Re degli Unni (dal 434 al 453; fino al 445 circa col fratello Bleda da lui ucciso); unificò le varie tribù unne, sottomettendo tutta la Scizia e imponendo la sua autorità sui Germani orientali: in unione [...] col romano Ezio, distrusse (436) i Burgundî del regno di Worms. In lotta, dal 441, con Teodosio II imp. d'Oriente, concluse le sue tremende devastazioni con la vittoria sul fiume Utus (od. Vit) e con l'imposizione ...
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Re (1792-1750 a. C.) della prima dinastia di Babilonia, figlio di Sin-muballit. H. fu sovrano di eccezionale personalità e capacità, che riuscì a fare di Babilonia la capitale di un vasto impero comprendente [...] tutta la Mesopotamia. Liberatosi dopo i primi anni di regno dalla soggezione assira, nel 33º anno abbatté la dinastia di Mari. Con l'annessione di Mari, Larsa, Eshnunna e di altri stati minori, la riunificazione ...
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Re di Salamina nell'isola di Cipro (n. 435 circa - m. 374 a. C. circa). Discendente della stirpe greca dei re locali che erano stati sostituiti da una dinastia fenicia dopo la metà del 5º sec., E. riuscì [...] una guerra con la Persia (circa 390-380), che si protrasse sino alla capitolazione di E., costretto a riconoscersi suddito del re persiano. Isocrate celebrò con un epitaffio, intitolato appunto Evagora, le qualità di questo campione dell'ellenismo. ...
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Re di Macedonia (320-239 a. C.), figlio di Demetrio Poliorcete e di Fila; alla morte del padre (283 a. C.) assunse il titolo di re, ma conseguì il potere effettivo su tutta la Macedonia solo nel 277 in [...] seguito a una sua grande vittoria, presso Lisimachia, sui Galli che avevano invaso la penisola balcanica. Collegato a Sparta, lottò contro Pirro e lo vinse (274-273); si volse quindi contro Sparta stessa, ...
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Re di Giuda nel 608 a.C., figlio e successore di Giosia (II Re 23, 31-34), è detto anche IoacazSellum (Geremia 22, 11). Prevalse nella successione al primogenito Eliacim, ma, sgradito al faraone Nekao [...] il figlio IoacazIoachin (ebr. Yehōyākīn, Yōyākīn), che fu deposto dopo la conquista di Gerusalemme. Condotto prigioniero a Babilonia, vi rimase per 37 anni; alla morte del re Nabucodonosor fu liberato e tenuto in onore dal successore Evil Merodach. ...
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Re indiano della dinastia Maurya del Magadha; successe al padre Bindusāra nel 274 a. C. Erede d'un impero che comprendeva quasi tutta l'India, limitò la sua azione bellica alla cruenta repressione di una [...] rivolta nel Kalinga (odierno Orissa). Il rimorso per queste stragi provocò in lui una crisi spirituale, in seguito alla quale si convertì al buddismo di cui fu seguace e zelante protettore sino alla morte ...
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Re dei Longobardi (m. 590); successe al padre Clefi (m. 574), dopo un interregno di dieci anni, durante il quale i duchi longobardi preferirono una forma di federazione senza re. Eletto probabilmente a [...] causa dell'invasione del merovingio Childeberto II (584), A., assicuratasi la subordinazione dei duchi e preso il prenome di Flavio, forse simbolo di fusione tra Longobardi e Romani, fronteggiò validamente ...
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Re dei Massesili (seconda metà del sec. 3º a. C.); agli inizî della seconda guerra punica venne in conflitto con Cartagine, stringendo anche rapporti con Roma. Successivamente, però, S. si riavvicinò ai [...] Cartaginesi, sia perché questi gli avevano consentito di allargare il suo dominio a spese della vicina tribù dei Massili (205), sia perché gli venne concessa in sposa la figlia di Asdrubale, Sofonisba. ...
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Re assiro (704-681 a. C.), figlio di Salmanassar V. Il suo regno fu caratterizzato da numerose rivolte delle popolazioni sottomesse. In occidente le città siro-palestinesi, appoggiate dall'Egitto, si coalizzarono [...] nel 689 a. C., commettendo con ciò un grave errore politico. Combatté anche contro gli Elamiti con alterne vicende: vinto dal re Khallushu-Inshushinak (699-693 a. C.), sconfisse più tardi il successore di lui Kutir-nakhkhunte (693-692 a. C.). Il nome ...
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Re etrusco di Chiusi che, secondo la tradizione vulgata romana, avrebbe tentato di ricondurre Roma sotto la signoria di Tarquinio il Superbo, assediando la città e ponendo il campo sul Gianicolo: respinto [...] più volte dai Romani, P. avrebbe desistito dall'impresa. Secondo un'altra tradizione, P. avrebbe ottenuto la resa di Roma (Tacito) imponendo un trattato per cui era vietato ai Romani l'uso del ferro, fatta ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...