Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] vedere nelle nuove combinazioni produttive una possibilità reale e attribuire al futuro che intende realizzare tratti tre addendi: capitale costante o valore dei mezzi di produzione, capitale variabile o valore della forza lavoro, plusvalore).
Quando ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Maffeo Pantaleoni
Piero Bini
Maffeo Pantaleoni, il «principe» (come si è scritto) degli economisti italiani, fa parte di quel ristretto gruppo di economisti italiani che tra la fine dell’Ottocento e [...] economiche in un contesto di interdipendenze al fine di verificarne gli sbocchi in termini divariabilità dei prezzi (teoria dell , la fine dei sistemi di socialismo reale, il pensiero di Pantaleoni si è perfino ammantato di senso profetico. La sua ...
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Stratificazione sociale
Luciano Gallino
Sommario: 1. Metastoricità e complementarità del concetto di stratificazione sociale. 2. Dimensioni della stratificazione e usi della ricerca. 3. Teorie della [...] o influenza siano sempre in ultimo degli individui reali, le unità della stratificazione prese a riferimento dalle a se stessi, ed eventualmente ad altri, con gradi variabilidi coscienza, quanti strati o classi sono presenti nella società, quali ...
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Biologia
Controllo biologico
Il complesso dei processi, a livello molecolare, biochimico, cellulare, tissutale, ormonale e del sistema nervoso, che con la loro azione e interazione contribuiscono a regolare [...] di non normalità. Esempi classici di carte di c. sono le carte per la media, per le quali si ha
Oltre al caso di misure (carte di c. per variabili cioè la capacità di garantire un buon funzionamento anche se il sistema reale si discosta dal modello ...
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Colonialismo
David K. Fieldhouse
di David K. Fieldhouse
Colonialismo
sommario: 1. Introduzione. 2. La funzione storica del colonialismo nel secolo XX. 3. Sistemi di governo: a) tipi di dipendenza; b) [...] Golfo Persico e qualche altro territorio. In tal modo il centro reale del potere risiedeva nel Ministero per le Colonie e nel Ministero ,6% di tutti i titoli a reddito variabile nel Regno Unito. Una ragione più valida per parlare di ‛sfruttamento', ...
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Incentivi economici
Alfredo Del Monte
Introduzione
La teoria economica assume che i soggetti siano razionali e che le loro azioni siano sensibili agli stimoli economici. Ne consegue che per indurre [...] della concorrenza (ad esempio incentivi reali, riserva di fornitura). Il principio di incompatibilità degli aiuti statali non è è che esso riduce i costi variabili delle imprese e quindi favorisce il mantenimento di prezzi bassi e la competitività dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Sylos Labini
Alessandro Roncaglia
Paolo Sylos Labini è stato autore di una teoria dell’oligopolio nota in tutto il mondo, ha fornito molti contributi – caratterizzati da grande pragmatismo, secondo [...] 88) e del 1963 (The monetary mechanism and its interaction with real phenomena, «Review of economics and statistics», 1963, 45, Supplement elevato rapporto tra costi fissi e costi variabili, e in un accenno di Sraffa, a conclusione del suo saggio del ...
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AUTOGESTIONE E COGESTIONE
Ota Šik e Marcello Pedrazzoli
Autogestione
di Ota Šik
Introduzione
In economia per autogestione si intende in generale l'amministrazione delle aziende esercitata dai lavoratori, [...] la soluzione democratica dei conflitti politici, bensì anche una reale democrazia economica. Il ceto al potere in Iugoslavia è di formazione di regole, ma a manifestazioni molteplici e di segno variabile da paese a paese, in corrispondenza di ...
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Oligopolio
Renzo Bianchi
Marco Dardi
1. Introduzione
All'origine della nozione di oligopolio è l'idea che un mercato con pochi venditori, o di "concorrenza fra pochi" (v. Fellner, 1949), abbia caratteristiche [...] questa semplificazione: indicando con la variabile xi la produzione (offerta) di un generico produttore i, basterà supporre osservato, peraltro, che situazioni di questo tipo sembrano assai diffuse sui mercati reali. (V. anche Concorrenza; ...
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sviluppo econòmico Fenomeno durevole nel tempo consistente nella crescita di alcune variabilireali del sistema: produzione, consumi, investimenti, occupazione. In politica economica, per politica dello [...] economico
Con specifico riferimento all'ambito macroeconomico, come indice del grado di sviluppo economico raggiunto da un paese si utilizza in genere la variabile del reddito reale per abitante o il prodotto interno lordo pro capite. Questo indice ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...