Prelato francese (m. 784). Educato nei monasteri di Ebersheim e di Münster, ebbe, secondo Eginardo, parte importante nella sostituzione dei Merovingi con i Pipinidi: fu lui infatti che, insieme col vescovo [...] di Würzburg, pose a papa Zaccaria il quesito se chi deteneva di fatto il potere deire non avesse il diritto di sostituire chi ne deteneva solo il titolo. Abate di Saint-Denis (751), ebbe importanti missioni a Roma e presso i Longobardi. Alcuino ...
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Benedettino (n. Parigi - m. Avignone 1390); vescovo (1380) di Chartres. Doctor decretorum e membro dell'università di Parigi, era stato prima abate di Tournus (1369) e di St. Vaast (1370) e legato (1376) [...] di Carlo V a Gregorio XI. Nello scisma aderì all'antipapa Clemente VII, in favore del quale scrisse De planctu bonorum, e, come cancelliere, Memorie deire Luigi I e II d'Angiò (1381-88). ...
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(gr. Βοήσειρις e Βοήσιρις) Città egiziana del Delta, capitale del 9° nomo del Basso Egitto.
Il suo dio locale fu assimilato a Osiride, forse già al tempo della conquista da parte deire dell’Alto Egitto.
Nel [...] mito greco, Busiride, eponimo della città, figlio di Posidone e solito sacrificare gli stranieri sull’altare di Zeus, fu ucciso da Eracle quando giunse in Egitto ...
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Titolo che hanno nella versione greca dei Settanta i due libri dell’Antico Testamento intitolati Cronache nel testo ebraico. Il titolo greco (παραλειπόμενα «cose tralasciate») si riferisce probabilmente [...] al fatto che le Cronache narrano fatti ‘tralasciati’ o che comunque servono d’integrazione e conferma a quanto viene raccontato nei libri di Samuele e deiRe relativi allo stesso periodo considerato dalle Cronache. ...
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(ebr. Nābōt) Nella Bibbia, israelita che non volle cedere la propria vigna al re Acab; la moglie di questo, Gezabele, ordì un processo fraudolento, per cui N. fu lapidato come bestemmiatore. Ciò provocò [...] la protesta del profeta Elia; ma, essendosi Acab umiliato, Dio rimandò la punizione dei suoi misfatti al tempo di suo figlio Ioram. ...
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vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] Corona, pur essendosi mantenuta la vecchia forma di elezione da parte del capitolo cattedrale.
Guerra dei v. Scoppiata fra Carlo I, re d’Inghilterra, e gli Scozzesi che avevano rifiutato di accettare l’anglicanesimo nell’amministrazione ecclesiastica ...
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Assumendo il termine nel senso più ampio di lettera pontificia destinata alla totalità del clero e dei fedeli del mondo cattolico, o di una determinata nazione, o almeno a una categoria di persone (per [...] ". Altre due encicliche giovannee sono di argomento religioso: Aeterna Dei Sapientia (11 novembre 1961), per il 15° centenario della nel millennio della nascita e del battesimo del santo re; l'epistola apostolica Benignissimus Deus (22 febbraio 1965) ...
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Il problema della necessità e dell'urgenza di un rinnovamento della catechesi (v. catechismo; IX, p. 439) sia dal punto di vista metodologico sia per quanto riguarda il contenuto, cioè il modo di considerare [...] troppo povera e non sempre adeguata alle esigenze dei tempi, e rivelando da un lato l'estensione , histoire du Salut (in collab.), ib. X (1955), p. 1; La Liturgie, re-présentation du Salut (in collab.), ib. X (1955), p. 2; L'Enseignement doctrinal, ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] Ma infine la conversione di un potente principe, il re Vištāspa, apre alla sua azione di riformatore più vasto stesso giorno della sua nascita (cfr. pure Agostino, De civ. Dei, XXI, 14) risale a fonti che si ricollegano alla tradizione zoroastriana ...
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Annibale della Genga (Genga, Ancona, 1760 - Roma 1829); sacerdote (1783), divenne ben presto vescovo di Tiro, nunzio a Lucerna e a Colonia. Inviato (1805) alla Dieta germanica e (1808) a Parigi, vi ritornò [...] (1814) quale latore delle congratulazioni di Pio VII per il re Luigi XVIII; nel corso di questa missione, entrò in grave urto cardinale A. Rivarola e l'esecuzione a Roma (1825) dei carbonari Angelo Targhini e Leonida Montanari, autori di un fallito ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...