machiavellismo
Termine entrato nell’uso per un’interpretazione polemica del pensiero di N. Machiavelli da parte di scrittori politici, da T. Campanella a P. Bayle: indica quell’utilitarismo, nel modo [...] di Machiavelli fu posto in luce, e fu chiarito che egli non aveva fatto altro che rappresentare la politica nella sua realtà effettuale, senza volere con questo fornire ai governanti un ricettario di massime pratiche. Si è parlato e si parla di m ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] soltanto alle "essenze nominali", non alle "essenze reali", essendo impossibile conoscere le sostanze nella loro vera realtà. Il suo punto di vista è dunque prevalentemente nominalista, nonostante qualche oscillazione verso il concettualismo. Una ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] poi l’uso del termine per designare, in genere, la coscienza e il pensiero, e quello di ‘oggetto’ per designare la realtà per sé esistente. È Kant, soprattutto, che, attraverso la formulazione del concetto dell’‘io penso’, vede il s. come coscienza ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] 1961), pone per la prima volta il problema più radicale della realtà tedesca, quello della spartizione fra le due G.; Grass col , nella sua prosa asciutta descrive con occhio critico la realtà della RDT (Der fremde Freund, 1982, pubblicato all’Ovest ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] soluzione del problema etico (➔ etica), sia che esso venga considerato come dipendente da quello metafisico dell’assoluta essenza della realtà e da quello teologico della natura di Dio e della sua azione sul mondo, sia che questi due ultimi problemi ...
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Narratore e saggista italiano (Torino 1926 - Montepulciano 2002); dal 1967 prof. di letteratura anglo-americana nell'univ. di Roma (I letterati e lo sciamano, 1969; L'esotismo nella letteratura angloamericana, [...] luoghi, i riti, 1985; L'androgino, 1989). Uscite dal mondo (1992), testimonia invece l'interesse di Z. per la realtà virtuale. Tra le successive opere pubblicate, tutte di carattere saggistico: Lo stupore infantile (1994); Le tre vie (1995); La nube ...
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Movimento filosofico-religioso (1° sec. a.C.-2° d.C.), fiorito in Alessandria, che si ricollega ecletticamente non solo e non tanto all’antico pitagorismo quanto alle scuole platonica, aristotelica e stoica. [...] pseudopitagorica, attribuente cioè a personalità più o meno determinate dell’antico pitagorismo opere che in realtà contengono concezioni proprie solo del neopitagorismo. Caratteri generali del pensiero neopitagorico, che ha un’intonazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Gramsci
Giuseppe Vacca
Antonio Gramsci «fu un teorico della politica, ma soprattutto fu un politico pratico, cioè un combattente» (come affermò Palmiro Togliatti al Convegno di studi gramsciani [...] Sraffa le scrisse:
So che cosa significhi per voi, che gli avete sacrificato più di dieci anni della vostra vita: e in realtà è solo per la vostra devozione e per l’assistenza più che fraterna che gli avete prestato senza interruzione che ha potuto ...
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LA VIA, Vincenzo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Nicosia, in Sicilia, il 28 genn. 1895 da Mariano e Maria Pantano. Studiò filosofia all'Università di Roma con B. Varisco, G. Barzellotti e G. Gentile. [...] del "mondo" e facente capo alla trascendente Fonte in sé - insieme causale e finale - di ogni verità e bene" (Realtà metafisica della persona e principio dell'educazione, in Id., Pedagogia attualistica e crisi dell'immanentismo, cit., p. 193). In ...
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Ostwald Wilhelm
Ostwald 〈òstvalt〉 Wilhelm [STF] (Riga 1853 - Lipsia 1932) Prof. di chimica nel politecnico di Riga (1881), poi di chimica fisica nell'univ. di Lipsia (dal 1887 al 1906, quando abbandonò [...] base della filosofia naturale di O., brillantemente esposta in vari trattati, secondo la quale la vera sostanza della realtà è l'energia, nelle sue molte forme e nelle sue molte trasformazioni a norma del secondo principio della termodinamica ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....