Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] , i g. in assertori, problematici e apodittici, a seconda che la relazione tra soggetto e predicato fosse di realtà (enunciazione di uno stato di fatto contingente), di possibilità o di necessità. Per quanto in una mutata prospettiva gnoseologica ...
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Scrittore politico francese (Cherbourg 1847 - Boulogne-sur-Seine 1922). Allievo all'École Polytechnique, divenne ingegnere civile di ponti e strade, attività alla quale si dedicò dal 1870 al 1892. Ritiratosi [...] del sindacalismo rivoluzionario. In rapporto di reciproca influenza con i sindacalisti rivoluzionarî italiani, ma ispirandosi d'altra parte alla realtà del movimento operaio in Francia, S. compì in questi anni (1905-08) un tentativo per recuperare la ...
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Ferraris, Maurizio. − Filosofo italiano (n. Torino 1956). Allievo di G. Vattimo, influenzato da J. Derrida, ha esordito come teorico dell’ermeneutica prima di volgere il suo interesse verso il filone analitico. [...] (2011); Manifesto del nuovo realismo (2012). Curatore nel 2012 con M. De Caro del volume collettaneo Bentornata realtà. Il nuovo realismo in discussione, tra le sue pubblicazioni successive si citano: Realismo positivo (2013); Spettri di Nietzsche ...
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Illuminismo
Edoardo Tortarolo
Italo Pantani
di Edoardo Tortarolo
Nella voce dell'Enciclopedia Italiana dedicata all'I. (18° vol., 1933) F. Chabod combinava sapientemente un nitido quadro del contenuto [...] linguistica sul rapporto esistente tra costruzione del sapere ed esercizio del potere, tra il linguaggio e la realtà dei rapporti di forza che condiziona la formulazione del linguaggio stesso. La storiografia femminista ha rivalutato la presenza ...
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KOTARBINSKI, Tadeusz
Carlo Cellucci
(App. III, I, p. 954)
Filosofo e logico polacco, morto a Varsavia il 3 ottobre 1981. Dal 1957 al 1962 è stato presidente dell'Accademia polacca delle scienze. Il [...] dell'originale polacco del 1957).
Bibl.: J. Woleński, The Lvov. Warsaw philosophical school, Dordrecht 1989; Id., Kotarbinski: logic, semantics and ontology, ivi 1990; F. Coniglione, Realtà e astrazione. Scuola polacca post-positivista, Catania 1990. ...
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L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come in altre sfere dell'interpretazione storica delle conoscenze, vi sono pregiudizi radicati; uno di essi, di matrice [...] ogni organizzazione di esseri organizzati (tramite la generazione), e deduco le forme ulteriori (di questo tipo di realtà naturale) secondo le leggi di sviluppo graduale di disposizioni originarie […] che sono inerenti all'organizzazione di una ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] Più tardi Descartes scoprì di non essere in grado di creare una scienza dotata di queste caratteristiche. Posto di fronte alla realtà, a un mondo intransigente e assai poco disposto a lasciarsi strappare i suoi segreti, fu costretto ad ammorbidire la ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] che ricopriva nel modello aristotelico, in cui era considerata un sapere subordinato e inadeguato a fornire spiegazioni circa la realtà naturale. Nella prima metà del XVI sec., la matematica mista fu oggetto di dispute e indagini più accurate da ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] , 1558, 1560, stampandoli anche a parte, e negli stessi anni, come Annotationi di M. Giulio Camillo sopra le Rime del Petrarca (in realtà il grosso dell'opuscolo era occupato dalle tavole e dagli indici del Dolce; cfr. S. Bongi, I, pp. 407 s.; II, pp ...
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BALBO, Felice
Giovanni Invitto
Nacque a Torino il 1º genn. 1914da Enrico, conte di Vinadio e discendente di Cesare Balbo, e da Ada Tapparo. Allievo di Augusto Monti presso il liceo classico "M. d'Azeglio", [...] industriale. Organizzò gruppi di lavoro; fu tra i promotori di alcune riviste (Cultura e realtà nel 1950 con C. Pavese, Terza generazione nel 1953 con B. Ciccardini, G. Baget Bozzo, C. Leonardi). Nel 1956 ottenne l'insegnamento di filosofia morale ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....