P. D'Ercole, I ...
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BOCALOSI, Girolamo
Carlo Francovich
Scarse sono le notizie biografiche sul B., desumibili per lo più dalle sporadiche allusioni sparse nelle sue opere. Nato a Firenze, si formò probabilmente nell'ambiente [...] avvicinarsi al popolo e trasformarsi in forza di progresso. Tutto l'insegnamento deve essere impostato secondo la razionalità più assoluta e secondo fermi principi antiaristocratici e repubblicani. Basti pensare agli autori che dovranno essere letti ...
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DAVANCINO (Davanzino) di Giovanni
Rosario Contarino
Di lui non abbiamo alcuna notizia, se non che è indicato come l'autore del cantare trecentesco toscano Il Bel Gherardino da due postille del cod. [...] a molti fortunati giovani di ingegno del Decameròn che, anche quando si muovono in uno spazio magico, conservano equilibrio e razionalità e volgono le occasioni a loro vantaggio. E a quest'humus proprio di Firenze e della sua civiltà urbana rimanda ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] pubblici del C., dai suoi collegamenti con una cultura ricca di spiriti scientifici e variamente impegnata a difendere l'esame razionale e dalla estimazione non del tutto convenzionale per la figura e l'opera di Galileo, maestro di quella. "sensata ...
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PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] privilegio. Di fronte all’alterigia inconcludente dell’aristocratico, Parini ha buon giuoco a utilizzare le armi di un’appuntita razionalità e della critica storica: l’esito della discussione coincide con la resa del nobile, costretto a riconoscere l ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] romanzo tradizionale, in quanto l’opera di Malerba – scrisse – «è una proposta di libertà, è una sfida alla razionalità, è una beffa giocata al romanzo naturalista, di cui accetta le regole del gioco […] per poi colpirlo, distruggerlo, abolirlo ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] e G. Paradisi, Milano 1828, pp. 93 s.). L’estetica proposta da Agostino Paradisi si fondava su un piacere tutto razionale, con cui egli segnò la via per un’evoluzione del gusto estense verso il neoclassicismo ottocentesco.
Nello stesso torno di tempo ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] dei miti stessi come prodotto errato del linguaggio. Il Müller dunque, tendeva a delimitare rigorosamente il confine tra la razionalità moderna e l'irrazionalità primitiva, confinando quest'ultima a una precisa zona di "malattia" del linguaggio e del ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] in uno spasmo perpetuo di libidine che lascia immune solo l'esangue e spiritualissimo Michele, eroe di una utopistica razionalità che non lo sottrae al suicidio. Il B. colloca i suoi personaggi dentro quadri narrativamente autonomi, quasi scene di ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...