Signore di Palmira (m. Emesa 266 o 267 d. C.), di origine araba. Dopo la cattura di Valeriano da parte di Sapore I, sconfisse (260) presso l'Eufrate il re persiano assumendo il titolo di "redeire". Gallieno [...] lo fece suo rappresentante (dux e corrector totius Orientis) col compito di difendere la frontiera dell'Eufrate: a Emesa nel 261 O. sconfisse e uccise il ribelle Callisto, mentre l'usurpatore Quieto, sostenuto ...
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Connery, Sean (propr. Thomas)
Attore cinematografico, teatrale e televisivo scozzese, nato a Edimburgo il 25 agosto 1930. C. si è affermato come attore dotato di fascino e di un'espressività robusta, all'occorrenza [...] Allen, venne chiamato a Hollywood dalla Walt Disney per Darby O'Gill and the little people (1959; Darby O'Gill e il redei folletti). Nel 1961, oltre a recitare in televisione la parte di Vronsky in Anna Karenina e in teatro nelle opere di Pirandello ...
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Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, od. Pienza, 1405 - Ancona 1464). Di nobile ma decaduta famiglia senese, indirizzato a studî giuridici, fu scrittore e abbreviatore al Concilio di Basilea e si pose [...] di Bourges; fu in grave contrasto con Giorgio di Poděbrady re di Boemia per le compattate del Concilio di Basilea con gli l'autorità del pontefice. Convocato a questo fine un congresso dei principi cristiani a Mantova (1459), nonostante il suo sforzo ...
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Capitano di ventura (n. Cotignola, Ravenna, 1369 - m. presso Pescara 1424). Dopo essere stato al seguito di Boldrino da Panicale, capitano delle genti del papa, passò ad Alberico da Barbiano, poi a Francesco [...] . Battuto e fatto prigioniero dei viscontei a Casalecchio (1402), riuscì subito a liberarsi e a partecipare alla guerra di Pisa, battendo Agnolo della Pergola (1405). Tornato (1409) al servizio di Firenze, combatté contro Ladislao, re di Napoli, che ...
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Sinibaldo Fieschi dei conti di Lavagna (Genova 1195 circa - Napoli 1254). Cardinale dal 1227, fu eletto pontefice nel 1243 e si scontrò subito sul tema del primato con l'imperatore Federico II e poi con [...] e depose l'imperatore bandendo contro di lui la crociata (1245). Dopo la morte di Federico (1250), cui aveva contrapposto come re di Germania prima il langravio di Turingia, Enrico Raspe (1246), poi (1247) Guglielmo d'Olanda, lasciò Lione e nel 1253 ...
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Baldassarre Cossa (Napoli 1370 circa - Firenze 1419), creato da Bonifacio IX cardinale (1402) e legato in Romagna (1403), ebbe parte principale nella convocazione del Concilio di Pisa, e grande influenza [...] si limitò alla condanna di Wycliffe. Costretto a fuggire da Roma davanti a Ladislao (1413), dovette consentire a Sigismondo redei Romani la convocazione del Concilio di Costanza, che dopo alcune drammatiche vicende lo sospese e lo depose (1415). A ...
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Giureconsulto (Gattinara 1465 - Innsbruck 1530). Accettò (1501) l'ufficio di consulente della duchessa Margherita d'Asburgo; quando a questa fu affidato il governo della contea di Borgogna e dei Paesi [...] del parlamento di Borgogna, e si distinse per imparzialità ed energia. Nominato gran cancelliere del re di Spagna, seppe condurre Carlo alla corona deiredei Romani e isolare la Francia. Dopo la battaglia di Pavia (1525), sostenne l'opportunità di ...
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Principe di Melfi (Oneglia 1466 - Genova 1560), è stato un condottiero e ammiraglio della repubblica di Genova. Vita e attività. Rimasto orfano giovanissimo, fu avviato alla professione delle armi, e divenne [...] s'appoggiavano gli Adorno, poi, divenuto Ottaviano Fregoso vicario del re francese (1515), al servizio di Francia, dopo la battaglia di cacciare da Genova gli Spagnoli. Tornato al servizio dei Francesi, finalmente l'impresa gli riuscì. Ma, malcontento ...
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Umanista (Venezia 1453 - Roma 1493); professò filosofia a Padova (1474-75); nel 1483 fu eletto senatore; nel 1484 aprì a Venezia, in casa sua, una scuola per leggere Aristotele, e nel 1490 (nominato ambasciatore) [...] proibiva agli ambasciatori di accettare doni o cariche da parte dei sovrani presso cui si trovavano accreditati, tale nomina gli De coelibatu (1472 circa), scritta in polemica con il De re uxoria del nonno Francesco, e il De officio legati (1489 ...
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Uomo politico e scrittore (Napoli 1768 - Pesaro 1838), difensore a oltranza dei privilegi ecclesiastici e feudali, sostenitore della monarchia assoluta, fu nel 1799 imprigionato e condannato a morte per [...] polizia (1816 e 1821), attuando una politica così duramente reazionaria da indurre le stesse potenze della Santa Alleanza a chiederne al re l'allontanamento dal regno. Da quel momento, il C. andò ramingo per varie corti d'Italia, mal sofferto per l ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...