Cooperazione
Maurizio Degl'Innocenti
Introduzione
La cooperazione nacque in Europa nei primi decenni dell'Ottocento e si diffuse in tutto il mondo nel corso del XX secolo. Fu un prodotto dell'associazionismo [...] di duemila, per toccare le 755 unità nel 1949 e le 651 nel 1973, nell'ambito di un processo di razionalizzazione che comportò l'aumento di depositi e di impieghi, anche attraverso il coordinamento e l'intermediazione tecnica esercitati dall'Istituto ...
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Azione svolta in comune da più soggetti (individui, enti, Stati, organizzazioni internazionali) per il conseguimento di un determinato fine.
Cenni storici
L’idea di c. si affermò, tra Otto e Novecento, dapprima in ambito politico-sociale, come concezione alternativa all’individualismo competitivo che ... ...
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Associazione tra due o più membri della stessa specie (c. intraspecifica), o tra individui di specie differenti (c. interspecifica), mediante la quale tutti i partecipanti godono di qualche beneficio. Questa semplice definizione comprende una serie molto variegata di situazioni, che gli studiosi del ... ...
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Azione svolta in comune per raggiungere un fine collettivo; insieme alle organizzazioni che operano in tal senso, in particolare sul terreno economico. In questo campo, la c., eliminando il ricorso a intermediari, può riguardare sia la produzione sia il consumo, sia lo stesso credito bancario. Le prime ... ...
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Gerald S. Wilkinson
C'è cooperazione quando due organismi della stessa specie condividono i benefici di un'azione svolta insieme. Possono costituire buoni esempi di comportamento cooperativo i rapporti tra i partner di una coppia in vista della riproduzione, i comportamenti collegati alla cura della ... ...
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Stefano De Luca
Attività economiche ispirate alla collaborazione e alla solidarietà
L'idea della cooperazione nacque, agli inizi dell'Ottocento, in contrapposizione all'economia capitalistica, fondata sulla competizione e sulla proprietà individuale. Essa diede luogo a un importante movimento, che ... ...
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Dal 1844, data ufficiale di inizio del movimento cooperativo, che si fa coincidere con la fondazione della società dei "Probi pionieri" di Rochdale, è trascorso ormai più di un secolo, durante il quale il cooperativismo ha segnato di anno in anno rapidi successi ed ha consolidato i proprî fondamenti ... ...
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I varî atteggiamenti assunti dal movimento cooperativo nell'ultimo ventennio rivelano una progressiva chiarificazione del concetto di cooperazione, considerata come una insopprimibile esigenza associativa a fine economico-sociale.
Come teoria economica, la cooperazione ha precisato i suoi limiti e il ... ...
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Diritto vigente (p. 291). - A eliminare numerose interferenze fra l'Ente nazionale della cooperazione e le varie confederazioni di datori di lavoro e di lavoratori interessati, fu emanato il r. decr. legge 2 marzo 1931, n. 324 (legge 4 giugno 1931, n. 997), le cui disposizioni principali concernono ... ...
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In economia, cooperazione significa propriamente ogni azione svolta in comune per raggiungere il fine economico propostosi dai consociati. Accettata tale definizione, si presenta il problema della distinzione fra l'associazione economica e la cooperativa propriamente detta. Da un punto di vista giuridico, ... ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] occidentali, è molto diversa. Le ragioni di questo cambiamento sono, da una parte, l'intensificazione e la razionalizzazione dell'impiego degli esseri non umani, per esempio in seguito allo sviluppo della grande industria alimentare e manifatturiera ...
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Nicoletta Rangone
Abstract
L’esigenza di semplificazione costituisce un tratto comune dei paesi ad economia di mercato a fronte dell’aumento di funzioni pubbliche e dell’esplosione della dimensione e [...] a molti e importanti settori economici, realizzata dalla riforma costituzionale del 2001, ha contribuito in modo sostanziale alla razionalizzazione delle procedure e delle regole e il frequente contenzioso tra Stato e Regioni ha portato ad un ...
