Scrittore ecclesiastico (secc. 4º-5º), discepolo di s. Agostino, fu fra i primi che, poco dopo il 391, gli si raccolsero intorno nel monastero da lui fondato a Ippona. Vescovo di Calama nella Numidia proconsolare, [...] Cartagine (403; 407; 410; 419), alla conferenza fra cattolici e donatisti (411), e al Concilio di Milevi contro i 435), ne dovette fuggire di nuovo (437) espulso da Genserico, re dei Vandali, che voleva imporre l'arianesimo. P. ha importanza ...
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Ecclesiastico (Malhide, Dublino, 1620 - Dublino 1680). Entrato nei gesuiti (1635) e ordinato prete a Roma, insegnò teologia ad Anversa. Ebbe numerose missioni diplomatiche da Carlo II quando questi era [...] in Francia e Germania; istruì questo re nella fede cattolica, ricevendone privatamente l'abiura. Ritornato Carlo a Londra, T. lo seguì come elemosiniere della regina, ma accusato di complotto con i gesuiti lasciò la corte ritirandosi sul continente. ...
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Avventuriero inglese (n. 1525 circa - m. Alcázar 1578); figlio di Sir Hugh Stucley, fu ritenuto figlio illegittimo di Enrico VIII. Dopo aver combattuto col duca di Suffolk in Francia e alle frontiere scozzesi, [...] l'accusa non fu provata. Durante la lotta tra Filippo II e la regina Elisabetta, appoggiò gli emigrati cattolici e progettò una duplice invasione franco-spagnola dell'Irlanda. Dopo aver partecipato alla battaglia di Lepanto, accompagnò don Giovanni ...
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Magistrato e umanista (Tolosa 1529 - Parigi 1584), pubblico lettore di diritto a Tolosa. Nel 1562, inviato da Caterina de' Medici al Concilio di Trento, vi denunciò apertamente gli abusi del clero. Dal [...] Parigi; divenne poi cancelliere del duca d'Angiò che fu eletto re di Polonia nel 1573. Quando questi successe col nome di Enrico P. fu mediatore della pace stipulata nel 1576 tra cattolici e protestanti. Compose varie opere di politica e letteratura ...
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Uomo politico scozzese (n. 1590 circa - m. 1645). Favorito di Giacomo I, nel 1610 consigliò il re di sciogliere il parlamento. Creato nel 1611 visconte di Rochester e subito dopo consigliere privato, dopo [...] (1612) assunse le funzioni di segretario del re. In continua ascesa, nel novembre 1613 fu creato conte di S. e nel 1614 lord ciambellano. Schieratosi dalla parte del conte di Northampton, leader dei cattolici, e del partito spagnolo, S. riuscì a ...
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Riformatore inglese (n. nel Somerset fine sec. 15º - m. Gloucester 1555). Monaco cistercense, la lettura di H. Zwingli e di J. H. Bullinger lo portò (1539) al protestantesimo; fuggì nel continente e fu [...] (1549), H. si fece valido sostenitore del protestantesimo svizzero contro cattolici e luterani; cappellano di Somerset, poi di Warwick, nel 1550 fu nominato dal re vescovo di Gloucester. Sostenitore di tendenze antiepiscopali, solo dopo alcuni mesi ...
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Nobile inglese (1511 circa - 1580); educato alla corte del re Enrico VIII, dopo la morte di Edoardo VI si adoperò per far chiamare al trono Maria la Cattolica; ne fu ricompensato con incarichi di fiducia, [...] , per lo meno fino al 1562. Poi, divenuto bersaglio degli attacchi del governo nella sua qualità di capo dei cattolici inglesi, nel 1566 dovette rifugiarsi in Italia; ma presto la regina lo richiamò in patria ristabilendolo nelle più alte cariche ...
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Uomo politico inglese (m. Dublino 1696); da Giacomo II fu nominato (1686) lord cancelliere d'Irlanda; per la sua politica moderata in materia religiosa, che spiacque al viceré R. Talbot, conte di Tyrconnel, [...] 1691 sottoscrisse i famosi articoli del Trattato di Limerick, che garantivano l'amnistia e la libertà di culto ai cattolici irlandesi, già sostenitori di Giacomo II. Inviso ai protestanti per la sua moderazione (fu accusato di "papismo" alla Camera ...
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Organizzatore del principato (m. 1432), salì al trono nel 1400 e lottò col re di Polonia, di cui riconobbe l'alta sovranità, contro l'Ordine teutonico. Vinse in Valacchia i Turchi. La sua attività, favorita [...] stato, alla composizione dei rapporti della chiesa moldava con la chiesa ortodossa di Costantinopoli; si mostrò anche favorevole ai cattolici col fondare un vescovato a Bacău. Nel 1413 occupò la Pocuzia. Estese i confini della Moldavia includendovi i ...
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Cospiratore inglese (n. 1560 - m. Holbeche, Staffordshire, 1604). Convertitosi al cattolicesimo, fu inviato dal conte di Northumberland, suo cugino, presso Giacomo VI di Scozia a chiedere tolleranza religiosa [...] per i cattolici d'Inghilterra. Giacomo, salito al trono di Inghilterra (1603), non mantenne le promesse; P., che aveva accettato un posto a corte, decise di uccidere il re. Insieme a R. Catesby, G. Fawkes ed altri, fu ispiratore e organizzatore della ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...