teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] orchestrale sparisce sotto il proscenio e occulta l’orchestra, celando al pubblico la fonte della musica e ottenendo la separazione tra «realtà e idealità», base della mistica wagneriana.
Il t. come edificio: l’età contemporanea
Con il tempo e con l ...
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Pittore (n. Brescia tra il 1480 e il 1485 - m. forse a Venezia dopo il 1548). Sono scarse le notizie sulla formazione di S., che almeno dal 1520 è attivo in Veneto. La sua personalità si situa nel contesto [...] gallerie dell'Accademia), databili al 1515-20. Nelle opere della maturità l'uso della luce come mezzo di osservazione della realtà e di costruzione della forma si unisce ai caratteristici effetti di luminosità serica e argentata, come nel Tobiolo e l ...
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Paolo Uccello
Manuela Gianandrea
Il pittore della prospettiva irreale
Paolo Uccello, pittore della prima generazione di artisti fiorentini del Quattrocento, partecipò ai dibattiti artistici della cultura [...] .
L’originale uso della prospettiva e dei colori serve a Paolo per raggiungere il suo scopo: raffigurare la realtà attraverso volumi nitidi e oggetti geometricamente perfetti, per coglierla quindi nelle sue forme immutabili e non nella mutevolezza ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] laggiù avrebbe contestato e di fatto annullato l’Unione delle Chiese era stato certamente previsto, ma la cosa non aveva in realtà rilevanza, se si guarda al vero fine del compromesso attuato nel 1439 da Bessarione con il papato. Se guardiamo l’esito ...
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LICIA, Arte
F. Coarelli
La Licia costituisce l'estrema parte sud-occidentale della penisola anatolica, tra la Caria ad O e la Pamphylia a E. La parte interna è formata da un altopiano stepposo da cui [...] la fine del Il millennio e il V sec. a. C. e dal fatto che i primi monumenti appaiono solo nel VI secolo.
In realtà è solo in quest'epoca che i Lici entrano nella principale fonte di conoscenza per quanto riguarda il periodo persiano. Prima di esso è ...
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GHERIAT el-GHARBIA
A. Di Vita
Località del predeserto tripolitano a circa 340 km da Tripoli, ove sorse uno dei tre grandi forti che costituirono, da Settimio Severo in poi, la protezione più meridionale [...] della IRT, 895, proveniente dalle vicinanze di Gh. el-Gh. e che ricorda l'erezione di un burgus in età di Alessandro Severo. In realtà il forte di Gh. el-Gh. fu costruito da una vexillatio della III legio Augusta fra il 198 ed il 201 e rientra in ...
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BARONI, Eugenio
Claudia Refice
Nacque a Taranto da genitori lombardi il 27 marzo 1888 e si trasferì giovinetto a Genova, dove il padre era professore all'Istituto nautico. Abbandonò gli studi di ingegneria [...] per un busto in bronzo da dedicare all'eroe) già appare una certa ricerca veristica lontana dall'ortodosso gusto accademico. Ma in realtà fin dal 1904 il B. aveva volto il suo interesse ad esperienze più signifìcative, come l'arte di E. Meunier e ...
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ARCO, Carlo d'
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Nacque a Mantova, l'8 sett. 1799, dal conte Francesco, scrittore di questioni economiche, e dalla contessa Amalia Sanvitali di Parma. Essendosi la famiglia trasferita nel 1816 a Milano, [...] arte con il disegnatore P. Minardi. A Roma dipinse anche alcuni quadri di soggetto storico. Dopo questi saggi di pittura, in realtà non molto riusciti, l'A. si dedicò a opere d'illustrazione e di disegno, esempi delle quali sono i Monumenti di ...
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VERITAS
S. Ferri
Come termine critico-letterario si contrappone all'artificio; la causa forense "vera" si contrappone all'esercitazione (eiusmodi studia ad delectationem quam ad veritatem videntur accomodatiora: [...] di funzionalità è certo nella frase vitruviana in veritatem rationem habere facti (vii, 5, 6) che vale "trovare nella realtà naturale la giustificazione di un fatto strutturale" (v. mimesis). Una accezione speciale di v. è nel multiplicasse veritatem ...
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Pittore e incisore (Fuendetodos, Saragozza, 1746 - Bordeaux 1828). Dopo aver frequentato, dal 1760, lo studio di J. Luzán y Martínez a Saragozza, nel 1766 si recò a Madrid, dove studiò a fondo le opere [...] fosca e drammatica, è in fondo aspramente moralistica; l'intensità della visione, che sempre più si stacca dalla realtà oggettiva per farsi potentemente evocativa, è mossa da un'umanità piena di contrasti e di contraddizioni, ma ardentemente intesa ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....