Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] ecc.), ma non tanto la poesia del popolo, quanto la poesia d’autore di tono popolare. D’impostazione marxista sono il significato reale e il valore dialettico che ha assunto il concetto di p. nel pensiero di A. Gramsci, da cui hanno preso avvio idee ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] due" (N. Salanitro). È chiaro allora che l'oggetto del segno non è più, senz'altro, la "cosa", l'oggetto reale osservabile, ma ciò che della cosa viene determinato all'interno della relazione semiotica; ed è quindi piuttosto un oggetto semiotico ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] /bi/ dipende invece dalla presenza di /na/ o /ba/, il che non è del tutto sbagliato, dato che in effetti anche nel sumerico reale /bi/ non si trova mai accanto a /na/ o /ba/. È interessante notare come alcune forme (tra parentesi quadre nella tab. 2 ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] di riattualizzarlo, come nella seguente versione (colta in una interazione reale) che ne moltiplica la tautologia:
(4) stronzo di merda e a un gruppo di pari, come nel seguente esempio (reale):
(5) ciao vecchio coglione, come va?
L’impiego ...
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IN- [PREFISSO]
Il ➔prefisso in- (dal latino in-) può assumere in italiano due diversi valori.
• Può indicare mancanza, privazione, contrarietà, opposizione in parole derivate dal latino (inutile, insano) [...] con le forme non assimilate inl-, inp-, inr- anche se spesso si tratta solo di un fatto grafico senza una reale corrispondenza nella pronuncia
Dio vede tutto, e tuo veder s’inluia (D. Alighieri, Paradiso)
Bolognesi e aretini furon presi assai ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] Divisione in sillabe. Nella scrittura o nella stampa, si uniforma spesso a criteri convenzionali, che non rispecchiano la reale situazione fonetica, e specialmente le condizioni della fonetica sintattica. In italiano, per es., la divisione in s. in ...
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quantità chimica e fisica Grandezza che esprime il numero di entità elementari (atomi, molecole, ioni, elettroni ecc., ovvero gruppi specificati di tali particelle) presenti in un dato sistema. La sua [...] senza considerarlo un quantum. Ciò corrisponde alla relativa astrattezza che, a paragone della concreta esperienza del reale, presenta la considerazione matematica, che è appunto esclusivamente fondata sul concetto della quantità. Donde il tentativo ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] strati di parlanti il sentimento di mutar lingua sia minimo o addirittura nullo. Il fenomeno è preparato da un periodo di reale bilinguismo e di progressivo avvicinamento delle due lingue in simbiosi (per es., fra le due desinenze -ae ed -as di cui ...
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LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] farmaco. Morì a Firenze il 12 ott. 1817.
Un suo Elogio del dottor Raimondo Cocchi uscì postumo negli Atti dell'Imperiale e Reale Accademia della Crusca, I (1819), pp. 71-80.
Fonti e Bibl.: F. Fontani, Elogio del dr. G. L.…, Firenze 1818; G. Sarchiani ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] pure l'insegnamento per incarico di lingua e letteratura inglese.
L'Accademia dei Lincei gli aveva conferito, nel 1922, il premio reale per la filologia. Nel 1925 ricevette l'invito a tenere corsi di sanscrito nell'università di Viśbahāratī, in India ...
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reale1
reale1 agg. [dal fr. ant. reial, che è il lat. regalis; v. regale1]. – 1. a. Di re, del re o dei re: famiglia, casa, stirpe, ceppo r.; sangue r.; Maestà r.; Altezza r., titolo che si dà ai principi di sangue reale; decreto, discorso...
reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...