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Novità sull’espropriazione forzata
Franco De Stefano
Il contributo esamina l’ennesimo intervento riformatore del processo esecutivo operato, dopo il d.l. 12.9.2014, n. 132, con il d.l. 27.6.2015, n. [...] messa in luce da dottrina o giurisprudenza, anche se alcuni degli interventi rispondono ad esigenze apprezzabili di razionalizzazione ed altri a condivisibili istanze di modernizzazione e funzionalità o, come suole dirsi oggi, di “efficientamento”.
È ...
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Paola Bozzao
Abstract
La voce esamina la struttura e la funzione del nuovo trattamento di disoccupazione, introdotto dall'art. 2 della l. 28.6.2012, n. 92 e denominato Assicurazione sociale per l’impiego [...] progetto di riordino e miglioramento delle tutele in caso di disoccupazione, la legge del 2012 opera infatti una razionalizzazione dell'esistente, facendo per lo più convergere nella nuova indennità regole già note, proprie dei due principali ...
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Rapporto di impiego pubblico e privatizzato. Autonomia della dirigenza pubblica
Gianluca Gardini
Rapporto di impiego pubblico e privatizzatoAutonomia della dirigenza pubblica
Le misure in materia di [...] , nonché degli enti del servizio sanitario nazionale, nell’ambito degli enti destinatari in via diretta delle misure di razionalizzazione della spesa. Per garantire il contenimento della spesa legato all’assunzione di nuovo personale, il d.l. n ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Il termine secolarizzazione indica due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita sociale. Il primo consiste nell'autonomizzazione [...] religioso calvinista, tuttavia, ha sortito sul piano storico un effetto autodistruttivo: quanto più il mondo veniva razionalizzato in nome di Dio, tanto più avanzava pretese di un riconoscimento autonomo, indipendente da ogni riferimento religioso ...
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Sanità
Amalia Donia Sofio
Federico Spandonaro
(App. V, iv, p. 623; v. anche sanitaria, legislazione, XXX, p. 716; App. IV, iii, p. 263; V, iv, p. 625)
Economia e legislazione sanitaria
Negli anni Novanta [...] la quota della spesa sanitaria totale sul prodotto interno lordo, e riforme 'microeconomiche', che si propongono una razionalizzazione della spesa attraverso un aumento dell'efficienza.
Negli anni Ottanta, diversi paesi europei, spinti da problemi di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto patrio
Italo Birocchi
Ricognizione del tema
Nella storiografia italiana il tema è relativamente nuovo e, per così dire, magmatico, tanto che si parla di 'diritto patrio' senza per lo più [...] nei livelli di vertice e nelle materie chiave, richiedeva l’insediamento di organi tecnici. Si trattava dunque di razionalizzare in un disegno logico gli itinerari di giustizia, cominciando con la sistemazione della prassi e degli stili dei tribunali ...
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Marinella Colucci
Abstract
Dopo una breve descrizione dell’evoluzione storica e normativa dell’ispezione sul lavoro, verrà esaminata la riforma dei servizi ispettivi introdotta dal d.lgs. 23.4.2004, [...] della l. 14.2.2003, n. 30 (art. 8), è stato emanato il d.lgs. 23.4.2004, n. 124 recante la «razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale di lavoro», recentemente modificato ad opera della l. 4.11.2010, n. 183 (cd ...
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razionalizzazione
razionaliżżazióne s. f. [der. di razionalizzare]. – L’azione e l’operazione di razionalizzare, il fatto di venire razionalizzato e il modo con cui è attuato: r. di un impianto industriale, di un’impresa, di un ufficio; un...
razionalizzamento
razionaliżżaménto s. m. [der. di razionalizzare], non com. – Il fatto di razionalizzare, di rendere razionale: razionalizzamenti arbitrarî di contingenze storiche (B. Croce).