Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] della leggenda s'incontrano anche nella letteratura araba e segnatamente nel Corano: fonti arabe e non arabe confluiscono poi nel Libro deiRe di Firdūsi (sec. 10°) e nel Libro di A. di altri insigni poeti persiani, Nizāmī (sec. 12°) e Giāmī (sec. 15 ...
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Re di Salamina nell'isola di Cipro (n. 435 circa - m. 374 a. C. circa). Discendente della stirpe greca deire locali che erano stati sostituiti da una dinastia fenicia dopo la metà del 5º sec., E. riuscì [...] una guerra con la Persia (circa 390-380), che si protrasse sino alla capitolazione di E., costretto a riconoscersi suddito del re persiano. Isocrate celebrò con un epitaffio, intitolato appunto Evagora, le qualità di questo campione dell'ellenismo. ...
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Redei Longobardi (m. 590); successe al padre Clefi (m. 574), dopo un interregno di dieci anni, durante il quale i duchi longobardi preferirono una forma di federazione senza re. Eletto probabilmente a [...] Childeberto II (584), A., assicuratasi la subordinazione dei duchi e preso il prenome di Flavio, forse simbolo il nuovo esarca Romano, si assicurò l'alleanza del duca dei Bavari sposandone la figlia Teodolinda (589). Pare volesse conquistare ...
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Redei Visigoti (m. Toledo 586). Associato dapprima al governo dal fratello Liuva I (568), poi (572) solo, estese il suo regno sconfiggendo gli Svevi stanziati lungo la costa atlantica, i Baschi e i Bizantini [...] Recesvindo (alla metà del sec. 7º) in quella che si suole indicare per eccellenza come Lex Visigothorum, dove sono designate come antiquae (o come antiquae emendatae, se furono poi modificate) in contrapposizione alle costituzioni deire posteriori. ...
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Redei Visigoti (m. 531). Figlio di Alarico II, che era stato sconfitto e ucciso dai Franchi nella battaglia di Vouillé (507), fino al 526 regnò sotto la protezione del nonno Teodorico, re degli Ostrogoti [...] (che governò di fatto per mezzo dei luogotenenti Ampelio, Liberio e Teudi), che gli riguadagnò in parte il regno visigotico. Dopo aver sposato Clotilde, figlia del re franco Clodoveo, cercò di convertirla all'arianesimo, ciò provocò, tra l'altro, la ...
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Redei Longobardi dal 572 al 574; eletto dopo la morte di Alboino dai duchi longobardi raccoltisi a Pavia, C. attuò una politica di violenta repressione contro i maggiorenti romani, allargò la conquista [...] della penisola, ma non riuscì a placare i continui torbidi tra i capi. Finì assassinato con la moglie Massana; suo figlio Autari poté essere eletto re solo nel 584. ...
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Redei Suebi (1º sec. a. C.); vinti gli Edui (71), costituì a ovest del Reno un pericoloso concentramento di tribù germaniche. Dapprima in buone relazioni coi Romani (59), comprese il pericolo e si preparò [...] alla guerra, ma fu vinto da Cesare nel 58 a. C. Fuggì oltre il Reno e morì forse per le ferite riportate in combattimento ...
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Redei Marcomanni (m. Ravenna 35 circa d. C.). Di nobile stirpe, da giovinetto fu condotto a Roma e quivi educato alla corte di Augusto. Tornato in patria, condusse il suo popolo dalla sede tedesca (fra [...] l'Elba e l'Oder) in Boemia, dove costituì mediante alleanze con i popoli finitimi un vasto impero germanico, con chiare finalità antiromane. Tiberio fallì un primo massiccio intervento armato contro il ...
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Re gallese (m. 950). Nipote di Rhodri Mawr, fu principe di Dehenbarth, poi re del Galles (943-50); sposò Elena, figlia dell'ultimo re di Dyved, che incorporò nel suo regno. Nel 943 occupò il Gwynedd. Riconobbe [...] la supremazia feudale deire sassoni e partecipò allo Witan (assemblea dei liberi sassoni) tra il 931 e il 949. Diede al Galles un codice delle consuetudini. ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...